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domenica 30 dicembre 2012

Salmone e patate arrosto

Un piatto che ho assaggiato diversi anni fa in una brasserie a La Napoule, che poi purtroppo ha cambiato gestione e non ho più gustato.
Si lessano con la buccia delle piccole patate. Si tagliano a metà senza pelarle, si dispongono su una teglia foderata di carta da forno, con la parte tagliata verso l'alto. Poco sale, se piace, del pepe nero.
In un'altra teglia si dispongono due grossi filetti di salmone fresco. Senza alcun condimento.
Il salmone si inforna ben caldo, sui 200/250 gradi, per 20 minuti (si controlla, a seconda delle dimensioni dei filetti) poi si informano anche le patate, per scaldare e se piace gratinare leggermente.
Tocco francese: salsa al burro bianco, con scagliette di buccia di limone, o in alternativa piccoli pezzetti di scalogno.
La salsa in Francia si trova sia pronta fresca che in polvere, è a base di panna, burro, riduzione di vino bianco, sale e fecola di manioca.
Da provare, divina.

Da far venire i brividi

Carta da parati grigio metallizzato con motivo a teschi stilizzati, in simil-velluto nero.
Perfetta per chi si ritrova in casa aspiranti Mercoledì Addams. Si può acquistare da Castorama.

Uccell di bosco?

Gli uccellini si tengono in gabbia solo nella fantasia. Come questo cuscino decorato con sagoma di canarino nella voliera, nero su écru.
Delizioso. Tout Simplement, negli ipermercati Casino.

sabato 29 dicembre 2012

La prima colazione

Ieri sera dalla cucina un tramonto meraviglioso, stamattina un paesaggio dorato dal sole ancora basso sul mare.
Sono passate da poco le 8.30 e mi sono alzata per prima. Preparo la colazione per i miei ometti, poi li chiamo.
Sento parlocchiare di la, forse sono già svegli?
Il servizio delle tazze è assolutamente adeguato: color crema con le cicale sul manico (o quel che resta di loro!) tipiche della Costa Azzurra e della Provenza.
Ah..le bien vivre..!

Scatole segrete

Belle le poltroncine fine secolo in porcellana francese decorata e dorata. Nascondono un segreto: gli anelli di famiglia, le chiavi della cassaforte, o semplicemente per le caramelle preferite. Adorabili.

Chateau de La Napoule

Lunga passeggiata al castello, c'è un sentiero che corre attorno a tutta la costruzione, con un suggestivo parapetto affacciato sul mare. Stamattina leggermente increspato dal vento.
In tutto avremo camminato un paio d'ore, fermandoci sulle spiaggette naturali scavate dalle onde sotto le insenature delle rocce che proteggono il fortino, per scattare qualche foto sulla sabbia. Bello, bello, bello.

La toilette di corte

Altra chicca della salle-de-bain: serie di contenitori in ceramica decorata in rilievo color crema (che sul marmo salmone del bagno a specchio sta benissimo) con piccoli cuori di sapone in nuance.
Per sentirsi principesse a corte!

venerdì 28 dicembre 2012

La stanza francese di Ricky

Primo risveglio a Mandelieu.
La cameretta di Ricky è una meraviglia. Arredata in modo sublime con prevalenza di rosso e color crema.
Copriletto a quadretti rossi e bianchi, grandi cuscini di diverse forme decorati bianco su bianco oppure con applicazioni floreali tipo acquerelli.
Abat-jour crema su comò crema. Un drappo parziale in shantung bordato di passamaneria al posto della porta della stanza.
Ogni anno Ricky ritrova i suoi giochi, i suoi libri, i suoi pupazzi. Regolarmente ereditati, come molto altro, dal suo cuginetto Alberto, maggiore di quattro anni.
Questo posto è proprio magico. In una cameretta così, i sogni possono solo essere dolcissimi.

Lupi di mare

Non faccio quella che si lamenta sempre.
Ma questo posto, questi clima, questo sole in pieno inverno, questo mare..mi fanno pensare "perché non vengo a vivere qui?'.
Ci sarebbe tutto, non è il classico posto di mare che vive in estate e poi diventa deserto.
La gente ti saluta anche se non ti conosce (è appena passata una signora 'Bonjour!' mi ha detto sorridente) se ne frega se non ha la macchina bella, nuova, i vestiti alla moda. La gente della costa azzurra francese vuole vivere. Vivere bene.
È il caso di dirlo: vive la France!

giovedì 27 dicembre 2012

Sulla Costa sud della Francia c'è il sole

Pomeriggio inoltrato. Fine dicembre. Fuori ci sono 16 gradi e c'è il sole.
Che posto meraviglioso. Mette di buon umore anche solo vederlo dall'auto, in autostrada.
Promossa, come sempre.

Autogrill: acquisti tipici

Ci siamo fermati a fare benzina.
Essendo ora di pranzo, abbiamo anche fatto uno spuntino.
Immancabile il camogli (focaccia scaldata alla piastra con prosciutto e fontina), acqua gasata, caffè.
Allo shop in uscita ci siamo fatti tentare da un rifornimento di caramelle per tutti i gusti: gommose alla frutta, dure per la gola e confetti ai frutti rossi. Una rivista, tre bottiglie di vino rosso.
Siamo stati bravi e ci siamo limitati. Ho visto gente uscire con giocattoli imbarazzanti e figli che li tengono sotto ricatto. Magari non ci si pensa, ma un viaggio in auto con un bambino piccolo che urla può essere davvero pesante.

Giochi da fare in macchina

Tutti in macchina verso la Francia.
Abbiamo sistemato Ricky sul sedile davanti, ben assicurato all'alzabimbo con le cinture.
Passatempi da viaggio, le gallerie ci sono d'aiuto: leggerne i nomi e trovare rime ridicole e curiose, controllarne le lunghezze dichiarate sul contachilometri, aiutare il papà indicandogli quando prendere questa o quella direzione. Grazie alle indicazioni del navigatore satellitare.
Quando ero piccola ricordo che l'intrattenimento principale erano le canzoni, che mia madre intonava e a cui mio fratello ed io ci univamo in cori più o meno intonati.
Mamma stava davanti, seduta composta. Io invece mi spoglio, tolgo le scarpe, incrocio le gambe..a mio marito piace tanto.
Anche a me. Mi fa sentire come se stessimo iniziando chissà quale avventura, verso un luogo dove ci siamo solo noi, dove ci sono le persone che più contano. Con loro due andrei in capo al mondo, in fondo non ho bisogno d'altro!

Tutto in valigia

Il momento della partenza per il mare della Costa Azzurra francese è arrivato.
Ho fatto la spesa, soprattutto frutta e verdura, gli alimenti di prima necessità (leggi cereali, latte e biscotti per domattina) e quelli tipicamente italiani: pomodori pelati, formaggio grana grattugiato, risotto liofilizzato).
Abbigliamento: abitini e gonnelline a pieghe, dolcevita nero e leggings. Un paio di ballerine di vernice con nastro in velluto.
Nel beauty: siero, contorno labbra, crema corpo al miele.
Qualche accessorio luccicante.
Due libri: Viaggio in Inghilterra e il Vangelo di Gesù.
Ho voglia di rilassarmi, mangiare bene, prendermi cura di me e dei miei due ometti.
Fuori la giornata è grigina ma, superato il Passo del Turchino, il cielo sarà azzurro e l'aria stupendamente mite.
Buona partenza a chi va, buona permanenza a chi resta.

mercoledì 26 dicembre 2012

Regali che luccicano

Innegabile: quest'anno mi hanno illuminata dalla testa ai piedi.
Maxi collana in pietre di vetro, con motivo a grossi fiori montati su una sagoma di feltro nero.
Si lega con un nastro di passamaneria nera.
Da sola, fa una gran scena. Bellissima, da mio suocero.
Orecchini pendenti in pizzo tipo macramè, con piccoli brillantini. Leggeri, traforati. Adorabili, da mia cognata.
Lunga maglia (o mini abitino) in maglina grigia, maniche lunghe asimmetriche, spalla scoperta e fiocco laterale. Stampa sul davanti, con particolari in nastri di raso e brillantini. Spettacolare, da mia suocera.

Cambiare. Si, cambiare.

Si dice, ed è verissimo, che quando una donna cambia qualcosa di se (in particolare taglio o colore di capelli) stia 'covando' qualcosa.
Mentirei se negassi: ho voglia di novità, di avventure lavorative diverse, di stimoli, spunti, odori, sapori e colori diversi.
Niente di pericoloso o inconfessabile.
Infatti mi sono tagliata i capelli e la frangia.
Risultato: sia mio marito, che mio fratello e le persone che fino ad ora mi hanno visto approvano il risultato. Io? Si. Assolutamennte si.
Il colore sembra più scuro perchè ho tagliato le punte ormai 'cotte'.
Dimostro qualche anno in meno dei miei 37, non è fondamentale ma apprezzo, ma soprattutto ho la testa più leggera. In tutti i sensi. Si è dimezzato il tempo per lavarli e asciugarli e di fatto basta una scrollata e tutto torna al suo pposto.
Quello che avevo bisogno di fare: alleggerirmi con una scrollata di testa. Consigliatissimo.

martedì 25 dicembre 2012

La grande abbuffata

Il pandoro stupendamente decorato dalla sorella di mio marito rappresenta il culmine, il punto di non ritorno della giornata di oggi.
Un saliscendi di decori, dolci, fiocchi, neve e addobbi: assolutamente meraviglioso, deliziosamente dettagliato nelle miniature e nei particolari.
La giornata è iniziata a casa, con Ricky che, dopo aver constatato che il cero preso alla messa di Natale di ieri era ancora acceso fuori dalla sua finestra (simbolo della nostra veglia in attesa della nascita di Gesù: miracoli in cui credo) si è precipitato a cercare le prove del passaggio di Babbo Natale.
Affermativo: bicchiere di latte vuoto, briciole al posto dei biscotti, carote rosicchiate. E poi i regali.
Abbiamo scartato, montato e giocato, sistemato e rimontato, smontato e inscatolato.
Poi è arrivata l'ora di raggiungere tutta la famiglia al pranzo di Natale.
Segnaposto meravigliosi, portafortuna al posto delle donne fatti a mano dall'artista del pandoro. E poi cibo, cibo a perdita d'occhio.
"fortunatamente" ho avuto mezz'ora di nevralgia, durante la quale non ho fatto andare la bocca.
Domani 24 ore di digiuno per scaricare intestino, sangue e fegato dai macigni alimentari di oggi. Tutto favolosamente squisito, tra l'altro.
Io ho il morale alto, l'amore che mi scorre dentro. Domani pulizia interiore ma anche esteriore: devo sistemare casa prima di partire per Mandelieu.
Ora mi godo un meritato riposo, ho messo il siero sul viso struccato e dato la buonanotte al mio piccolo ometto, che oggi si dimenticava di mangiare per giocare con tutte le sue case delle trappole, aerei ed elicotteri. Ma va bene così, è Natale, ed il Natale è la festa dei bimbi. Con i tempi dei bimbi e i desideri dei bimbi.
Buoni ultimi minuti di Natale al mondo intero.

lunedì 24 dicembre 2012

Pensiero di Natale

Ci siamo. Poche ore e il mondo -con il fuso orario uguale a quello di Roma- si siederà attorno a un tavolo e chiacchierando amabilmente con i commenasli (consaguigni e non) passerà vassoi colmi di tartine, affettati, salmone e altre prelibatezze.
Niente da ridire, ognuno avrà il vassoio alla priopria portata, da noi ci saranno sicuramente tartine di sfoglia e verdure, da altri salmone e caviale, da altri ancora salame e formaggi misti, patatine, sottaceti.
E' comunque una serata speciale, una cena che si tira lunga perchè bisogna attendere la mezzanotte. Per la messa, o per aprire i regali.
Noi andremo a messa alle 18.00, perciò tireremo tardi giocando a indovina chi (di Cars o dei dinosauri, ovviamente), a Burraco, a tombola.
Quest'anno i regali di Ricky sono -com'è giusto che sia- i più numerosi. Quelli di noi grandi variano da piccoli elettrodomestici su richiesta a piccoli strumenti musicali su richiesta, da articoli sportivi che sostituiranno quelli vecchi e sgualciti alle cibarie varie per i 'single', dalle ciabatte calde e comode per la nonna bis alle pesche sciroppate che tanto adora.
Un regalo a testa. Mi sembra sufficiente.
Ma per molti ancora non lo è. C'è ancora chi preferisce dare forfait tirando fuori scuse che non reggono, pur di sopportare la vista di così pochi -e poveri?- pacchetti regalo.
Che pena, un regalo a testa. Poveracci. Mi sembra di leggere nei pensieri.
E pensare che c'è chi oggi sta ammettendo a se stesso 'non credevo di arrivare a questa sera' (non parlo solo delle nonne di 90 anni che ogni giorno è un giorno in più, parlo anche di gente malata che non ha ancora compiuto 40 anni.. e non l'ho letto sul giornale, sta accadendo davvero a qualcuno che conosco) e che ringrazia il cielo, Dio o qualsiasi altra cosa che crede le stia concedendo questa grazia.
C'è anche gente che quest'anno a tavola noterà un posto vuoto, perchè una persona amata non c'è più.
E anche qui ringrazierà il cielo, Dio o qualsiasi altra cosa che crede le stia concedendo la grazia di esserci ancora e di portare avanti quello che chi non c'è più avrebbe voluto.
Sveglia mondo: se nemmeno oggi riusciamo a capire che la vita è un dono, siamo davvero destinati a finire male.
E forse un po' ce lo meritiamo.
Buon Natale a chi ci crede, a chi ringrazia, a chi apprezza. A tutti gli altri, che Dio vi svegli.

domenica 23 dicembre 2012

Il quinto compleanno di Ricky

Si è svegliato stamattina. La prima cosa che ha fatto è stato chiedere 'oggi è il mio compleanno'?
Alla mia affermazione si è scatenato il mondo.
Ha aperto i primi tre regali a disposizione: mamma e papà, nonna bis paterna, zio materno.
Nello stesso ordine: album di figurine di Cars2, una scatola di pasta modellabile con stampi in tema dinosauri, un alieno immerso in una provetta di bava sintetica, che si illumina (oscena).
Sono giunte due coppie di amici, complessivamente tre figli piccoli, due regali: indovina chi di Cars e indovina chi dei dinosauri.
Per ora Cars e i dinosauri pareggiano.
Dopo un'ora la cameretta di Ricky sembrava un campo di battaglia. Una battaglia svoltasi in una discarica.
Per la disperazione e la fretta siamo usciti e andati dalla zia Lucy, lasciando il papà a casa (a rimettere in ordine la cameretta, io ero sull'orlo di un crollo nervoso).
Dagli zii un ennesimo regalo: confezione da cinque Hotweels special edition.
E volevamo regalarne una o due? Giammai.
Poi a pranzo da amici, genitori di una compagna di classe di Ricky: puzzle (che abbiamo fortunatamente lasciato da loro causa scomparsa di un unico pezzo, usando la seguente -dichiarata- scusa: quando fate le pulizie e lo ritrovate, poi ci date il puzzle tutto intero'. Diabolici? Si.).
Segue giro dai nonni materni, dove ci siamo guadagnati un modellino di Porsche 911 Turbo bianca, quattro meravigliosi Stuntplane (gli aerei sono una grande passione di Ricky, dopo Cars e i dinosauri), il pluri-temuto gioco distruttivo Ungry Birds con tanto di catapulta lancia uccellini arrabbiati.
Torniamo a casa stremati, con pacchetti e pacchettini che non abbiamo idea di dove sistemeremo nei nostri troppo pieni cento metriquadri.
Ciliegina sulla torta: arrivano lo zio e il cuginetto di Ricky. Un modellino di Alfa Romeo Mito, blu.
Ma il bello deve ancora venire. Domani è Natale.
Si salvi chi può.
Comunque andrà: auguri amore mio, nonostante tutto questo marasma di giochi, regali, fiocchi e carta da pacchi strappata, volevo dirti che da cinque anni a questa parte il mio umore più basso non scende mai sotto una certa soglia, che sei la meraviglia della vita nonchè la prova che la felicità esiste e nella vita l'amore vince sempre, su tutto e su tutti.
Sei il motivo per cui ogni sera ringrazio Dio e per cui sono sicura che, con tutti i limiti che ho, sono ogni giorno migliore del giorno prima.
Grazie perchè, da cinque anni, ogni mattina vivo la sensazione bellissima del passaggio dall'incoscienza del sonno al rendermi conto che sono tua madre e tu sei di la davvero, nel tuo letto.

Ricoperti di maglia

A Monza, sotto il periodo natalizio, una associazione ha proposto a tutti i negozianti di una via del centro di affidare a loro gli addobbi sulla strada. In accordo con la merceria della via, hanno recuperato una grande quantità di filati, rivestendo e realizzando a maglia diversi articoli.
L'investimento dei negozianti è stato devoluto in beneficienza.
Il risultato è molto d'effetto, credo rappresenti la concretizzazione del concetto di 'lavoro certosino' e di 'olio di gomito'.


La più spettacolare di tutte: una Fiat 500 interamente rivestita di maglia, sia all'esterno che all'interno: follemente bella.
L'addobbo fuori dal parrucchiere.
Fuori dalla caffetteria.
Fuori dalla merceria.

Una giornata nella neve

Il primo giorno di vacanze invernali siamo stati a Montecampione (Artogne, sopra la Vallecamonica, BS).
Gita stupenda. Leggermente scoraggiati dalla nebbia in città ci siamo messi in viaggio e siamo andati alla "casa della montagna" come la chiama Ricky. Missione: caricare in macchina alcune cose che servono per la festa di Natale che erano erroneamente state lasciate la.
Ne abbiamo approfittato per rincorrerci e giocare a palle di neve. Io non lo nascondo, sono anche caduta.
Permettere a Ricky di fare l'angelo delle nevi, mentre lo guardavo incuriosita che si sdraiava a terra.
Fare un bel pupazzo di neve grande come Ricky.
In effetti quando a casa ha nevicato, eravamo entrambi malati e non abbiamo potuto goderci nessuna di queste cose. Ottima occasione per una toccata-e-fuga e scappare dalla frenesia di Natale.

venerdì 21 dicembre 2012

I regali di Natale dell'ultimo momento

So che ormai dovremmo essere tutti a posto con i regali di Natale.
Uso il condizionale perchè sono certa che la maggiorparte di noi è ancora in alto mare.
Faccio una premessa: per me 'il regalo' è un libro.
Rimanendo in tema libreria e cartoleria:
rottamiamo i bigliettini di carta e usiamo un bel 'post-it' di ceramica da scrivere, cancellare e riscrivere ogni volta che ne abbiamo bisogno. Si acquista on line su La Feltrinelli.
Quando un libro ci piace non possiamo fare a meno di leggerne due pagine anche mentre siamo in tram, in acsensore, mentre cuciniamo, etc.? Non c'è problema, infilando questo pratico 'apertore di libri' in gomma, ci basta una sola mano, si infila il pollice, e via! Anche questo on line su La Feltrinelli.

Già pensato a Capodanno?

Il luogo non conta troppo. Ma l'atmosfera, oh quella si che conta!
Prima cosa i capelli: si raccolgono? Io direi di si.
Con la fascia fermacapelli si ha un effetto austero, ordinato, garantito per tutta la serata. Anche se si fa un brindisi di troppo!
La treccia ricca e spettinata che scende su una spalla fa molto red carpet. Elegantissima, ingentilisce qualsiasi mise.
Intramontabile chignon. Orecchini e collier luminosi ma discreti. Imbattibile e sta bene a tutte.
Assolutamento bocciati gli abiti stile 'carnevale di Rio': un abito nero fa subito festa, linee pulite, accessori bon-ton. Se proprio si vogliono le paillettes, con parsimonia. Molta parsimonia.
Uno strappo alla regola può essere lo scialle decorato, tono su tono con il vestito. Con i capelli raccolti è l'ideale, da un'aria retrò, civettuola quanto serve, mantenendo l'aspetto high class della serata.
Per chi ci sa fare: può farselo da sola curiosando su Uncinetto D'Oro.
Buona fortuna!

giovedì 20 dicembre 2012

Storie di vischio

Non sapevo che il vischio crescesse senza radici sui rami di altri alberi.
Nemmeno che non si dovrebbe raccogliere con la mano sinistra, si dice porti male.
Neanche che la religione cristiana lo avesse bandito perchè fu l'unico albero rimasto in piedi (tutti gli altri si spezzarono per volere divino) quando serviva legno per costruire la croce di Gesù. Più avanti venne reintrodotto, tanto che adesso lo vediamo anche in chiesa.
Del vischio conoscevo solo il potere romantico di difendere l'amore di chi ci si scambia un bacio sotto.

Mug decorato e figurina vintage, entrambi acquistabili on line, su Zazzle.
La pallina in porcellana, con un'illustrazione natalizia molto tenera, si trova su Addoway.
Uno scatto degli anni 60, disponibile su E-bay.

20.12.2012: il giorno prima del nuovo inizio

Ossantocielo..oggi secondo i Maya è l'ultimo giorno, prima della grande rinascita.
Non ci crederà nessuno, ma ironizzandoci sopra ne parlano tutti.
Io sento nell'aria una voglia/necessità/ispirazione di cambiamento.
Oggi Ricky avrà la recita di Natale e non vedo l'ora di essere li. Che emozione.
Purtroppo ho avuto una ricaduta e sono a casa da ieri. Una cosa virale che oltre a farmi venire la febbre mi ha preso lo stomaco, non avevo nemmeno voglia di scrivere. Sembra quasi tutto risolto, con le consuete 24 ore di digiuno.
Mi sembra di capire che il digiuno faccia bene un po' a tutto. Il dottore mi ha detto di, prima di interromperlo, bere due o tre cucchiani di acqua (mai calda) e vedere come regisce lo stomaco.
Chissà perchè, quando non si beve e non si mangia per un po' di tempo, bisogna integrare i liquidi in quantità minime..andrò a documentarmi.
Ho scartato un regalino davvero dleizioso, di una cugina di mio marito: una splendida palla di vetro, di Artemisia.
Ora pende dal centro della mia ghirlanda fatta in casa.

martedì 18 dicembre 2012

Cena di Natale

Se ne può fare una lista, di cene di Natale. Perchè si sa: a partire dai primi di dicembre iniziano a riempire ogni serata del calendario.
Nel mio programma, queste:

CENA A TEMA CON GLI AMICI DI SEMPRE
pretesto per trovarsi e farsi gli auguri, ci si scambia un regalo a coppia, non è mai un regalo comprato. Inizialmente era proprio questo il motivo delle cene a tema per festeggiare e abbattere i costi (e i tempi per le ricerche varie). Ecco come funziona: ognuno recupera un oggetto da casa/cantina/solaio/vecchi bauli (si può estendere la ricerca anche alla casa di nonni e zii) a seconda del tema prescelto e comunicato con un certo anticipo. Ogni coppia porta un solo regalo impacchettato. Ad ogni regalo si da un numero, e poi si scrive il numero su un foglietto che si piega e si mette in un'anfora. Ogni coppia pesca un biglietto (due volte, se gli ricapita il numero associato al suo regalo) e scartando si ride come dei pazzi. Garantito.
Negli anni abbiamo fatto il Natale kitch, il Natale vintage, il Natale baby e il Natale lidl. Si può andare avanti all'infinito.

CENA CON L'ALTRA PARTE DELLA FAMIGLIA DI MIO MARITO
man mano che i cugini crescono, si sposano e si moltiplicano, impossibile pretendere che la famiglia non si sfoltisca. Di solito è un aperitivo rinforzato, a casa di un fratello, poi dell'altro. Quest'anno so solo che ci sarà un fantastico salame di cioccolato e la crema di mascarpone per il panettone (a me piace molto alcoolica). Rigorosamente senza regali (sennò invece che ottimizzare si raddoppiano gli sforzi) si conclude abbastanza presto.

CENA CON I COLLEGHI
quest'anno mi è stata offerta una cena sottoforma di aperitivo a buffet in un luogo davvero carino, in via Bergamo a Monza, si chiama Boheme. Luci bassissime (forse è l'unico 'difetto' se proprio sono costretta a trovarne uno) atmosfera da soffitta delle bambole della nonna. Scricchiolii del pavimento inclusi: suggestivi!
Buonissimo un vino mai provato: Campo della Calastrega, di Travaglino Vini.
Nel menù pomodorini secchi, acciughe, mozzarelline, affettati e una focaccia da urlo. Tutto seguito da una lasagna leggera e dal panettone caldo con cioccolato fondente fuso. Brindisi a champagne. Wow!

CENA DELLA VIGILIA
con i miei, per stare vicino alla bis che fa fatica a spostarsi. In programma pesce: spaghetti con le vongole, crostini con salmone, insalata tiepida di polpo con patate.
Il resto vedremo. Mi piacerebbe fare un salto a messa, a mezzanotte. Il duomo di Monza sarà pieno, temo.

CENA DEL GIORNO DI NATALE
saremo tutti a casa della famiglia di mio marito. In programma salmone, melanzane spelate alla piastra, lardo, mortadella, golfetta, cacciatorini, peperoni grilgiati, carciofi e porcini sott'olio. Cappelletti artigianali in brodo leggero e bollito con mostarda. Da tradizione. I dolci non li conto nemmeno.

Ne sono cosciente: facciamo il botto.

CENONE DI CAPODANNO
saremo in Costa Azzura. Sicuramente pesce: salmone, gamberi. Non mancheranno paté de foie gras, paté forestière, compote de figues. Il tutto accompagnato da un rosé della cote e ottimo sauterne.
Il tutto consumato sul terrazzo con vista fuochi d'artificio a Cannes. Touché.
Cotechino con le lenticchie dopo la mezzanotte, ovviamente.

Per quanto riguarda il 'dopo' credo che solo un anno di ritiro a pane e acqua (alternato a giorni di digiuno) possa rimediare ai danni subìti dalla linea e dal fegato.
Ma tanto lo dico ogni anno.

Tre cose davvero carine

In questo periodo si può esagerare con gli addobbi. Anche su se stessi.
Acquistati a meno di 4 dollari in un grande magazzino di New York City. Carini no?
Abitino senza maniche in maglia a righine bianche e nere. Adorabile, di Terre Alte. Grazie alla mannequin d'eccezione: Gisella, ripresa direttamente in ufficio, ha sfidato il freddo per farmi rubare questo scatto!
Una coppia di séparé singolari, in metacrilato con decori a iniezione. Separati in casa, di LetteraG.

La frangia meravigliosa di Charlotte

C'è chi dice che stia bene a chi ha la fronte alta.
A chi ha i tratti irregolari, perchè ovalizza il viso.
C'è chi dice che fa (e secondo me quella piena lo fa) 'affacciare il naso come un balcone'.
Ergo: se non hai un naso francese, non farti una frangia francese.
Un attimo che controllo..no. Non ho il naso francese.
Ma c'è una soluzione: la frangia sfilata, vuota. Fa un po' francese-vissuta.

Charlotte è assolutamente perfetta. Un viso pieno di irregolarità: naso sgraziato, bocca poco piena, sguardo segnato. Eppure, ha un fascino innegabile. Foto da Tumblr.

lunedì 17 dicembre 2012

Traffico

Scrivo dall'auto, in coda. Nel mio baule ho niente-popó-di-meno che Saetta pilota del cielo, ben impacchettata per Natale. Prima mission impossible compiuta. Comunque sto giro penserò soltanto ai più piccoli. Il piccolo più importante è sistemato.
Che Saetta pilota del cielo esista davvero, mi da delle certezze non indifferenti.
Nel negozio di giocattoli c'erano solo adulti (solo pochi genitori con i bimbi: principianti, non si va coni bimbi nei negozi di giocattoli) armati di cellulari che chiamavano altri adulti apostrofando con termini più o meno coloriti i giochi 'in lista'.
"senti, sto cavolo di...è finito" oppure "ma sei sicuro? Eppure non c'è sto maledetto".
Che dire? Buon Natale. Io la soluzione ce l'ho impacchettata nel baule.
E guai a chi me la tocca.

domenica 16 dicembre 2012

Quasi nuova

Giovedì mi hanno chiamato dall'asilo: Ricky ha la febbre alta.
Corse, contrattempi vari, recupero delle medicine necessarie, organizzazione cambio gomme invernali prenotato precedentemente, chi sta con Ricky mentre vado dal gommista? Grazie suocera.
Venerdì ci svegliamo dopo una nottata terribile, Ricky sfiora i 40°C e per tenerlo sotto controllo l'ho fatto dormire nel nostro letto, che equivale a una notte in bianco (per me).
Anche il risveglio è bianco: due spanne di neve ovunque.
Organizzo una presa pomeridiana con l'unica macchina dotata di gomme per la neve (la mia: ancora grazie, suocera) con mio marito e -dopo un contrattempo stomachevole (ebbene si)- lo portiamo dalla pediatra.
Facciamo con l'occasione la visita del controllo crescita, peso (19,5 kg) e altezza (112 cm) indicano che è al 75° percentile (poi capirò cos'è, forse), controllo della vista: tutto perfetto.
Ultimo ma non meno importante: tampone alla gola: si, è streptococco. Antibiotici. Perfetto.
Ci fermiamo a mangiarci un gelato nella pasticceria sotto la pediatra (Isola del gelato: una favola) che non fa bene alla gola in fiamme, ma anestetizza.
Almeno qualcosa di buono lo fa, il gelato (bacio e stracciatella, rigorosamente).
Torniamo a casa, ci pepariamo per la nostra serata tutti-a-casa, è sfumata anche la pizzata del'asilo, troppa neve.
Sabato mattina mi sveglio che sono un catorcio. Febbre alta. Che bellezza!
Sfuma anche la fantastica serata di Natale "Lidl" (copy dell'amico fraterno Gianluca: ogni anno un Natale che obbliga a riciclare qualcosa che si ha in casa, in cantina, etc. risultato: niente spese ma un sacco di risate!) con tutti gli amici e i loro pargoletti.
Grazie agli antipiretici i dolori e la febbre scendono, ma la sera sono k.o. quanto prima. Stamattina andava un filo meglio, ma non troppo.
Prendo un altro antipiretico e appena mi ri-sento quasi nuova prendo una decisione drastica: depilazione, scrub e olio per i piedi, doccia con impacco di nano-pigmenti per dare vitalità ai capelli, crema al miele.
Il corpo è decisamente più presentabile, liscio, idratato e profumato di miele.
Speriamo non me la faccia pagare appena passa l'effetto dell'antipiretico!

venerdì 14 dicembre 2012

Fumare è una cosa da 'poco furbi'

Ok, adesso ci sarà un'insurrezione dei fumatori che si sentono sempre ghettizzati, giudicati, incompresi (soprattutto dagli ex fumatori che, è verissimo, sono di un pesante.. ma si sa: se non si può più dare il cattivo esempio, si danno buoni consigli).
Niente di tutto ciò. Io non credo che si fumi perchè non si è al corrente dei danni, ne perchè non si può far altro, ne perchè tanto se deve succedere qualcosa, succede comunque.
Il fatto è che ho idea chè si fumi perchè è bello, probabilmente.
Deve piacerti tanto da tollerare di ammettere a te stesso che non ti senti un idiota se hai una sigaretta in bocca e in mano una cosa con scritto che quello che stai facendo ti uccide.
Cioè, ne sei cosciente, ma lo fai lo stesso. E' assurdo. No?

Ancora neve!

Stamattina (dopo una nottata decisamente movimentata, con Riccardo nel lettone che bolliva al mio fianco: 39,8 di febbre) da sotto il piumone non sentivo i lontani movimenti la fuori: i passi nel vialetto, le auto che escono dai box, insomma nessuna traccia del solito tram-tram mattutino del condominio che si sveglia.
Poi un vago ricordo di quel che si diceva del tempo ieri sera.. neve.. neve?! Prima di aprire le finestre ho pensato 'sarà tutto bianco'..

Che meraviglia! Che bella la neve prima di Natale quest'anno, ci prepara tutti al periodo, circonda tutto con l'atmosfera giusta: 'prendila con calma e dai la precedenza alle cose che contano di più per te'.

Questo, oggi in particolare, per me significa accudire mio figlio, tenerlo al caldo, controllare che beva abbastanza liquidi, che abbia i piedini coperti e dargli qualche vizietto in più. Normalmente non lo vizio, ma ieri sono uscita a prendere un paio di cose e gli ho comprato delle vetrofanie natalizie per decorare la finestra del salotto. Sapevo che avrebbe apprezzato.
Ripenso a quando ero piccola, ai giorni come questi quando, in inverno, l'influenza mi teneva a casa, la mia mamma si prendeva cura di me.
Ricordo che (forse ero un po' più grande) se usciva per poco, mi portava sempre una sorpresa: una profumatissima rosa di pane al latte del prestinaio sotto casa,

una copia de Il Corrierino, che poi si chiamava Il Corriere dei Piccoli,
corrierino
una confezione di merendine del Mulino Bianco (di solito le crostatine al cioccolato, oppure i saccottini al cioccolato) con dentro la sorpresa.

Ricordo che le prime erano delle riproduzioni in gomma (i 'cancellini') delle merendine stesse. Le trovavo dentro a una specie di scatola di fiammiferi.
Che tenerezza mi fa ripensarci. E il Piccolo Mugnaio Bianco della pubblicità?