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mercoledì 30 gennaio 2013

Risparmiare sull'assicurazione auto

Faccio una breve, indicativa premessa: sono una donna.
Questo, in relazione all'assicurazione auto, significa dichiarare che non ne capisco nulla.
Lo ammetto, non me ne vergogno.
Detto ciò, oggi mi trovo reclusa in casa per via dell'influenza di Ricky (ricaduta) e mi sono messa a leggere quelle mail che normalmente non si leggono mai (o che io di solito elimino: seconda ammissione).
Bene, una mail mi propone di fare un preventivo comparativo della mia polizza auto.
Proprio ieri ricevo dalla mia abituale assicurazione il preventivo della polizza che scade a Marzo.
Una bella somma a tre cifre che inizia per sei.
Però.
Mi faccio convincere e penso 'massì, io ci provo, al limite scopro che la mia polizza è la più conveniente e tra un mese la rinnovo'.
Tenetevei forte: ho risparmiato quasi il 42% dell'importo!
Come per i voli, mi sono state date diverse opzioni ma (con l'audacia di chi non ne capisce niente) ho paragonato valori e dati delle polizze: entrambe stimano lo stesso valore della mia auto.
Questo significa che..la mia abituale polizza mi sta fregando?
Non se ne sono accorti?
Pensavano che a fronte di un eventuale mio rifiuto o ritardo, mi avrebbero fatto una proposta stracciata? Lo scoprirò presto perchè sicuramente solleciteranno..
Mi trovo sempre nelle condizioni di capirne poco e di dare le giustificazioni che mi sembrano più logiche, ma non nascondo che mi sento un po' presa in giro.
Comunque fatevi furbi e quando vi serve fatevi un giro su Supermoney. Non costa niente e ci vogliono tre minuti in tutto.
E' facilissimo (se ci sono riuscita io) vi servono: codice fiscale, vecchia polizza (per classe di merito, dati veicolo e scadenza polizza corretti), anno di rilascio patente.
Ve la mandano per mail, bloccano il preventivo e potete pagarlo quando volete (facendo tutti i paragoni e le verifiche del caso).

martedì 29 gennaio 2013

29 gennaio 1993

Cosa è successo: io e Mauro ci siamo scambiati il nostro primo, vero bacio.
Dove è successo: seduti sul marciapiede del posteggio dell'ex cinema Maestoso, a Monza.
Come ero vestita: nonostante il freddo, avevo una minigonna di pelle nera, le calze a rete e gli anfibi. Un cappottino leggerissimo di pelle nera e sotto una camicetta nera. Tutta un'altra fibra, evidentemente.
Come era vestito: una tuta da ginnastica, con sotto un pigiama (!), era corso a prendere il pullman alla fermata prima di me, sapeva che lo avrei preso e voleva precedermi. Quando l'ho visto, siamo scesi alla fermata subito dopo e ho perso un sacco di altri pullman..
Immagine acquistabile on line, su Etsy.


martedì 22 gennaio 2013

Merenda dolce o salata?

Personalmente preferisco le cose salate a quelle dolci.
Gli snack 'da panetteria' tipo i grissini alle olive, i panini alle noci..che bontà!
Con un bimbo in casa abituato (merito mio) a cambiare sapori ogni giorno (mai la stessa cosa per colazione) mi sono dovuta attrezzare.
Oggi il piccoletto ha potuto scegliere tra due prelibatezze.
I bauletti di frolla con la marmellata di albicocche. Con la frolla già pronta, si fanno dei piccoli fagotti con dentro la marmellata preferita (la nostra è quella di albicocche, ma vengono bene anche con la crema di cioccolato) e si mettono nel forno già caldo, 180°C, per quindici minuti. Quando sono freddi, si spolverizzano un po' con lo zucchero a velo.
I bastoncini di sfoglia al sesamo.
Fosse per me, sceglierei i secondi.
Preparali è facilissimo, la ricetta è di origine svizzera. Senza perdere troppo tempo e pazienza per fare la sfoglia, si può comprare un rotolo di quella pronta. La si stende e la si spennella di uovo sbattuto. Per aromatizzarli al sesamo, basta spargere dei semi sulla superficie (ma sono ottime anche le varianti al formaggio grattuggiato o ai semi di papavero).
Poi si tagliano tante striscioline e, prendendone una per una, si esercita una torsione come per chiudere una caramella e le si appoggia su una teglia foderata con un foglio di carta da forno. Otto/dieci minuti nel forno già caldo a 200°C.
Il gioco è fatto. Sono buonissimi!

Libri contro tablet

Adoro entrare in libreria. E' un posto magico. I libri ordinati sugli scaffali, l'odore della carta, il silenzio che -quasi- sempre ci si impone di rispettare..
Con Riccardo ci siamo stati diverse volte in mezzo ai libri. Nello spazio dedicato ai piccoli della biblioteca di Lissone si diverte sempre tanto.
Mi fa sentire 'una buona mamma' l'idea di fargli fare qualcosa di creativo che nutra il suo cervello. Per il momento (e mi auguro il più a lungo possibile) sono riuscita a tenere lontani i vari Nintendo DS, o -molto peggio- iPad e simili.
A parole sembra che noi genitori siamo tutti d'accordo nel far giocare i nostri figli con oggetti adatti non solo alla loro età, ma al modo in cui il loro cervello assimila le informazioni.
Sono delle spugne, posono davvero imparare cinque lingue entro i primi quindici anni di vita, perchè intorpidirli con oggetti luminosi piatti, con i quali l'unica interazione (che si parli di lettere, animali, numeri o colori) rimane sempre e soltanto schiacciare un tasto?
I libri invece sono magici, si sfogliano, si guardano, ci si può fermare e tornare indietro, si possono chiudere e contemplarne la copertina, la cucitura del dorso, il segnalibro.. riconoscere i capilettera, fare le orecchie alle pagine per tenere il segno.
I miei preferiti sono i libri con le illustrazioni ad acquerello. Anche i libri con i pop-up che saltano su ed hanno alcune parti mobili grazie a una linguetta.
I nostri figli hanno tutto il tempo di leggere pagine e pagine sui tablet.
Arriveranno a farlo prima o poi. Così come invecchieranno, prima o poi.
Perchè anticipare il tempo?
Illustrazione a colori da Book Bites Oz, in bianco e nero da Photographers Direct.

lunedì 21 gennaio 2013

A qualcuno piace con la barba

Invecchia?
Rende più 'orsi'?
Punge?
Indecisione: sono sempre stata convinta che la pelle liscia e rasata fosse la migliore. 
Sarà che non ho più vent'anni, sarà che gli uomini in giro con i loro bimbi hanno un fascino così maturo e 'impegnato' ..adesso mi rendo conto che iniziano a piacermi anche i barbuti.
Jude non sembra nemmeno più vecchio: solo un papà irresistibile, meraviglioso, con quell'espressione da 'ne ho combinate tante, ma adesso puoi fidarti'. Sarebbe un errore fatale.
Si commenta da sola. Un uomo una garanzia. Latino, occhi profondi e un po' "porcini" con un accenno di borse sotto (il bambino avuto con Penelope non dorme?). Disponibilissima a passarmi le notatte in bianco con lui.
Di uno come lui non mi fiderei nemmeno avesse cent'anni e problemi di deambulazione. Può perdere il pelo, capelli e barba. Ma resta un vizioso. Irresistibile.
Jude da shave your style.
Javier da giornalista pocket.
Mick da mother do you think they drop the bomb.



lunedì 14 gennaio 2013

Influenza? Niente panico!

Da quattro giorni l'influenza di Mauro ci tiene pressochè sepolti in casa.
Tranne qualche uscita per spese, giretti per far giocare Ricky, visite ad amici, fa troppo freddo per stare in giro.
Io poi ammetto che non sono il tipo che 'se stai male esco da sola'. Piuttosto mi invento cose che facciano passare il tempo a tutti, malati e non, divertendosi insieme.
Ricky ha trovato un buffo paio di occhiali verdi (credo della serie cartoon Ben10) nell'happy meal preso in Francia. A turno li abbiamo indossati e ci siamo fotografati.
Per stemperare la noia del papà, conseguenza di parecchie ore passate in casa.
Certo che bisogna inventarsi di tutto per questi papà!

giovedì 10 gennaio 2013

La mia famiglia

Sapete che c'è? Che è' un periodo bello.
C'è la crisi, ok.
La lavatrice decide di allagarmi il bagno la sera dell'ultimo giorno di ferie, ok.
Ma la vicinanza con le persone che amo, mio marito e mio figlio prima di tutto, i nostri genitori e fratelli, i nipoti..mi rende felice.
Condividere le domeniche a pranzo con loro, il Natale e una cena in settimana, andare dai miei a piedi per il pranzo quasi ogni giorno e guardare quindici minuti di soap opera con mia mamma commentandola e facendo battute volgarissime, avere la certezza che questa ricchezza non me la può togliere nessuno, mi fa stare bene.
Amo ognuno di loro per i difetti, per tutte le cose sulle quali non siamo d'accordo, per come e la vita non sarebbe la stessa se uno solo di loro non fosse così com'è.
Ciò che costituisce il legame con queste persone, fa di loro degli esseri umani unici ed insostituibili nella mia vita.
Non sono gli aspetti esclusivi che danno valore ai momenti passati insieme, i regali, le sovrastrutture che spesso si indossano per tenere un certo comportamento: la donna d'affari ultraimpegnata e ipertecnologica, l'intellettuale che snobba chiunque e parla soltanto in versi letti su qualche noiosissimo libro.
E' l'autenticità dei rapporti il valore più grande, è sapere che si verrà accettati e che si accetteranno gli altri. Sapere che ci si vuole bene e che, se si sbaglia, qualcuno sarà sempre pronto -senza giudizio e senza offesa personale- a spiegarti come correggere gli errori.
Sapere che la tua felicità rende sul serio felici gli altri e viceversa.
Quando il percorso della vita ti porta a comprendere questo hai vinto tutto.


mercoledì 9 gennaio 2013

Maternità

Cinque anni fa ho fatto un esame statistico per avere notizie sullo stato di salute del feto.
Il 'feto' in questione era Ricky, ovviamente.
Un esame basato sul confronto di due valori: uno dato dal sangue e uno dalla misura della plica nucale (translucenza). Nonostante il valore più determinate (la translucenza) fosse assolutamente regolare, qualcosa nel mio sangue mi attribuiva un rischio di malattie cromosomiche di una ultra quarantenne (ne avevo quasi 32).
Detto così, sembra semplice, con un bimbo di quasi 5 mesi che accenna a muoversi nella pancia, posso assicurare che non lo è.
Per niente.
La maternità è l'unica situazione vitale che può darti la felicità assoluta, o la disperazione assoluta.
Quando tutto va bene, il mondo può esplodere in mille pezzi, i ghiacciai possono sciogliersi, le foreste andare a fuoco e i mari tramutarsi in fango: finchè tuo figlio è in salute, il resto è un dettaglio irrilevante.
Però quanta forza bisogna tirare fuori quando si configura il minimo problema, quante volte -dopo aver fatto esami per indagare e confermare la salute di mio figlio- ho incontrato madri sorridenti con i loro bimbi (non so che termine usare) 'diversamente' perfetti e mi sono chiesta "ma io sarei stata in grado di affrontare una cosa simile?".
Qual'è la risposta migliore?
-Si?
-No?
-Menomale che è andato tutto bene?
La vita è davvero un mistero. Come si crea, come evolve, come cambia, come finisce: tutto all'improvviso, senza darti il tempo di capire, prepararti, decidere.
La vita decide da sola.
In fondo, questo potere assoluto che lasciamo alla natura, di fare e seguire il suo corso fregandosene di cosa sarebbe meglio per noi.. è rassicurante.
Andrà come deve andare. Noi esseri umani non decidiamo niente.
Mi viene in mente il capolavoro di Totò, A' Livella:
Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

Cominciamo bene

Non sono stata molto ispirata dal rientro dalle vacanze. Non è nemmeno necessaria una spiegazione, vero?
Sono finite le vacanze. Si riprende ad andare in ufficio, Ricky all'asilo, solito tram-tram.
Domenica sera lo scarico della lavanderia ci ha anche fatto il regalo di ingorgarsi e mandare acqua del risciaquo del bucato ovunque.
No dico: domenica sera. Come si può scegliere un momento più infame?
Scoraggiati, asciughiamo faticosamente il pavimento e le cose che si sono bagnate, il lavabo si riempiva appena la lavatrice tirava l'acqua, quando si svuotava il lavabo, si riempiva il cestello della lavatrice. Così, all'infinito.. siamo andati a letto che erano le 23 passate.
Senza aver risolto il problema.
I problemi idraulici mi mettono l'ansia.
Mi sono rilassata solo quando, il giorno dopo, è arrivata l'autoclave dei servizi igienici e ha mandato 80 metri di sonda ad aria compressa nelle tubature al piano interrato.
Libero. Inspira, espira, inspira, espira..
Dai, coraggio che si ricomincia.

venerdì 4 gennaio 2013

A bientôt Mandelieu

Ultimo giretto al sole della Costa Azzurra, lungo il porto sotto casa: un insieme di piccole insenature e moli, barche, piccole vele e grossi scafi ormeggiati al sole, come auto posteggiate sotto casa.
Certo che, vivendo qui, una barchetta per farsi un giro in mare per chi come me vive in città sembra proprio un miraggio!
Se anche le giornate di fine dicembre e primi di gennaio sono così miti e soleggiate, praticamente la barca la si può usare dodici mesi all'anno. Nel tempo libero o nel week-end, che bello poter scegliere tra un giro sui prati dei campi da golf, una passeggiata in spiaggia, un po' di shopping o..un giro in barca.
Mauro si porterebbe la sua canna da pesca, io un bel libro, Ricky i suoi giochi e un canottino gonfiabile. Più che un miraggio, è un miracolo!
Ma è proibito essere tristi: oggi si torna a casa, in mezzo alle cose ed alle persone che amiamo. Sono tranquilla, felice, rilassata. È stata una bella, lunga vacanza. Ho staccato la spina, mangiato (troppe) delizie francesi, mi sono dedicata alla mia famiglia e ho messo i piedi nel mare.
Sono stata bene qui, mi dispiace ogni volta partire e lasciare il sole, il mare. Ma ciò che conta torna a casa con me.
Arrivederci Costa del Sud, ci vediamo tra qualche mese..

Souvenir de Provence

Senza spendere un capitale, un ricordo della Costa Sud che sarà sicuramente gradito. In una bottega nel centro di Cannes ho trovato dei sali gastronomici molto particolari, tra gli altri: al pomodoro e basilico, al tartufo, alle erbe provenzali. Ho acquistato una busta di sale provenzale e un paio di provette in vetro, dove inserire il sale aromatizzato, da regalare insieme a una saponetta di Marsiglia naturale e un magnete a forma di cicala, l'insetto tipico della Provenza.
Il sale é l'ideale per insaporire la carne di manzo o di pollo, basta aggiungerlo a fine cottura desiderata, con un filo di olio extravergine d'oliva a crudo.

Spot pubblicitari

Mi piace che negli spot televisivi francesi di prodotti commestibili (bevande e gomme da masticare compresi) ci sia sempre ben visibile il messaggio 'pour votre santé, evitez de consumer trop gras, trop sucré, trop salé'.
Semplice. No?

Epifania francese

Lo sapevate che in Francia il giorno dell'Epifania si festeggia con un dolce che si chiama 'galette des Rois'?
Niente Befana, calze, dolci o carbone.
Si tratta di una torta di sfoglia ripiena di crema di frangipane, un preparato a base di mandorle, con all'interno un piccolo oggetto in ceramica (che cuocendo non altera nulla del dolce) e chi lo trova nella sua porzione viene eletto re per un giorno.
Infatti, nella confezione è sempre inclusa una corona in cartoncino dorato.
Si può acquistare anche il preparato per fare il dolce in casa, anche qui corona e oggetto in ceramica sono inclusi. Oppure si acquistano soltanto gli oggetti in ceramica e la si prepara artigianalmente (qui potete trovare la ricetta per la preparazione delle varie parti, non è semplicissima, ma è una buona sfida!). Nei grandi magazzini si trovano gli oggetti in ceramica in confezioni multiple (spesso i bambini fanno collezione di questi oggetti) con i personaggi più in voga: quest'anno vanno molto i protagonisti de Le cinque leggende.
Tradizione curiosamente diversa dalla nostra, ma altrettanto fiabesca, no?

giovedì 3 gennaio 2013

Una volta nella vita

Davanti alla piazza del porto di Cannes, una degustazione di coquillage: vassoio colmo di molluschi da gustare crudi come datteri, tartufi ed ovviamente ostriche.
Non ci si deve necessariamente sedere a tavola. I francesi della Costa Sud, infatti, ne acquistano una certa quantità che si fanno aprire per strada e si portano via su un vassoio. Astoux è uno dei ristorantini piu famosi per questi frutti di mare, il banchetto sull'angolo sinistro della piazza è famoso. Aprono i frutti con un solo gesto secco ed esperto e li servono sia al tavolo che ai passanti (un po' come il nostro cono gelato da passeggio). I francesi li consumano in spiaggia seduti al sole vicino alla battigia, o in piazza, sulle panchine a guardare la gente che gioca a bocce.
Il gioco delle bocce si chiama petanque: a livello nazionale é molto praticato, si trovano piste di sabbia un po' ovunque sotto il sole, nei posteggi dei condomini, nelle piazze all'aperto.
Capita spesso di vedere gente di diverse età che passeggia con un sacchetto che contiene tre bocce metalliche: chi sa giocare a bocce? In Italia è un gioco legato all'estate, praticato dai nonni, soprattutto sulla riviera veneta e romagnola. Io non so giocare ma ricordo che mia nonna materna partecipava con molta passione a diverse gare estive. Con un discreto successo, tra l'altro, ricordo le medaglie che portava a casa.

Bagno di fine anno

Salutiamo il 2012 con una giornata insolita: giochi sulla spiaggia, piedi nell'acqua, secchiello e paletta. Alla spiaggia del castello de La Napoule erano tanti i bimbi in mutande e maglietta che scorrazzavano avanti e indietro sul bagnasciuga.
A pranzo siamo stati a Cannes, la piazza del porto sotto il sole a picco che brulicava di gente, bancarelle, tra il profumo di lavanda e il suono dei carillon.
Ci siamo seduti all'aperto, a gustare baguette calde con saucisson o boeuf, maionese e moutarde quasi balsamica da quanto era forte; mi sono venute le lacrime agli occhi almeno un paio di volte.
Per aiutare la digestione, un paio di giri a piedi nei vicoli più in alto, tra le botteghe di sapone e i negozietti di abbigliamento. Ho comprato un paio di sneakers blu con la zeppa interna nascosta e un paio di guanti senza dita blu, orlati di pelo. Molto originali.
Quando ha iniziato a fare freddo siamo tornati alla macchina, un po' stanchi della giornata.
Ci dobbiamo riposare per essere in forma stasera, preparare una cenetta per salutare l'anno vecchio ed accogliete quello nuovo. So che il 2013 sarà un bell'anno, lo vivrò con entusiasmo e fiducia. Auguri a tutti, che siate ogni giorno più felici!