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sabato 30 marzo 2013

In piscina

Oggi abbiamo preso il coraggio a due mani ed abbiamo deciso di andare in piscina.
Anche se la giornata (tanto per cambiare piovosa) faceva venire voglia di starsene in casa sul divano con la coperta sulle gambe..
Nel palazzo di mia suocera c'è una splendida piscina con enormi finestroni sul giardino interno. C'è anche una sauna per quattro-sei persone.
Tra l'altro l'acqua è caldissima. Abbiamo fatto il bagno con il diluvio fuori dalle finestre, sembrava di essere all'aperto. Magnifico.
Ricky si è divertito moltissimo.

Io mi sono rilassata, nuotare mi fa stare bene e l'assenza di gravità in acqua mi rilassa i muscoli del collo e della schiena.
Ricky ed io abbiamo provato tre minuti di sauna mentre la faceva il papà, ma dopo poco Ricky ha detto 'sto andando a fuoco!' e siamo usciti di corsa.
In gravidanza è consigliato farla sedendosi su un gradino basso, dove il vapore dell'acqua sui tizzoni arrivi meno, comunque non per più di dieci minuti e dopo meglio sostituire il bagno o la doccia fredda con una camminata di qualche minuto all'aria fresca.
Ottimo sabato, ora non mi resta che rilassarmi per domani: devo preparare l'agnello per il pranzo di Pasqua. Fuori ha smesso di piovere e per dieci minuti si è visto il sole che tramontava. Come sarà domani? Incrociamo le dita.

venerdì 29 marzo 2013

Cosa fate a Pasquetta?

Pasqua è una giornata tipicamente di festa, meno pigra e più libertina del Natale.
Si sta in famiglia ma (sarà per il detto che recita '..Pasqua con chi vuoi'?) ci si sente autorizzati a condividere la festa con gli amici.
Le feste, con l'arrivo dei bambini, sono tutte per loro.
Sono una ex convinta anti-festa-in-famiglia e posso garantire che una volta diventata mamma fa piacere qualsiasi tipo di attività che prima vivevamo come una forzatura: per Pasqua, andare a comprare le uova di cioccolata, colorare le uova sode, pensare al menù tradizionale, organizzare giochi o picnic a Pasquetta.
Fa piacere perchè i sorrisi dei bambini e il loro stupore ti gratificano e ripagano di ogni cosa.
Quest'anno, tempo permettendo, con amici organizzeremo una 'caccia alle uova' in giardino. I bimbi dovranno cercare bicchierini colmi di piccole uova di cioccolata, mentre noi grandi disporremo patatine, torte salate e altre cibarie su un tavolo all'aperto.
Speriamo che il tempo regga. Sarà bello anche fare delle foto da tenere come ricordo e guardare tra qualche anno con i bimbi cresciuti.
L'idea è partita da una coppia di amici che lo fa da un po', è un modo diverso per passare una giornata senza riempirsi di cibo e poltrire pigramente sul divano. I bambini si divertono, respirano aria buona e anche noi grandi ci godiamo le loro risa in una giornata di festa che non dimenticheranno.

Musica live con il pancione: si o no?

Ennesimo dilemma: si può partecipare a un concerto quando si è incinte?
In rete e sulle guide si trova di tutto. Dai no categorici perchè il feto non ha nessuna protezione contro i rumori alle risposte più permissive: non in prima fila, non davanti agli amplificatori, ma senza troppa paura perchè la pelle, la placenta e il liquido amniotico schermano fino a un terzo dei rumori esterni.
Stasera vado a sentire un amico che suona. Il locale è piccolo e si scende nel seminterrato, ci sono già stata. Starò un po' defilata e se proprio sento le vibrazioni fastidiose salgo al piano di sopra.
Sembra che comunque i bimbi percepiscano come più fastidiosi i suoni alti, io ero convinta del contrario.
Prediligono le melodie armoniose, che li fanno calmare, la voce della mamma che canta, la musica strumentale soft, tipo l'ukulele.. (!).
Stasera non sarà esattamente soft, non proprio armoniosa. Però posso cantare a squarciagola, così mi riconosce e se ne sta sereno!
Scherzi a parte, ecco alcune regole che consigliano di osservare:
non rimanere troppo in piedi;
non sostare dove ci sono troppe persone perchè potrebbero urtare la pancia;
non posizionarsi esattamente nella direzione di diffusione degli amplificatori, lateralmente è preferibile, poichè hanno un raggio di diffusione sonora definito e a lato l'intensità cambia molto;
non organizzarsi questo tipo di attività in modo consecutivo (no concerto, cinema e discoteca tre sere di seguito).
E chi ci riesce? Normalmente alle 21.00 sto già dormendo sul divano.

Non posso vivere senza: gelato

Il gelato è la mia ossessione.
Se vivessi sopra una gelateria sarei rovinata. Ma sarei felicemente rovinata: gelato a pranzo e a cena, gelato per pranzo e per cena in estate.
Amo le creme (detesto la frutta, tolti mango e uva fragola) in particolare bacio, stracciatella e pistacchio.
Stamattina sono andata con un'amica in un posto di cui ho sentito parlare tantissimo: Cortinovis.
Trattasi di un vero e proprio laboratorio di gelati, dolci e golosità in generale.
Tutti i prodotti (tranne quelli a marchio diverso, ma sono pochissimi) sono di produzione artigianale.
Ci sono le porzioni singole di crem caramel, di panna cotta, di profitteroles (€ 1,00).
I bicchieri di variegato ai vari gusti (€ 1,60 in calice di vetro) e confezioni di gelato artigianale con e senza zucchero, tutte le creme e tutti i frutti, compresi yogurt e nocciolati vari (€ 2,80).
Tanti squisiti dolci da freezer preparati artigianalmente, come le enormi torte chantilly e le meringate (€ 9,60).
Poi pasticcini freschissimi e squisiti, salatini sfiziosi di sfoglia, pizzette..
Una meraviglia.
Non ho resistito e ho già fatto un test di ammissione: bacio e stracciatella hanno superato la prova.
Molto buoni.
Consiglio caldamente, soprattutto dopocena, prima di guardarsi un bel film, di gustarli in coppetta casalinga seduti sul divano con l'amore della vostra vita a fianco e la copertina sulle gambe (visto che fa ANCORA FREDDO).
Ad ogni modo, se li acquistate vi raggiungo volentieri per una merenda!
Ps: anche le classiche colombe artigianali avevano una faccia stupenda e un prezzo invitante: € 12,00.

giovedì 28 marzo 2013

Il nonno viene a cena: menù speciale

Stasera ho invitato mio suocero. Mia suocera è salita in montagna per le vacanze di Pasqua e lui la raggiungerà domani sera.
Avevo già in mente un menù semplice e leggero (devo stare attenta a non mettere su troppi chili, arrivano dei giorni di festa e soprattutto i prossimi mesi di gravidanza saranno quelli in cui metterò su più peso).
Piatto forte: filetto di salmone in padella, con burro aromatizzato all'erba cipollina fresca e tagliata corta. Non servono altri condimenti, il salmone è già saporito di suo, il grasso (buono) permette di cuocerlo senza usare troppo burro ed è un ottimo piatto proteico. Omega tre e azione riduttiva del colesterolo.

Per far funzionare tutto bene e riempire lo stomaco ci vogliono tante fibre, ottimi due contorni vegetariani: pomodori cuori di bue al basilico fresco e finocchi in insalata.
In chiusura, gustose ma senza peccato: macedonia di fragole con menta glaciale. Un cucchiano da caffè raso di zucchero. Se piace (a me tantissimo) si può aggiungere qualche goccia di aceto balsamico. Per me sono deliziose.
Ricky intanto ha preparato il menù da dare al nonno. Ha scritto e poi colorato un cartoncino.
Gli do molta libertà nel disegno: se fa cose che nella realtà non esistono, non lo correggo, nemmeno se usa un colore al posto di un altro, se ritrae qualcosa o qualcuno con dei tratti non fedeli alla realtà.
La maestra ha sempe detto 'non correggeteli, quella è l'espressione della loro fantasia, sanno benissimo che la realtà è diversa, è solo il loro modo di restituirvela'.
Io trovo affascinante questa teoria.
Come quella che dice di non raddrizzare le lettere, prima che venga insegnato loro come si scrive: fino ad allora le lettere sono degli oggetti tridimensionali che cambiamo posizione nello spazio.
Ricky è mancino. Inoltre spesso scrive al contrario e speculare, come lo facesse su un vetro, per far leggere a chi sta al di la della superficie trasparente.
Ricordate Russel Crow nel film di Ron Howard A beautiful mind? Quattro premi Oscar, quattro Golden Globe. Un capolavoro da pelle d'oca!

mercoledì 27 marzo 2013

Sempre in tema Pasqua

Vi piacciono le torte salate?
A Pasqua se ne fanno diverse: tradizionali agli spinaci e ricotta, agli asparagi e gamberi, al porro e salmone..
Oggi ne ho preparata una velocissima.
Si fanno bollire in acqua salata gli spinaci, si scolano bene e si fanno saltare nell'olio caldo (prima si schiacciano tre grossi spicchi di aglio da far imbiondire e togliere prima di unire gli spinaci).
Poi una volta raffreddati gli spinaci, si uniscono due uova intere, un formaggio spalmabile, una spolverata generosa -dipende quanto piace- di pecorino grattuggiato, sale, pepe, se piace una grattata di noce moscata (poca: è forte).
Poi si fodera una teglia con la carta da forno, sopra si stende la pasta sfoglia e questa volta si fodera con della coppa (anche lo speck o il prosciutto cotto vanno benissimo).
Si versa tutto l'impasto nella teglia e si copre con la pasta sfoglia che sborda.
In forno già caldo, 200°C, per 35-40 minuti (date un occhio di tanto in tanto).
In casa mia c'è un profumo delizioso.. vi ho fatto venire fame? Buon appetito!

In casa, aria di Pasqua

Nonostante i cinque gradi che ci sono fuori, nonostante i fiori che continuo a tenere in casa 'perchè fuori fa ancora freddo' io dichiaro che mi sento ufficialmente in primavera.
Dentro casa? Si, dentro casa.
Inizio a profumare l'aria di nuovo e di fresco.
Tengo come nota di sottofondo un profumo che mi piace, questo è quello che uso io:
alla fragranza velluto di frutta (ribes nero, mango e pesca: non è una meraviglia come pack, ma lo si può nascondere, dura tantissimo e ha una azione doppia: assume qualunque odore e rilascia un profumo costante senza asfissiare, come i deo per l'ambiente che si attaccano alla spina. Secondo me sono troppo violenti) sempre di Stanhome, in promozione fino al 31 marzo, € 7,90 invece che € 11,00.Ne apro uno oggi, ci scrivo sopra la data e verifico quanto dura, poi vi dico!
Della stessa linea ci sono le note dei limoni del sole e delle bacche selvatiche. Tra i classici invece le note montagna, fiori, oceano.
A questo profumo di base aggiungo, solo in alcuni momenti della giornata, il profumo dei chiodi di garofano.
Basta prendere un padellino basso e largo (20 cm di diametro) dove si mettono una manciata di chiodi di garofano (ne bastano dieci) e tre dita di acqua. Si accende la fiamma molto bassa e si aggiunge l'acqua man mano che inizia a scarseggiare, avendo cura di non aggiungerne troppa (il profumo si diffonde meglio se l'acqua è poca e i chiodi rilasciano il loro colore) ma tenendo sotto controllo il padellino, si asciuga presto e poi sa di bruciato.
Ideale mentre si cucina, così si tiene sott'occhio la situazione.
Sempre di freschezza si parla, ma questa volta ai piedi. No, niente olii da massaggio o pediluvi profumati: un paio di infradito bucoliche!
Le ho viste e me ne sono innamorata, degne della Primavera di Botticelli.
Le ho trovate da Incasastore. Insieme a un mondo di altre idee originali per la casa a prezzi accessibili.

martedì 26 marzo 2013

Anna e il "libro delle amiche"

Questa la devo proprio scrivere, imprimere nella memoria e ricordare per sempre.
Oggi è venuta a trovarmi una mia ex compagna di scuola, Annalisa, con la sua piccola Violetta (adorabile, bravissima, calma... onnivora!) e ci siamo fatte un po' di chiacchiere tra amiche.
Abbiamo pranzato insieme e prima di andare mi dice 'ah, mi dimenticavo, sono venuta a mani vuote, ma una cosa te l'ho portata..!' e tira fuori un libro, una Guida completa alla gravidanza sicura e serena.
Naturalmente ne ho letti un paio di i libri simili, mentre aspettavo Riccardo.
La prima volta che aspetti un bimbo ti fa venir voglia di leggere riviste specializzate, di leggere libri che seguono passo passo le settimane di gravidanza, di guardare programmi televisivi o di iscriverti a newsletter che ti avvisano che 'questa settimana si stanno formando il palato e l'apparato uditivo..' e cose simili.
La prima volta che aspetti un figlio pensi sia gravissimo arrivare in ritardo a una delle lezioni del corso preparto.
La seconda volta che aspetti un figlio cambia tutto: non leggi quasi nulla e non frequenti nessun corso.
Ma non perchè hai la presunzione di 'sapere già tutto'. Semplicemente perchè qualsiasi siano le previsioni, le statistiche, la casistica e gli avvenimenti condivisi, sai che la tua esperienza sarà completamente unica. Ma soprattutto perchè la seconda volta che aspetti un figlio te la vivi con la consapevolezza che è un autentico miracolo. Che la natura -fortunatamente- fa il suo corso indipendentemente da tutto.
E se questo una volta ti terrorizzava (ecco perchè leggevi e ascoltavi di tutto) la seconda volta ti rassicura: andrà come la natura desidera, bisogna soltanto sapersi affidare, assecondarla.
Che meraviglia: una delle rare cose ancora incontrollabili nella vita, la vita stessa.
Tornando al libro, Anna me lo ha consegnato anticipandomi che 'non sarà certo niente di nuovo..' mentre sollevava la copertina e.. meraviglia! All'interno ci sono annotate il nome della mamma e il nome del bimbo o della bimba nati da quella gravidanza, con la data di nascita del cucciolo. Su sette mamme, cinque sono mie ex compagne delle superiori.
A me si è accapponata la pelle, a voi no?

lunedì 25 marzo 2013

Doccia da collezione

Mi piacciono i prodotti per il corpo.
Le boccette di profumo, l'olio da massaggio, le creme per la pelle, i sieri.
Mi piace averli in bagno, trovarli nell'armadietto a specchio, usarli.
Non so se servono, ma ne vado matta. Qualcosa faranno.
Al limite lo vedrò tra qualche anno!
Aquolina ha appena lanciato una nuova collezione di bagno doccia 'fashion' con la decorazione della boccetta a motivi modaioli: così si può scegliere la fragranza preferita, in base al motivo preferito, o addirittura al motivo che si sceglie di indossare.
I miei preferiti sono pois e pied-de-poule.
Le mie fragranze sono dunque rispettivamente Miss Sweet (tra le note spiccano caramello, mandarino, ambra) e Petit Cherry (prevalentemente anice, liquirizia e iris bianco).
Quest'anno va tanto il militare? La risposta è Fresh Joy: limone, frutti d'acqua e pepe rosa.
Un modo originale per decidere 'cosa mi metto oggi'.
Sembrano aromi e profumi d'alta cucina ma si trovano in profumeria in flaconi da 500 ml e costano circa € 6,90.
Da provare. Anche il concorso su facebook: diventi fan, voti la fragranza preferita e puoi vincere buoni shopping su Privalia.


Prima in libreria, poi un panzerotto, infine un gelato

In mezzo ai libri mi sento benissimo.
Nelle biblioteche, nelle librerie (non tutte) mi sento così a mio agio, non vi capita la stessa cosa?
Sto attenta a tenermi lontana dai media center (che sono tutt'altro) in cui l'inquinamento visivo ed acustico personalmente mi irrita.
Un libro è un libro, se voglio un libro cerco tranquillità, ispirazione, ma soprattutto cero 'libri' e non tablet, spine, connettori, schermi, casse amplificate, chiavette e chi più ne ha più ne metta..
Semplicemente, amabilmente libri.
C'è una libreria che mi piace a Milano, che sa ancora di libri, è la libreria Hoepli: sei piani di libri, più di 500.000 volumi. Una meraviglia.
Il 4 aprile a partire dalle 18.00 ci sarà la presentazione di Guarire il dolore. Tattiche investigative e strategie di cura. Sarà presente l'autore, l'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Finita la presentazione in libreria, ci si può fare un giro in centro Milano. Consiglio un paio (uno è troppo poco!) di panzerotti da Luini, in Via Santa Radegonda 6 (verso il Duomo) e poi, se avete voglia di camminare un po' e raggiungere Corso Garibaldi passando da Brera (non perchè ci sono nata, ma è la zona più bella in assoluto di Milano) potrete ammirare le vetrine delle più belle gallerie d'arte e le vostre fatiche saranno ricompensate da un'ottima crema tempestata di ogni bontà (meringhe, scaglie di cioccolato, granella di mandorla..) de La dolce vita: italian cream experience.
Il giorno dopo però tutti a correre al parco!

domenica 24 marzo 2013

Fascino

In tv hanno appena passato un video di Richard Ashcroft: ma quanto è affascinante?
Con quella faccia tutta spigolosa, asimmetrica, quasi astratta. Lo sgaurdo magnetico, strafottente e indagatore.
La bocca? Vogliamo parlare della sua bocca? Una bella lotta con quella 'storica' e unica di Mick Jagger.

Uno che ha la faccia da brutto-e-cattivo per definizione, insomma.
Ma l'aspetto può ingannare: Richard ha invece due bimbi e una moglie con i quali adora andare a vedere le partite del Manchester United. Papino e maritino affettuoso.
Irresistibile.
Come uno che sembra il gemello 'morbido' separato alla nascita..
Nonostante le tentazioni che questi uomini fascinosi rappresentano, continuo a tenermi il mio maritino (il quale, quanto a bocca, non ha proprio niente da invidiare a nessuno.. e scusate se è poco!) che in cucina sta preparando la salsa per la pizza fatta in casa. Ottima per la domenica sera, ottima per tutti i giorni, ogni volta gli viene meglio.
Ma come fa, quale sarà il suo ingrediente segreto? I due tipi di farina? Il lievito fresco? La farina manitoba? Acqua, acquissima: è 'solo' l'amore..

Domenica mattina

Piove. Le previsioni non mentivano.
Mauro e Riccardo dormono insieme nel lettone mentre io me ne sto sul divano, con il piccoletto nella pancia (che in queste settimane, sono alla 17°, dovrebbe iniziare a 'sfarfarfallare': sono emozionata come non mai!).
Mi sono alzata presto e nel silenzio ho fatto colazione, finito il secondo splendido libro di Goolrick e (meraviglia!) sulle ultime pagine ho scoperto che ne esiste un terzo: Alcantara. Lo cerco tra i titoli della biblioteca per prenotarlo immediatamente ma scopro che il titolo è opera di un certo Jean-Marie Blas de Robles.
In rete nessun libro con quel titolo associato a Goolrick.
Ci deve essere un errore di stampa.
Mistero.
Ad ogni modo, lo stesso Goolrick consiglia di leggere il libro che lo ha ispirato e cambiato fortemente di Michael Lesy: Wisconsin death trip, che non ha traduzioni in italiano.
Pare che Stephen King abbia però preso libero spunto da questo libro in Notte buia, niente stelle.
Lo cercherò.
Quando ero ragazzina mi piacevano i libri di King...
Vi segnalo un sito che potreste trovare interessante per la scelta dei libri: the book lover.
Io tendenzialmente devo prenderli in mano, girarli, rigirarli, annusarli, guardare le copertine. Infatti li scelgo 'a pelle' in biblioteca.
Ma in una giornata come questa, dal divano di casa..

venerdì 22 marzo 2013

Meglio dormire sul fianco sinistro

Ricordo che mi dissero di dormire sul fianco sinistro, quando aspettavo Ricky.
Pensavo fosse peggio, che affaticasse il cuore.
Invece no: dormire in generale sul fianco destro schiaccia la vena cava, che irrora il corpo dal ventre in giù. Non è solo dannoso per l'irrorazione sanguigna delle gambe, ma anche e soprattutto per il microcircolo.
A pancia in sotto (la mia posizione preferita) non se ne parla neanche: il peso di tutto il corpo è esattamente sul fagiolino, da evitare anche quando è piccolissimo.
Inoltre dormire sul fianco sinistro è meglio per i reni, per il fegato e l'intestino.
Altro accorgimento importante per rilassarsi: un bagno caldo prima di coricarsi, scarica le tensioni accumulate.
No a cene difficili da digerire e no all'attività fisica fatta nelle ore precedenti il sonno.
Questa è bella: le palestre sono tutte affollatissime soprattutto di sera!
La vita che conduciamo ci obbliga ad assumere abitudini pericolose per la nostra stessa vita. Pensiamoci: alla mattina spesso si salta la colazione, o la si fa in fretta perchè non c'è tempo, mentre invece il 'pieno' è più logico farlo prima della gara, non dopo.
Il mio fantastico dottore (medico di base, ma endocrinologo) mi ha sempre detto 'tu la benzina la faresti prima di partire, o dopo?'.
Saggia osservazione.
Alla mattina dovremmo avere il tempo di nutrirci, carburare, partire con la carica e lo sprint per affrontare tutta la giornata. Che comunque dovrebbe essere più breve di quel che è.
Facciamo tanto gli integralisti 'bio' scegliendo frutta e verdura di stagione per rispettare quello che la terra offre (che è il pieno di vitamine necessarie in un dato periodo) e poi disdegnamo uno dei principi fondamentali dello scorrere del tempo: il ritmo luce/buio.
Svegli all'alba, a letto dopo il tramonto.
Io ci andrei a nozze. Anzi, è anche troppo tardi. Buonanotte a tutti!

Consigli per il week end

Che cosa avete in programma questo week end?
Domattina una passeggiata fino al mercato, a comprare grandi fragolone dolci, frutta (anche esotica, che mi mette allegria!).
Un salto in biblioteca per restituire uno dei libri che ho terminato (e lasciarmi tentare dalle novità).
Domani sera, una cena a base di pesce a casa di amici.
Domenica.. non lo so, non ci arrivo fino a li!
Però sicuramente troverò il tempo per: una maschera viso, rigenerante. Immediatamente seguita da una generosa dose di Crème Essentielle: la adoro, la conoscete? E' una crema rosa tenue, profumata di rosa e the, tonificante, che ritempra la pelle e la leviga.
Da quando l'ho provata la prima volta un paio di anni fa, non ne posso fare a meno! Ho eliminato crema da giorno e crema da notte, questa è strepitosa.
Se la volete provare o se la conoscete già: fino al 31 marzo è in offerta a € 38,00 invece che € 68,00 sul catalogo Stanhome che ho rubato dalla mia mamma: imperdibile!
Utile anche uno scrub alle mani..
Magari uno smalto con una nuance primaverile: scelgo quelo centrale, Corail 9168 di Kiotis (sempre da catalogo Stanhome, questa volta a prezzo pieno € 11,00).
Anche lo scrub ai piedi, subito dopo cinque minuti di ammollo in acqua calda e bicarbonato (che ammorbidisce la pelle) lo scrub potete farlo con sale fino e olio, estendolo fino alle caviglie (prima o poi toglieremo le calze.. no?).
Tornando alla frutta tropicale, vi lascio una ricetta deliziosa e velocissima per un primo piatto fresco, ottima per la domenica a pranzo: gli spaghetti all'avocado.
Servono un avocado ben maturo, qualche foglia di basilico fresco, due pomodori pelati (di numero) privati dell'acqua, grana grattuggiato, olio, sale e pepe.
Si frulla tutto e si condisce la pasta al dente. Strepitosa!


giovedì 21 marzo 2013

La migliore pasta lenticchie e mazzancolle che abbiate mai provato

Ieri sera mi è mi toccato inventare la cena.
Sono stata in giro parecchio (sotto l'acqua) ed ora, anche se è uscito un bel sole -finalmente- non ho proprio voglia di rimettermi in macchina e raggiungere il supermercato.
Ho guardato cosa c'era in casa, in particolare nel congelatore: un barattolo di zuppa di lenticchie cucinata da me e congelata, un sacchetto di mazzancolle surgelate.
Nella dispensa: pennette rigate.
"Ottimo" ho pensato "non mi resta che andare in rete e digitare sul motore di ricerca: penne, gamberi e lenticchie". Sembrava facile, ho trovato diverse rictte, ma mi mancava sempre un ingrediente e la voglia di uscire.
Così ho deciso: faccio di testa mia, ecco come..
Si fa rosolare la cipolla, si uniscono le lenticchie (ci vorrebbe un po' di pancetta o guanciale, se l'avete..) e un po' di concentrato di pomodoro, a parte si fanno cuocere le mazzancolle in poco burro e aglio (io le sguscio e le incido sul dorso così elimino il filetto nero che non so cosa sia e non voglio nemmeno saperlo).
Si scolano le pennette rigate, si uniscono alle lenticchie e si impiattano, dalla loro padella di cottura si prelevano le mazzancolle una ad una, disponendole sulla minestra di pasta (senza il burro).
Olio crudo, una spolverata di pepe e una manciatina di prezzemolo fresco.
Il gioco è fatto!

mercoledì 20 marzo 2013

Sposa turchina!

Mi è stato chiesto da più di una persona se l'abito della foto che ho pubblicato per la festa del papà (papà con in braccio Riccardo di sei mesi ed io, all'ingresso della chiesa) era un abito da sposa ..azzurro!
Al mio 'si' ho ricevuto un'altra domanda: 'ma allora lo vogliamo vedere tutto intero'.
Ecco alcune foto di quel giorno bellissimo, organizzato un mese prima (siamo partiti con l'idea di battezzare Riccardo e poi il prete ci ha chiesto 'e perchè non sposarvi nella stessa occasione?'), l'abito disegnato interamente da me (facendo impazzire Rovi Sposi) che in questa occasione ringrazio per
la pazienza, la genialità e l'abilità sartoriale.
Grazie anche alle preziosissime mani di mia suocera per i centrotavola (ortensie in seta), le bomboniere del matrimonio e gli angeli-bomboniera del battesimo di Riccardo, appesi a un grande spettacolare fascio di rami bianchi.
Grazie a Chiara, mia cognata, che ha dato supporto e consulenza per i fiori, e che fuori dalla chiesa si è assicurata che entrassero tutti per farmi fare una entrée come si deve,
ma soprattutto perchè, portandomi il bouquet
mentre scendevo dalla macchina mi ha detto 'sembri una principessa!' e di li mi è passata (quasi) tutta la paura.
Grazie a Mauro (mio marito!), Matteo, Franco e Vincenzo che a un certo punto si sono cambiati e trasformati in una rock band strepitosa. Soprattutto grazie al mio amore per avermi cantato e dedicato Love me two times dei Doors (sei l'infinito).
Grazie alla mia mamma e al mio papà per i due cantanti in chiesa e per infinite cose che non potrei mai elencare, ma loro lo sanno, sanno sempre tutto (vi amo).
Grazie ai miei testimoni: Alberto (mio fratello, mio sangue, ti voglio bene) alla mia amica-quasi-sorella Letizia, a Gianluca (testimone ma anche padrino di Riccardo, siamo felici che ci sei nella nostra vita) e a Filippo (lo 'zio Pippo' incontrato a un concerto e mai più lasciato).
Infine grazie a tutti quelli che c'erano quel giorno, ma soprattutto che ci sono stati dall'inizio, con noi due, che quel giorno eravamo in tre e che tra poco saremo in quattro. Grazie per aver vissuto tutto questo con noi!

martedì 19 marzo 2013

Sapete cosa sono i lokum?

Mia cognata mi ha portato da Istanbul una confezione di dolcetti che a prima vista sembrano pezzetti di torrone, ma hanno una consistenza morbida, come le caramele gommose.
I lokum, caramelle turche, sono dolci gommosi che hanno una storia antichissima. Il loro nome, in turco, significa 'sollievo della gola'.
Sembra che in realtà le ricette varino da famiglia a famiglia, a seconda della tradizione.
Sostanzialmente la ricetta base è sempre la stessa: si cuoce uno sciroppo fatto di succo di limone, zucchero e acqua che si unisce poi a un composto di amido di mais, sciroppo aromatizzato (rosa, menta, limone..) zucchero e frutta secca a piacere.
Una volta che il composto diviene colloso, si versa su un piano (formando uno strato di circa 1,5 cm) e si fa raffreddare per una notte intera. Si cosparge lo strato con lo zucchero al velo (o farina di cocco, o granella di pistacchi) e si taglia in piccoli cubetti. Sembra una cosa dolcissima ma in realtà è molto meno dolce del nostro torrone.
I lokum sono diffusi in Turchia, ma anche in Albania, Serbia, Grecia e Bosnia.

La festa del papà

Oggi è il giorno in cui si festeggiano tutti i papà.
Il mio, l'ho festeggiato preparando una bella torta, una crostata di fragole interamente fatta in casa: frolla e crema pasticcera.
Sono andata a pranzo dai miei ed ho portato la torta, a forma di cuore, che ha intenerito il mio dolce papà.
Non è stata una convivenza sempre semplice, non ha un carattere difficile, ma ha delle sue 'regole' personali cui a volte è veramente complicato stare dietro. Comprenderlo, non fraintenderlo, interpretarlo nel modo giusto (o forse sarebbe meglio dire nel modo in cui fa meno male).
Ma veniamo alla torta, è semplicissima, prima gli ingredienti per la frolla, si mette tutto nel mixer/impastatore:
500 gr di farina (se la si trova già lievemente addizionata di lievito, è anche meglio)
250 gr di burro (da tagliare a cubetti, freddo)
5 tuorli d'uovo
150 gr di zucchero
la scorza grattuggiata di un limone
Si impasta (non va maneggiata troppo, altrimenti si scalda) si fa una palla e si stende con il mattarello. Poi si bucherella e si mette per circa 30 minuti nel forno già caldo (180 gradi).
Mentre la base cuoce, si prepara la crema pasticcera con:
500 cl di latte
una bustina di aroma alla vaniglia (o un baccello di vaniglia)
150 gr di zucchero
50 gr di farina 
5 tuorli d'uovo
Si fa bollire piano il latte con la vaniglia. Si spegne, si aggiungono (muovendo sempre energicamente la frusta) farina e zucchero, in fine i tuorli. Se risulta troppo liquida si può riaccendere il fuoco molto basso, tenendola controllata perchè si rapprende in un attimo. Si fa raffreddare coperta (sennò fa la patina sopra).
Si spalma la crema raffreddata sulla base di frolla raffreddata. Si copre di fragole a pezzetti (o frutta mista, quella che si preferisce).
Questa frolla è di tipo sabbioso, cioè non si spezza quando la si taglia, è davvero squisita.
Ho preparato due torte perchè in realtà i papà da festeggiare sono due: anche il mio maritino avrà un bimbo a tavola e un altro, nella mia pancia, che lo festeggeranno questa sera..

lunedì 18 marzo 2013

Iniziare la giornata a colori

Pare che nei prossimi giorni non ci sveglieremo con il cielo azzurro e il verde delle foglie che vibra sotto i raggi del sole.
Quindi ai ripari: facciamo il pieno di colori!
Ecco un modo carino per farsi del bene (iniziando con del cibo sano, nutriente e pieno di vitamine) e sorridere a se stessi (e di se stessi, che non fa mai male).
Vi piacciono i frappè, le vellutate di frutta con latte, yogurt o latte di soya, riso, mandorle?
Ecco qui i suggerimenti speciali per iniziare una giornata..
in porpora: con la vellutata di arancia e mora
in verde: con la lattuga e il mango
in arancione: con la carota
in bianco e rosso: con tofu, banana e fragole
in viola: con banana e mirtilli
in giallo: con mela e ginger

Queste e molte altre ricette gustose, sane e coloratissime su Whole Living, provate tutte le ricette disintossicanti, quelle facili e veloci ed altre per un pieno di energia, indicate per la mattina.

Idea in più per le femminucce: applicatevi uno smalto in nuance con la vellutata di frutta scelta, serve a mantenere alta la carica tutto il giorno, anche l'occhio vuole la sua parte, no?
Buona energia!

Ricetta colorata per una giornata grigia

Questo piatto è semplicissimo ma fa un figurone e mette allegria.
Serve il riso Venere (quello naturalmente nero), un paio di peperoni rossi, la crema al curry (se non la trovate -una volta c'era, in vasetto- la si può fare in dieci minuti, così) le code di gambero.
Intanto che il riso cuoce in acqua salata (ci vogliono più o meno trenta minuti) si passano i peperoni nel forno, interi, finchè non si abbrustolisce la pelle. Poi si mettono in una terrina, coperti, a raffreddare (con la temperatura che c'è fuori, se li si mette sul balcone o sul davanzale si fa presto) così la pelle si stacca facilmente.
Si scottano le code di gambero in acqua non salata.
Quando il riso è cotto si fa un vulcano (uno solo grande o tanti più piccoli su ogni piatto), all'interno si mettono le code di gambero, un po' di crema di curry (poca, l'altra si tiene -tiepida- in una ciottolina e la si dosa a piacere) e 'ai piedi del vulcano' si dispone il peperone rosso tagliato a filetti, precedentemente condito con olio e sale.
Si fa scaldare tutto nel forno caldo (ma spento!) per quattro-cinque minuti e si serve su un piatto da portata.
Fa una gran scena anche solo come centro tavola.
E' buonissimo e il sapore speziato mette allegria. Garantito.

Cosa mangiare adesso

Verissimo: questo tempo suggerisce polenta e brasato.
Ma arriva (arriverà?) la primavera, bisogna darsi un tono perchè si sa che quando arriva le temperature salgono, l'umidità anche e non si capisce più niente.
La prima colazione è in assoluto il pasto più importante. Tutto insieme o in piccoli spuntini, almeno:

- una bevanda calda (meglio evitare teina e caffeina)
- un latticino (meglio scremato, se non addirittura magro)
- cereali: fiocchi di avena, biscotti ricchi di cereali, muesli, pane integrale
- miele, un cucchiano per dolcificare o spalmare sul pane integrale (se appena tostato è una bomba!)
- un frutto (banane, fragole, arance vanno benissimo e saziano)

Durante il giorno carne magra (meglio pollo, tacchino. Vi avverto il ferro scende: integrare con i legumi) o pesce. Tanta verdura, porzioni generose, crude o cotte, senza limiti (occhio però a non condire troppo).
Poca pasta (quattro-sei cucchiai) e mai nello stesso pasto con il pane.

La frutta fa benissimo ma va tenuta sotto controllo perchè è piena di zucchero.

Poi bere, bere, bere. E camminare, camminare, camminare.
Sorridere, tutto il giorno. Da quando ci si alza a quando si va a dormire. Questo fa benissimo!


Due libri che consiglio

Ultimamente ho letto un libro che, lo ammetto, ho scelto inizialmente per la foto in copertina: una foto d'epoca, una ragazza seduta su una sdraio ripresa di profilo, sembra che si stia alzando per guardare qualcosa davanti a se, e si riavvia i capelli con le mani.
Si tratta di La sposa giovane, di Robert Goolrick.
Mi è piaciuto moltissimo, è passionale, decisamente estremo, minuzioso nelle descrizioni, tanto che senti l'odore della carne cruda quando insieme al protagonista entri ogni giorno in macelleria, dove lavora.
Io ho sempre avuto uno strano feeling con le macellerie.
Quando ero piccola e abitavo a Milano c'era la macelleria di Via Palermo, ricordo un'enorme riproduzione di Guernica (di Picasso) dietro il bancone.
Le vetrinette erano interrotte nel centro, c'era un banco di taglio in un materiale resinoso bianco, alla mia altezza. Quando il macellaio con la piccola e affilatissima accetta tagliava le bistecche ero così vicina che potevo sentire l'odore di carne cruda e rimanevo ipnotizzata.
Poi passava il panno con il disinfettante sul piano e l'odore svaniva.
Calma! Non sono una potenziale serial-killer. Entrando nella polleria a fianco non mi sentivo nello stesso modo.
Immaginate quanto soffra adesso che non posso mangiare carne cruda.. mi sbranerei una fiorentina di quelle burrose dentro e croccantissime fuori. poco sale grosso, poco olio extravergine di oliva di quello buono.
Comunque, torniamo a noi: finito La sposa giovane mi viene voglia (ovviamente) di leggere qualcos'altro dello stesso autore. Sabato -stessa biblioteca- ho preso Una moglie affidabile. Cronologicamente scritto prima.
Sono praticamente a metà. Bellissimo anche questo.
C'è un elemento che ricorre: in entrambi i libri gli uomini 'comprano' o 'ordinano' le loro mogli. Siamo in America tra i primi del '900 e la prima guerra mondiale, promettere denaro a delle famiglie di contadini in cambio delle loro figlie non è una cosa tanto inconsueta.
Però è curioso, no? Cosa state leggendo?

giovedì 14 marzo 2013

Con il fritto misto..

In effetti non si può mica pretendere che facciano tutto gli altri.
Il cuoco del ristorante cucina, Mauro va a ritirare, io cosa faccio? Ordino, apparecchio la tavola e stop? No, dai. Almeno il vino e il contorno.

Primo: il vino. Bianco, ovviamente. Una falanghina StrangolaGalli fa il suo dovere, freddo, anzi ghiacciato. E' un vino campano, che viene riconosciuto come l'antenato del vino degli imperatori, immancabile sulle sontuose tavole della corte di Napoli.
Per il contorno opterei per i flageolets verts: una variante di mini cannellini in scatola, verdi e dolcissimi che troviamo solo in Francia. Sono ottimi e semplicissimi da preparare: si sciacquano, si mettono a scaldare nel microonde, si condiscono con olio extravergine di oliva a crudo, un po' di sale e un po' di pepe nero. Il pepe rigorosamente appena macinato, mi raccomando!

Idea geniale per la cena di stasera!

Ho una voglia (da domenica a pranzo) di fritto misto di mare che mi assale letteralmente.
Sarà la gravidanza? Non lo so. Però ne ho voglia ma la preparazione è troppo complicata.
Dovrei uscire, prendere il pesce fresco, pulirlo, preparare la pastella, la pentola d'olio bollente.. no. Davvero non ne ho voglia. E poi non l'ho mai fatto, se viene male?
L'odore di fritto in casa. Di giovedì sera..
Questa volta non mi metto a cucinare nulla.
Questa volta semplicemente prendo il telefono, digito il numero di Tempo di Sapore in Via Galileo Ferraris 43 a Lissone (039 6770063) e ordino due porzioni di fritto misto: anelli, gamberi e gamberoni.
Ritiro h 19.30, a nome Laura.
Per stasera niente padelle, ricette, preparazioni varie. Cena d'asporto e via. Più facile di così!

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam

Ci siamo. Il nuovo Papa è stato scelto.
Tra pochi minuti si affaccerà dal balcone della loggia di San Pietro in Vaticano.
Mancano davvero una manciata di minuti.
Ci si chiede chi sarà, ci si chiede se il nome lo avrà già scelto o se lo si saprà tra poco.
Qualsiasi sia la fede di ognuno di noi, l'urlo che si è alzato all'uscita della fumata bianca delle 19.06 dal comignolo della Cappela Sistina ti entra nelle ossa e ti spinge la pelle da sotto: brividi.
Una folla gioiosa, commossa, sorridente e straordinaria.
L'attesa, la gente che arriva, il suono delle campane, le persone che corrono a piedi, in bicicletta o con quello che possono.
Gente che non si scoraggia, gente che ci crede.
Questo non è un segnale da sottovalutare. Chiunque critichi la figura che il Papa rappresenta si permette di giudicare tutte quelle persone. Da che pulpito?
E' un bel messaggio, è una forza superiore, la gente ha bisogno di credere che non sia tutto fatto di carne e di ossa, di razionalità e di materia.
Io ho bisogno di credere. Non mi vergogno a dirlo.
La predica della domenica mi rasserena, a volte addirittura mi da le risposte che cercavo, i 'consigli' che avevo bisogno di avere ma che non sapevo ne come chiedere ne a chi chiedere.
Si è accesa la luce nell'appartamento papale. Il pubblico esulta ancora di più.
Chi sarà? Come sarà? Quanti anni avrà? Chi dei 115 cardinali eletti sarà il nuovo Pastore che tutti stiamo aspettando?
Sarà il Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), primo Papa a prendere il nome di Francesco. Non francescano, ma gesuita. Il nuovo Papa è un cardinale di Buenos Aires, figlio di emigrati piemontesi, ha 76 anni, amatissimo anche fuori dall'America Latina e di famosissima umiltà (il nome che ha scelto è indicativo dell'umiltà di Francesco). E' un perito chimico, nel 2001 è stato nominato Cardinale da Papa Giovanni Paolo II.
Ha un bel sorriso, è umile e prima di dare la benedizione al mondo intero ha chiesto al mondo di benedire lui. E' già un grande. Mi piace.
Francesco è il nome del mio papà, è il secondo nome di Riccardo. Che bella coincidenza!