expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

martedì 30 aprile 2013

Fine del quinto mese

Domani entro nel sesto mese di gravidanza.
La pancia è decisamente scoppiata, i vestiti che prima mettevo 'anche se stringono un pochino' adesso sono archiviati nelle buie profondità del mio armadio. Che non ha ancora subìto il fatidico cambio. Ma nemmeno la stagione della pioggia è cambiata, quindi.
Movimenti del piccolo: presenti. Come da regola, quando prendo la mano del padre e la metto sulla pancia per fargli sentire qualcosa, il nascituro si mette a giocare alle belle statuine: completamente immobile, un gatto di marmo, secondo me va anche in apnea.
Il mio entusiasmo viene tarpato dal papà che afferma 'io non sento niente' e ritira la mano.
Sarà per la prossima.
Voglie non ne ho.
Sonno, nausea e stanchezza, passati anche quelli.
Non mi sono sentita bene e al pronto soccorso ostetrico mi hanno detto di non strapazzarmi (con questo tempo che mi tiene in casa, non saprei cosa altro fare per rilassarmi ancora di più: manca solo che attacchi un wc al divano e poi sono a posto).
Confido nel tempo che migliori un po', così da poter uscire in mattinata. Altrimenti mi darò alle faccende di casa. A lungo andare solo le attività che portano a un risultato danno soddisfazione, il resto annoia (o il resto è noia, come cantava Franco Califano, R.I.P.).


lunedì 29 aprile 2013

I semi che fanno bene al cuore e una ricetta sana

Cuore fa rima con amore. Vero. Però bisogna soprattutto saperlo difendere, controllare, mantenere sano.
Certo, una vita affettiva tranquilla e solida è un ottimo rimedio per far fronte allo stress, che si presenta inevitabile su vari fronti: lavoro, rapporti umani, famiglia, ostacoli della vita.
Di solito le grandi passioni non sono sinonimo di salute ed equilibrio, anzi, le grandi passioni scombussolano la vita e alimentano i vizi.
I vizi cattivi come il fumo, la sedentarietà, l'alimentazione ricca di grassi e alcool non hanno che una soluzione: vanno eliminati.
Però ci sono piccoli accorgimenti che, se assunti come abitudini, possono davvero fare la differenza (solo i farmaci danno un effetto immediato) e renderci la vita migliore.
Sempre più naturopati e alimentaristi consigliano di integrare olii diversi (sempre senza esagerare) nella dieta quotidiana. L'olio extravergine di oliva è sempre ottimo e perfetto, ma ci sono proprietà e nutrienti validi e molto utili anche negli altri.
Nell'olio di semi di lino (che non serve solo sui capelli, per combattere le doppie punte!) ci sono sostanze importanti come gli acidi grassi omega 3, i grassi 'buoni' che fanno bene al cuore. Tra l'altro i semi di lino sono molto utili durante la gravidanza: contribuiscono alla formazione della corteccia cerebrale. Ha un costo abbastanza elevato per essere un olio di semi (anche 20 euro al litro) ma è un vero toccasana e comunque lo si può integrare ad altri condimenti.
Nell'olio di semi di zucca le sostanze principali hanno effetti che contrastano il colesterolo, ristabiliscono l'equilibrio alterato dagli scompensi della menopausa e combattono l'ipertensione. Anche questo olio si acquista intorno ai 20 euro al litro.
Ricettina veloce e sana: fave, cipollotto rosso, menta e semi di zucca.
Le fave si devono bollire già sgranate e raffreddare velocemente sotto l'acqua fredda (sennò si scuriscono) la menta va tagliata e sminuzzata a mano (l'acciaio delle forbici o delle lame la fa ossidare) mentre la cipolla rossa può essere affettata con il coltello, tagliuzzata poi a piccoli quadratini. A parte si prepara una vinaigrette con i semi di zucca sgusciati, l'aceto di mele, l'olio di semi di zucca e il sale.
Prima si mescolano gli ingredienti e poi si versa sopra la vinaigrette, senza più mescolare. Si serve tutto a temperatura ambiente.
E' un contorno buonissimo, sano ed ottimo con il pesce azzurro. Accostamento che tra l'altro garantisce un gran rifornimento di omega 3!




domenica 28 aprile 2013

Conoscete la fotografia stenopeica?

Domenica istruttiva e decisamente alternativa allo spazio Street Studio di Via G. Sbodio 30/6, a Milano (nei pressi di Lambrate).
Siamo stati a trovare un'amica di Mauro, Alessia, che ha aperto e gestisce questo circolo culturale di promozione creativa.
Proprio oggi si è tenuta una mostra-corso di fotografia stenopeica che prevedeva un baby-workshop, cui ha partecipato anche Ricky.
La fotografia stenopeica, o fotografia a foro stenopeico, si basa sul principio di riproduzione delle immagini della camera oscura. La fotocamera si può riprodurre con una scatola rivestita di un colore che non rifletta la luce (rosso o nero), sul coperchio va praticato un foro molto stretto, che ha la funzione dell'obiettivo. I raggi luminosi convergono a cono nel foro e vanno a riprodurre sul fondo della scatola l'immagine -ribaltata- di ciò che si trova davanti al foro.
Posizionando una carta fotosensibile all'interno della scatola (rivestita di nero e perfettamente isolata) si ottiene un'impressione della carta che, una volta sviluppata in camera oscura, da un'immagine in bianco e nero, negativa.
Ovvio che tutti questi concetti risultano estranei alle nuove generazioni, soprattutto ai bimbi che sono abituati alle immagini digitali che appaiono veloci ed immediate su camere digitali e smartphone.
Mi ha dato un certo piacere rivivere quelle esperienze (all'Istituto d'Arte, una ventina di anni fa, durante il laboratorio di fotografia abbiamo costruito una fotocamera stenopeica con il cartoncino e la carta da lucido, e tutte le foto che scattavamo durante le lezioni le sviluppavamo e stampavamo -a contatto e non- in camera oscura) perchè effettivamente il processo di riproduzione delle immagini che ci offre il digitale, senza sapere da dove nasce, è un po' freddo, innaturale.
Riccardo si è divertito davvero tanto allo Street Studio, ha costruito una piccola fotocamera stenopeica partendo da una scatolina di caramelle Tabù isolata e forata, insieme a Federico Caporal l'ha caricata al buio con la carta fotosensibile ed ha posato per diversi minuti immobile davanti alla fotocamera.
Una volta terminata la posa è tornato in camera oscura per vedere come compaiono le immagini sulla carta fotosensibile dopo l'immersione nei bagni.
Dopo il laboratorio abbiamo pranzato tutti insieme nello spazio, che ospita diversi eventi, sia periodicamente (serate di tango, cene con delitto) che su commissione esterna (cene aziendali, mostre, etc.).
Insieme ad Alessia c'è un team di professionisti decisamente creativi.
Dopo la giornata intensa, in particolare per Ricky che dopo essere stato attento ai corsi ha sfogato un po' del suo argento vivo correndo dietro al cane di Alessia e usando una poltroncina a rotelle come un autoscontro, siamo tornati a casa.
Il cucciolo esausto si è addormentato in macchina sulle mie ginocchia, che dolcezza!
Notare la giacca che indossavo oggi: la adoro!
Grazie a Mauro Di Salvo per il report fotografico.

venerdì 26 aprile 2013

Down on the farm

Ci sono riuscita.
Ho organizzato il pic-nic di famiglia alla fattoria nel parco di Monza.
Mi faccio l'applauso da sola. Clap, clap, clap..
Menù: pomodorini champignon e basilico, crostini all'olio d'oliva, maccheroni ragù e formaggio filante.
Acqua, frutta.
Ricky (che non è esattamente un 'bambino di campagna' dopo tre minuti mi ha chiesto cosa avrebbe potuto fare, non aveva nemmeno un gioco.
Mauro (che è allergico a qualsiasi cosa somigli lontanamente a un prato, un albero, un fiore ..lo sapevo ma esistono gli antistaminici e un giorno di sole di questi tempi NON SI PUO' sprecare) quando ha visto dove stendevo la coperta a momenti sviene: a due metri da un campo di erba tagliata lasciata ad essiccare.
Ricapitolando, le considerazioni dei miei commensali sono state: ma io adesso cosa faccio? (Ricky); tu oggi mi vuoi uccidere (Mauro).
Mamma Laura non si abbatte e persegue stoica il suo obiettivo: il pic-nic perfetto.
Le intenzioni erano buone, quindi tutto si è aggiustato.
Mauro si è steso a fare un pisolino al sole (o è svenuto??) e Ricky ha trovato un gioco da fare con i piedini nell'erba fresca.
Ci siamo abbronzati un po' e le nostre facce oggi sono più belle, nel grigiore di questo dopo-25-aprile piovoso.
Mah.
Nel pomeriggio abbiamo fatto un salto da amici ed abbiamo cotto i marshmellows sulla griglia, nel parco sotto casa.

A metà tra la festa del 4 luglio e Pippicalzelunghe il giorno di Natale.
La giornata si è conclusa con una grigliata serale, dopodichè ho lavato Ricky dalla testa ai piedi (che soddisfazione vederlo giocare tutto il giorno in mezzo al verde, sporcarsi di terra e non vederlo davanti alla televisione!) e siamo andati a letto.
Esausti.

giovedì 25 aprile 2013

Pasta al forno buona anche tiepida

Una ricettina facile con risultato garantito. Utile in caso di pensieri come:
- non so cosa fare a pranzo
- non voglio cucinare troppe cose
- voglio un piatto unico, completo, goloso

Si prepara il ragù (o magari se ne usa uno congelato, fatto dalla mamma, oppure uno già pronto) così:
Si fa imbiondire mezza cipolla a fettine sottile, nell'olio. Si aggiunge la carne trita e la si fa tostare (se si ha in casa un po' di salsiccia o di pasta di salame, tanto meglio, aggiungerne generosamente per un gusto più sfizioso).
Quando la carne è ben rosolata si aggiungono un po' di concentrato di pomodoro e un bicchiere di vino rosso (omezzo di aceto, se c'è la salsiccia).
Asciugato il vino rosso, si versa una bottiglia di passata di pomodoro. Sale e pepe.
Va fatto cuocere a fuoco vivace e girato di tanto in tanto, almeno un'ora prima di preparare la pasta.
Poi si mette sul fuoco l'acqua salata per la pasta (io metto i maccheroni, in generale è meglio sceglierla corta, cava, ruvida e grossa) e quando è pronta, in una teglia per il forno, si versano pasta, ragù (quanto basta, la pasta non ci deve galleggiare in mezzo) una mozzarella a cubetti, degli straccetti di prosciutto cotto, del parmiggiano reggiano (o pecorino, o grana padano) grattuggiato.
Quando è tutto ben mischiato, si da una spolverata di pan grattato e si infila la teglia in forno, già caldo, fino a che la superficie dei maccheroni non appare gratinata.
Da leccarsi i baffi!

17 giorni dopo

Non mi capacito di cotanta durata.
Diciassette, dico d-i-c-i-a-s-s-e-t-t-e giorni dopo l'applicazione dello smalto semipermanente le unghie sono ancora così: perfette, laccate, lucide.
La 'garanzia' è scaduta tre giorni fa, dopo due settimane.
Certo, si vede la crescita. Ma mica si può arrestare!
Soddisfatta, soddisfattissima.
Rifare, ma vediamo quanto dura ancora.

Messaggio di carattere domestico

Non vorrei passare per un'invasata, che non sono, di pulizia della casa.
Ma questa volta devo assolutamente conidividere una scoperta che ieri mi ha cambiato profodamente.. la pulizia del pavimento.
La svolta è rappresentata da un panno che mi ha regalato mia mamma, che ha comprato dal solito catalogo di prodotti Stanhome: il Sani-clean.
Non userò mai più un panno diverso.
Adoro il parquet, la sensazione non calda e non fredda del legno sotto i piedi, il colore dolce e mieloso che cambia a seconda dei momenti della giornata.
Adoro di meno il velo di polvere costante che lo ricopre. Anche due secondi dopo che lo si è aspirato e passato con lo straccio.
Il parquet lucido (ma credo anche quello opaco) ha la simpatica proprietà di restituire fedelmente la traccia di ogni cosa che ci passa sopra: suola delle scarpe in gomma, scia di una sedia trascinata, gomme della macchinina con cui gioca Ricky. Una garanzia di fedeltà perfetta insomma.
Soprattutto, dopo che lo si è pulito e lavato, contemplandone la superficie specchiante mentre si asciuga.. rende ogni esatto passaggio dello straccio.
Nemmeno le torce a raggi fluo di C.S.I. per rilevare tracce organiche sarebbero più precise.
A quel punto -a me- viene voglia di abbassare la tenda del terrazzo, tirare giù le tapparelle, spegnere la luce, vivere a lume di candela.
Ieri invece ho passato il pavimento (tutti, anche le piastrelle dei bagni e della cucina) con il panno Sani-clean. Scorre perfettamente (non devo piegarmi, non devo insistere, non devo strofinare sulle scie di gomma sul pavimento) si lava in due secondi e non lascia nemmeno una traccia.
Ne acquisto subito un altro, credo che sia in promozione fino ai primi di maggio. Consiglio caldamente, meraviglioso.

mercoledì 24 aprile 2013

Missione -verde- compiuta

Posso affermare di essere decisamente soddisfatta delle mie (modiche) spese per rinnovare il bagno. Non ho superato i 35 euro. Tutto IKEA.
Mancano solo gli accapatoi verdi (che troverò, adesso è una questione di principio) e poi posso dire che il lavoro è finito.
Ho trovato il vaso sospeso (adorabile, bianco smaltato con il bordo a merletto) e la piantina finta cascante.
Gli asciugamani di diverse misure (otto pezzi in tutto, quello bianco lo avevo in casa).
Il tappetino, che sotto la pianta del piede fa un delizioso effetto spugna di mare.
Un paio di cose invece le avevo già in casa, guarda un po' del colore perfetto.
Le tendine (che ho appeso doppiate, così sono più corte e coprenti).
Un posacenere a molletta smaltato, ideale per chi è vizioso e non rinuncia alla sigaretta nemmeno in bagno. Se io dessi il permesso a qualcuno di fumare in casa (cosa che non accadrà mai).

lunedì 22 aprile 2013

Un bagno più green

Dovrei rifare i bagni.
Ma non è esattamente il momento economico più indicato, così, via alla creatività.
Tra l'altro anche disfarli e rifarli fa moltissima polvere e trovandomi a questo stato della gravidanza non mi sembra un'ottima idea ricoprire ogni superficie di casa con una coltre di gesso bianco..
Entrambi i bagni sono bianchi (abbastanza insignificanti, ma d'altro canto ampiamente personalizzabili).
Oggi è il giorno della Terra, la primavera (almeno così si spera) sta per arrivare, quale colore si addice meglio del verde?
Primo passo, accessori tessili: accappatoi, asciugamani, tappetini e tende.

Asciugamani ed accappatoi in due tonalità, magari.
Per le tende oserei una fantasia naturale ma decisa, la riproduzione dell'intreccio dei rami, così che la luce filtri realistica, come attraverso le foglie.
Qualche pianta verde in vasi bianchi (anche finta, se molto bella) magari -se non c'è spazio a terra, come nel mio caso- da appendere al soffitto e far rimanere sospesa, una bella felce sarebbe l'ideale. Tra l'altro la felce vera perde moltissime foglioline.
Se si vuole esagerare (ma credo che mi asterrò) si possono trovare delle decorazioni per le piastrelle, tipo delle vetrofanie da applicare a una sola altezza (un prato fiorito ad altezza pavimento, ad esempio).

Gli spuntini notturni e le melanzane sottili

Mio marito si alza ogni notte alla stessa ora per mangiare qualcosa di dolce. Cioccolato, in particolare.
In versione diurna non tocca i dolci, anzi è famoso per i suoi 'no' a quasi ogni torta, gelato o pasticcino che gli si offra (ma non dice mai di no a olive, focaccia e salame).
Stanotte mi sono salvata dall'abbuffata notturna, prima: per dover accudire il piccolo che aveva una tosse fastidiosa, solo se mi abbracciava e appoggiava la testina a me gli si calma completamente e si addormentava sereno (le mamme hanno un fluido particolare che guarisce tutto, sempre detto) e poi: la mia proverbiale pigrizia. Mentre dormo non mi si deve disturbare, ed io non mi alzerò mai di mia spontanea volontà se non in casi di necessità estrema!
Però so che cosa avrei mangiato sicuramente: biscotti inzuppati nel latte freddo di frigorifero. Divento pazza per il latte freddo. Ho ereditato questa cosa da mio padre.
Abitudine che originariamente non prevedeva il biscotto, ma il pane casereccio. Che delizia.. ricordo che per lui era come un dessert. Quasi ogni cena terminava con un bicchiere scarso di latte freddo e le fette di pane inzuppate nel latte. Se poi era pane pugliese un po' raffermo era il top.
Condivido. Devo tenere del pane in casa (ma non mi viene fame ogni notte) così se mi viene il languorino..
Altra voglia (dettata dalla privazione, ma lo adoro) è quella di mangiare un panino con il salame. Il salame Milano, o il piacentino che è più 'tosto'.
Bene. Adesso ci vuole minimo una ricettina veloce per iniziare la settimana.
Le melanzane grigliate. Ma non quelle che conosciamo tutti: quelle delicate.
Si pela una melanzana bella soda con il pelapatate.
La si taglia a fettine sottili, per il lungo.
In uno scolapasta, si mettono le fettine a strati salandone una per una.
Si mette un peso in cima alle fettine e si lasciano 'sudare' per un'oretta.
Si grigliano nella bistecchiera ben calda (attenzione: sono disidratate e sottili, bruciano facilmente).
In un contenitore per alimenti si fanno degli strati inserendo alcuni spicchetti di aglio a pezzettini (da uno a tre per melanzana, se si ama molto il sapore dell'agli0).
Si ricopre con dell'olio di semi (ottimo l'olio Cuore, l'extravergine di oliva copre troppo il sapore delle verdure).
Si tiene tutto nel frigorifero almeno per una notte (altrimenti l'aglio non rilascia il suo sapore).
Importante: non aggiungere sale, ne menta ne prezzemolo. Sono delicatissime e squisite così, sono sottili e si sciolgono in bocca. Provare!

venerdì 19 aprile 2013

Alberi da camera

Sto pensando a una decorazione per la parete dietro la testata del letto, in camera.
Un albero, un grande albero, magari un ulivo. Che ha anche un bel significato, profondo, di legame con la terra (la terra d'origine delle nostre famiglie: la Puglia) di legame con la vita, di legame con la fede.
Sono indecisa tra una bella immagine fotografica, un dipinto, un trompe l'oeil.
Boccio subito, anche se è bellissimo, l'idea dell'uliveto di Van Gogh: troppo inquietante, non lo associo ai sonni tranquilli. Anzi.
Magari una stampa fotografica senza cornice, grande (qui sguinzaglio Mauro, che ha fatto degli scatti stupendi durante le vacanze in Puglia, l'estate in cui erevamo in attesa di Ricky).
Non mi dispiace l'idea di un'opera d'arte: un grande ulivo secolare dipinto olio su tela, come quello dell'artista Vincenzo Santoro.
Oppure un trompe l'oeil. Ma non so perchè, questi ultimi -pur incuriosendomi- mi fanno un effetto così.. kitch.
In rete se ne trovano di impressionanti, ridicoli, spettacolari, esagerati.
Trompe l'oeil spaventoso.
Questa idea mi ha fatto ridere.
Minimal trompe l'oeil: semplice, pulito, originale.
Questo è spettacolare, anche troppo.
Questo ha il giusto peso, ma continuo a preferire l'ulivo in camera, e non i palazzi!

Eva Mendez nel mio armadietto

Metto subito in chiaro che per me è una delle più belle creature mai viste sulla faccia della terra.
Così si spiega tutto subito.


Poi ho scoperto che sta con uno degli attori che più mi piacciono negli ultimi tempi (che poi è strano perchè a me così biondini non fanno impazzire, sarà la giusta eccezione) ossia Ryan Gosling.
Nell'antina della specchiera del bagno c'è attaccata una sua foto da urlo (ma non ne eistono di brutte: non viene mai male) che mi serve guardare quando non mi ricordo come mi sento.
Spiego: non so decidere se mi sveglio mammina (il che, ultimamente, capita spesso), tranquilla o pantera.
Diciamo che, tolti gli ultimi mesi in cui sembro una pantera incinta, quando proprio non so chi sono apro l'antina della specchiera e.. eccola la che mi rassicura.
Sembra dirmi: fatti gli occhi neri e metti su una cosa maculata, che va sempre bene.
Scherzi (neanche tanto) a parte, la ragazza ha ormai 39 anni (eh si, quasi due in più della sottoscritta) non è mica un bluff.
Non scrive un blog dove spiega il suo segreto?
E' il sangue sudamericano?
Il marito canadese?
A chiunque abbia venduto l'anima, rimane meravigliosa..
Oggi mi faccio ispirare dal genere ed -essendoci delle differenze oggettive cui non posso porre rimedio, almeno non nell'immediato- imito il raccolto spettinato stile quella-della-porta-accanto che sta preparando il pranzo dopo aver finito i mestieri del venerdì. Sostituisco il maculato con uno stampato a fiorellini.
Con la piccola differenza che io i mestieri del venerdì li ho fatti davvero. C'est la vie.
Ah, se rinasco..