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giovedì 27 marzo 2014

Si salvi chi post

Lo sapevo. Lo sapevo che alla fine la tecnologia è tutta una fregatura.
Dopo questa pausa di maternità sto cercando di rimettermi in pista con il lavoro.
Una volta compravi il giornale, leggevi gli annunci, facevi una telefonata o mandavi un fax e presto o tardi ottenevi un colloquio.
Adesso no. Adesso devi attivare gli alert con le tue parole chiave (perchè poi? Digiti 'impegato, Monza' e ti arrivano proposte per 'sfilettatore di tonni, Siracusa') che ti scaricano 'più di 20 nuove proposte di lavoro' ogni sacrosanta mattina, all'alba.
Vai a vedere e non solo ci trovi le rimanenze degli altri giorni, le richieste delle categorie protette (si, ho anche pensato a zoppicare, tipo il protagonista di 'Giù al Nord' che voleva farsi trasferire nel sud della Francia) ma quando finalmente leggi 'impiegato, Monza' e clicchi.. sorpresa!
La proposta parte da un paesino della provincia di Lodi a milioni di metricubi di nebbia da dove hai effettuato la ricerca, la dicitura 'impiegato' si è come per magia volatilizzata e il suo posto è stato rubato da una mansione che non ti riguarda minimamente.
Provato con le interinali? Una volta ti presentavi, 'buongiorno si accomodi' e facevi un colloquio in cui ti davano un minimo di considerazione.
Adesso arrivi (tu, una donna in gonnellona e foulard, un malcapitato cingalese con il casco in mano) ti ritirano il curriculum e ti dicono 'lo inseriamo, se troviamo qualcosa la chiamiamo'.
Parlano al singolare ma si rivolgono a tutti, davvero.
Ci puoi scrivere 'tecnico nucleare' sul curriculum, o anche 're dell'universo' che tanto per loro è lostesso.
Altra beffa della tecnologia, questa volta per i poveri adolescenti che, certi di agire in segreto e in anonimato, postano agli amici (convinti che leggano solo gli amici) foto, messaggi, scontrini, vetrine rendendosi rintracciabili e soprattutto facendo girare informazioni di se che i genitori degli amici scoprono, leggono, copiano e postano agli altri genitori.
Il risultato è che all'uscita da scuola tua madre ti aspetta sul marciapiede con un tuo dossier nel cellulare che manco la CIA sarebbe riuscita a mettere insieme così in fretta.
"Se i giovani sapessero e i vecchi potessero".. (cit. da Esco a fare due passi, Fabio Volo)
Menomale che è primavera, e che 'andare in giro a zonzo' è estremamente piacevole.

giovedì 20 marzo 2014

Felicità

È un bicchiere di vino, con un panino..
Cantavano ai tempi Al Bano e Romina Power.
Oggi, stabilito dall'Onu il 28 giugno del 2012, è per tutto il mondo il giorno della felicità.
Perché chi è felice sta meglio, vive meglio, interagisce meglio e lavora meglio.
Le cose poi basta avviarle bene che poi si chiamano tra loro.
Non sarà credo un caso che proprio oggi finisce l'inverno. Quanto dura l'inverno? Tre mesi. Dovrebbe. Invece sembra sempre più lungo e quando arriva la primavera..oh ogni anno tutto rinasce.
Si ripete sempre ma non ci annoia, non siamo mai abituati al suo arrivo.
Non so a voi, ma a me da sicurezza questa ciclicità, questa certezza: qualsiasi cosa accada, ci sarà sempre una rinascita. E se questo non da felicità..

mercoledì 19 marzo 2014

Il papà è sempre il papà

Eccoci arrivati alla festa del papà.
Che viene sempre dopo la mamma, che è quello che sin dai tempi di Gesù un po', ammettiamolo, ha fatto la figura di quello che 'se c'era non si vedeva'.
I papà che escono alla mattina presto e rientrano la sera tardi.
Ma che cosa fanno prima di uscire e appena rientrano? Ragazzi, i tempi sono cambiati!
Ne conosco uno che, anche se è pigro pigro, come suona la sveglia si infila nel letto del suo bimbo prima che lui si svegli per fargli i grattini sulla schiena. Quasi ogni mattina. Che arriva la sera e prima di cenare si siede al tavolino Ikea in salotto e aiuta a costruire un televisione con uno scatolone di cartone o che durante la cena fa da motivatore per finire prima 'dai che se finisci presto andiamo sul divano e guardiamo I Dalton insieme..'.
Ne conosco uno che le sere d'inverno esce dopo cena (che voglia..) e si trova con altri papà nel salone dell'asilo per costruire insieme il presepe gigante per i loro piccoli. Che si ferma in edicola a comprare l'album delle figurine dei calciatori, che ne porta a calcio uno il mercoledì e il sabato, che fa il bagnetto all'altro con tanto di massaggio con baby olio profumato prima di vestirlo.
Anche quando i tempi erano diversi, quando i papà uscivano presto e tornavano tardi davvero, quando non li vedevamo molto.. loro ci hanno dato la forza, l'esempio da seguire.
Per i più fortunati (e io ci sono dentro appieno, grazie papà) hanno passato con il DNA la fame di vita, il credo del 'non è finita finchè non è finita' scorre nelle nostre vene insieme al loro sangue.
Saggezza, rispetto, senso del dovere, forza di volontà, voglia di andare avanti, entusiasmo per il solo fatto che anche stamattina vediamo il sole.
Smettiamola di ricordare solo i papà assenti, che non hanno dato, che non si sono dati.
Iniziamo a ricordare i papà che ci sono sempre, che da sempre riescono a dirci, guardandoci: 'va tutto bene, ci sono qua io'.
Perchè ci sono, sono a casa con le nostre mamme (a volte no..) e siamo sempre i loro gioielli, solo che dovevano fare i duri e tenere duro, ma dentro sono teneri, sono amabili.
Adesso che 'siamo grandi' e che possono rilassarsi, non facciamo l'errore di perderci questa fase della loro vita in cui possono abracciarci o guardarci con gli occhi lucidi.
Arriverà un momento in cui ce ne pentiremo.
Grazie a tutti i papà del mondo, ma più di tutti, grazie al mio.

giovedì 13 marzo 2014

Qui possono entrare (e divertirsi)

I figli so' piezz'e core.
Vero. Ma non solo i figli.
Io, che fino a una certa età non ho sentito l'urlo dell'istinto materno, ho sempre guardato più i cani che i bambini per strada, ad esempio.
Non vado a infilarmi nel labirinto della valenza psicologica o nel turbinio dello scopo terapetico nel possedere un cane o un gatto.
Parlo di affetto sincero, di rapporto che cresce giorno per giorno.
Parlo di quel modo di comunicare reale che si impara e che funziona, che ti fa affermare con certezza che 'con questo comportamento mi sta chiedendo questo, e per lui è importante che sia io a darglielo'.
Per non parlare della gratitudine dimostrata da cani e gatti, i primi in totale assenza di interesse, i secondi con sottili strategie tipiche di chi, per indole, è un predatore.
Sono così diversi, eppure capita sempre più spesso che chi possiede uno prima o poi prenda anche l'altro.
Un po' come avere lo yin e lo yang in casa, l'equilibrio degli opposti, quello che ti costringe a vestirti e uscire, quello che non vede l'ora che ti stendi sul divano per accoccolarsi sulla tua pancia.
Quello che ama l'acqua fresca, corrente e quello che invece la preferisce ferma, a specchio. 
Entrambi riconoscono il tuo passo sulle scale, o il colpetto di clacson quando posteggi in giardino.
Sono sempre li, ogni giorno con la stessa faccia felice quando ti rivedono al mattino, sempre come fosse la prima volta.
I bambini piccoli lo fanno, ti affacci al lettino e loro ti fanno dei sorrisi sdentati che ti stringono il cuore. Poi crescono e smettono.
Sono queste le emozioni che ti fanno alzare dal divano a mezzanotte, infilare il cappotto sulla tuta da casa e scendere sotto il diluvio universale per fargli fare l'ultimo giretto prima di dormire.
Oppure che ti fanno chiudere un occhio se il bordo del divano è sfilacciato 'poverino, d'altronde è il suo istinto, vive chiuso in quattro mura, è fin troppo bravo'. Verissimo.
Normale che poi ci si arrabbi quando vediamo i nostri piccoli amici torturati durante le esposizioni, pettinati per le gare di bellezza, le competizioni in mezzo al rumore, alle luci, maneggiati da guanti di lattice su tavoli di metallo.
Che orrore.
Amarli significa lasciare che sfoghino il loro istinto, che si buttino nell'erba bagnata, che si scrollino via acqua, sabbia e foglie secche. Che si arrampichino su per le tende e si lancino sul top dell'armadio e scendano lungo i braccioli del divano, sfrecciandoci davanti mentre guardiamo la televisone o leggiamo un libro.
Che bellezza.
A Novegro, il 7 e l'8 di Giugno c'è Quattrozampeinfiera. Evento per gli operatori del mondo del pet rivolto direttamente al pubblico, rigorosamente accompagnato dal proprio amico a quattro zampe.
Non solo guinzagli, vestiti, gioielli, giochini e ossi per i cani, ma un vero e proprio parco divertimenti con tanto di dog dance, acqua dog, disk dog e molto altro.
Per i felini un'area riservata (loro amano meno il caos) nella quale entrare senza cani, che possono rilassarsi al dog parking in compagnia di amanti degli animali qualificati. Niente competizione, mostre, gabbie, torture, stress.
Si può prenotare la toelettatura o un massaggio shiatzu.
Importante: tutte le attività sono gratuite, l'ingresso costa dieci euro ma cliccando qui ci si può stampare il buono sconto. Bello no?
I piccoli amici pelosi ringraziano.
 


mercoledì 5 marzo 2014

Il giorno dopo la grande bellezza

Chi di voi ieri sera non si è preparato i cuscini sul divano, il gelato o pop corn e ha messo a letto presto i figli per vedere questo fenomeno di Sorrentino?
Io alzo la mano.
Ok, non lo avrete fatto tutti, ma una sbirciatina l'avete data o un 'peccato ho la partita di calcetto' lo avete detto.
Che dire di questo film vincitore della qualunque che ti mette in crisi: che faccio, fingo di averlo capito e apprezzato così sembro intelligente oppure evviva la sincerità, ma che cavolo vuol dire?
Ho letto di tutto in giro, ma la cosa più ridicola è stata 'non è un film per tutti'.
Ah si, certo.. e siccome non lo è, lo mettiamo in prima serata dopo Striscia la Notizia, al posto di una delle tante serie tipo Il peccato e la vergogna (che guardano tutti) e sul canale dove fanno Beautiful (che guardano tutti me compresa).
Ma mi faccia il piacere. Se non è per tutti fatelo alle tre del mattino su un canale del digitale tipo La Effe o Class TV.
Io l'Oscar lo avrei dato a Roma per la bellezza della fotografia, l'ho vista l'anno prima del Giubileo e il suo caos me l'ha fatta odiare, sono scappata frastornata.
Adesso mi è venuta voglia di vederla bene, con calma.
Bravissimo Servillo, su questo non c'è dubbio. Ha retto con la sua sola faccia tutti i lunghissimi minuti del film.
Serena Grandi faceva un po' effetto e non ho capito perchè ci hanno purgato le sue grazie cadute e decadute mentre la tetta scesa della Ferilli si è intravista un nanosecondo.
Lo sappiamo che non è di marmo, la nostra artiggiana della qualità. Non è mai passato per la testa a nessuno che forse piace proprio per quello?
Verdone ha fatto Verdone, quello impegnato, quello che negli anni ha alternato al romanaccio cafone. Un po' tristino, non mi ha fatto chissà che effetto.
Comunque non ho riso, non ho pianto, non mi sono arrabbiata.
Ho tirato fino alla fine (nonostante le odiose pubblicità) perchè davvero me lo sono preparato lo snack da gustare durante il film: fragolino bianco non etichettato rarissimo e anacardi al naturale.
A proposito, consiglio.
Lo riguarderei? Non so. Se ci fanno una fiction con Garko, ok, tanto gli altri ci sono già tutti.
Attenzione, sento delle vibrazioni anche io.. quest'anno andrà di brutto il total look bianco con il panama in tinta.

martedì 4 marzo 2014

I libri di Fabio Volo

Sto leggendo La strada verso casa.
L'ultimo libro di Fabio Volo.
Mi sta simpatico Fabio. Non lo amo molto come attore (anzi, mi annoia un po') ma mi piace alla radio, non nei programmi tv. Non ci avevo mai pensato, forse nella mia testa il suo modo di fare e la sua faccia non si associano nel modo giusto. Boh.
Comunque il libro è carino, nel senso che appena ho due minuti liberi (con un figlio di sei anni e uno di sei mesi è dura trovare più di due minuti liberi..) lo prendo e riprendo la lettura.
Non so cosa ci sia che mi piace.
Lo trovo molto simile ai precedenti (nel senso che riconsoco benissimo la mano ed essendo storie di pezzi di vita si somigliano molto) ma lo leggo comunque.
Un po' come quando giri e trovi un film con Julia Roberts e ti sembra di averli già visti tutti, ma quello non l'hai visto e alla fine lo guardi tutto e riconosci che 'non l'avevo visto ma finisce uguale agli altri'.
Comunque i personaggi sono piuttosto ordinari, per chi ha letto gli altri libri niente di nuovo. In questo ci sono però i due Fabio (forse è invecchiato e vuole mantenere in vita sia il ragazzaccio che 'il vecchio dentro') sotto le spoglie di due fratelli: uno ligio che sta vicino ai genitori, si sposa etc. etc. e l'altro che non sa chi è, dove va, si trasferisce a Londra, ha un sacco di donne ed è convinto che il suo primo amore, quello di scuola, è stato l'unico della sua vita e siccome ormai ha preso un'altra strada tanto vale fare il donnaiolo.
Boh. Fabio Fabio.. ma ancora tutti questi luoghi comuni della nostalgia del primo amore e delle canzoni degli anni '80?
Possibile che nonostante i 40 anni suonati non ti sei ancora reso conto che la vita è fatta di cose che continuano ad evolversi a cambiare e che.. forse a forza di fare lo scapolo che fugge da tutto sei finito con il rimanere aggrappato ai ricordi e a vivere di malinconia?
Dai esci da questo giro. La favola che le donne sposate sono noiose, che la sera ci si annoia sul divano e che il matrimonio è la tomba dell'amore è una bufala degli anni '90.

sabato 1 marzo 2014

Vivere senza stress

D'accordo è un'utopia.
Ma se pensiamo a quanto ci fa male lo stress, a quanto indirettamente fa male anche a chi ci sta intorno..
Almeno qualche piccola cosa possiamo sistemarla.
Lo stress produce una serie di conseguenze meno note delle solite, ma davvero fastidiose.
Ci gonfia, proprio come palloni.
L'accumulo di gas prodotto dalla cattiva digestione provoca imbarazzanti situazioni, si sa. Quello che forse non consideriamo è anche l'alito.
E ciò riguarda tutti noi, molto più spesso di quanto crediamo.
Come risolvere nel pratico conseguenze fisiche di origine psicosomatica?
Prestando attenzione a ciò che mangiamo, per iniziare.
Frutta e verdura che non creano quantità importanti di gas: zucchine, carote, patate (tutto lesso) e pere, mele, banane.
Tra i carboidrati preferire i non trattati, quindi assolutamente il riso.
Carni e pesci magri, conditi con olio e limone (ottimo l'uso di sale nero delle Hawaii che contiene carbone vegetale).
Niente alcolici e insaccati. Consumare meno cibo trattato possibile.
Gli infusi e le tisane calmanti (primi tra tutti camomilla e finocchio) funzionano meglio di qualsiasi antispasmodico.
E poi andare a letto presto, dormire regolarmente e quante più ore possibile prima della mezzanotte.
Provare per credere.

È ora del thé

Con la pioggia incessante di questi ultimi giorni non c'è niente di meglio che un buon infuso di foglie di thé.
Ottimo se accompagnato da una fetta di crostata alle more fatta in casa.
Mlesna Ceylon propone ottime varianti di thé: dal bergamotto al rilassante, per la colazione, la mezza mattinata, l'esperto degustatore. Pure Sri Lanka Quality. Of course.

Profumati rilievi

Belli da vedere e buoni per profumare la casa. Fatti di terracotta e resina profumata, se si scaricano basta prendere una scatola a chiusura stagna (va bene anche un sacchetto per conservare in freezer gli alimenti) e riporre le formine all'interno,  spruzzando abbondantemente l'aroma che più ci piace. Si richiude bene il contenitore una notte e poi si appendono le formine a maniglie, quadri, pomelli.
Vanno bene anche per i cassetti e la biancheria. Ma attenzione: se l'aroma è oleoso possono lasciare le macchie sui tessuti.

Massaggio da week end

Siamo alle prese con l'imposizione del metodo Estivill per la nanna di Giammarco.
Per la seconda volta nella vita sottoscrivo che è efficace.
Veloce e per niente crudele (dipende dal concetto che una mamma ha della crudeltà, io non ho sfinito nessuno dei miei figli).
Coerenza e 'cascasse il mondo' significa un certo numero di serate a casa, consecutivamente.
Sabato sera incluso.
Quindi perché non approfittare delle buone abitudini per coccolarsi un po'?
Tender is the night è il nome di questo olio da massaggio solido e profumatissimo di Lush. Vaniglia, gelsomino e limone.
Scaldi un pezzetto tra le mani e lo passi sulla pelle.
Libidinoso.