expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

mercoledì 31 dicembre 2014

Giro di fine d'anno

Oggi vado controcorrente e invece che soffocare nel centro commerciale insieme alle carpe che assaltano gli scaffali (paura di soffrire la fame?) accaparrandosi la qualunque.. faccio un giro da Culturá.
Che cos'è Culturá?
Un mondo di articoli per qualsiasi tipo di passione: decoupage, cucito, maglia, cucina, collage, decorazione,  cake design, cereria e davvero qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
C'è un'intera isola deficata alla confezione di bijoux. In particolare mi sono soffermata alla parte dedicata alla creazione delle medaglie, delle quali si sceglie la cornice e poi il soggetto: fiori dipinti, orologi antichi, camei.
Bellissima idea per farebun regalo personalizzato apposta per qualcuno, così si regalano solo pezzi unici!

martedì 30 dicembre 2014

Acquisti

Tra le corsie dei grandi magazzini francesi io mi perdo. Letteralmente.
Il tempo passa e io vago con il naso all'insù a studiare integratori bio, oli profumati da massaggio, creme setificanti per il corpo, acque di profumo sconosciute e buonissime. I profumi francesi (qui vicino, la cittadina di Grasse, dove inizua e finisce 'Il profumo" di Suskind. Mica a caso.
Oggi ho fatto spese. Non folli (qui questo genere di beni non è considerato un lusso: tutti possono profumare la pelle di olio d'Argan o lavanda o gelsomino..).
Di Ysiance l'olio da massaggio e la crema al burro di karité e olio di Argan. Lasciano la pelle morbidissima e profumata.
Poi Floressance di Léa Nature, un drenante per i reni e purificante per l'organismo che aiuta la dieta: a base di mela, guaraná, the verde e frutti rossi. Si diluisce un tappo in mezzo litro d'acqua e lo si consuma nell'arco della giornata.
Mettersi a dieta durante le feste è controproducente? Non è vero: la dieta è una questione di testa, si sta più attenti quando si sta bene, e più si sta bene più ci si vuole bene. Tonno, salmone, tanta verdura cruda, almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno. Poi per il cenone si può anche sgarrare, basta tornare in pista il giorno seguente. Che è anche il primo dell'anno. Si sa che chi ben comincia..

Pull bianco

Che cosa mettersi per capodanno?
Quest'anno ho voglia di un soffice e leggero pullover bianco. Questo è di Promod, in lana, con un po di mohair.
Scollato con un'ampia V sta bene un po giù dalla spalla.
Le cuciture si vedono, la mamica è un po a pipistrello.
Perfetto con i jeans e i tacchi alti per una festa in famiglia.
Io dovrò difenderlo dagli attacchi di Giammarco e Ricky con le mani sporche..

Delizie francesi

Al numero 43 di rue Meynadier c'è un negozietto di dolciumi in cui entri e ti perdi nei colori e nell'atmosfera di fine ottocento.
Délices Lamarque è a Cannes e propone cioccolatini, confetti, lecca lecca, gelatine e liquori dai colori, profumi e sapori che rapiscono.
Ideale per un regalo che sappia davvero di Francia e d'atmosfera retrò.
Tutto è confezionato ad arte in veline preziose o scatole di latta che soni veramente una meraviglia.
Io me ne sono innamorata.

mercoledì 24 dicembre 2014

Tuttapposto per Natale?

Dai che ci siamo quasi.
Quest'anno mi è piaciuto di più. Aspettare, intendo.
Girare senza l'ansia di dovermi portare a casa una cosa qualsiasi pur di fare un regalo mi ha fatto vivere tutto un altro Natale.
Non mi sono pesati i posteggi pieni e le code al supermercato, il giro nel centro commerciale o al negozio di giocattoli.
Caos? Va bene, tanto non ho fretta.
Ecco il modo giusto di vivere il Natale: con calma, godendosi il bello delle cose, sentendone la musica lieve, non il rumore assordante.
Passeggiando mentre gli altri corrono.
Stasera sarà la vigilia più slow che la mia famiglia abbia mai vissuto: cena leggera sul presto e poi.. Santa Messa per i bambini, alle 20,30.
Si, all'ora in cui titti si stanno preparando (in ritardo) noi ci prendiamo il tempo (e il lusso) di sederci su una panca di legno. E ascoltare.
Dopo, un panettone e un brindisi con amici, organizzato al bar del paese. Festeggeremo il Natale con calma domani, seduti a tavola con le nostre famiglie e senza sbuffare per le corse di questi giorni.
A tutti un caldo e tranquillo Natale, cin!

martedì 23 dicembre 2014

Come festeggiare un compleanno senza troppi preparativi

Mio figlio "grande" oggi ha compiuto sette anni.
Ieri pomeriggio mi ha informato che avrebbe festeggiato con qualche amico.  Per la precisione tre amici, per i quali ha inizia scrivere gli inviti intorno alle 16,30.
Il bello dei bambini è che considerano ogni cosa cone spuntata dal nulla. Che sarà mai organizzare una festa e recuperare gli amici in un pomeriggio, e non in un giorno qualunque, il giorno dell'antivigilia!
Niente panico. Se ho organizzato un matrimonio-battesimo da 60 invitati, con abito da sposa disegnato da me in un mese e sei giorni, una festa di mocciosi è un gioco da ragazzi.
Va detto che sono andata a fare la spesa stamattina h 10,30 e il primo invitato sono andata a prenderlo alle 11,30.
Cibo: basi per hamburger preconfezionati, portarli caldi in tavola con le guarnizioni fresche a parte (pomodoro, maionese, ketchup, insalata, etc.) e chiedere a ognuno come lo vuole fa una gran scena. Mi hanno anche detto "buonissimo!".
Da bere acqua e succhi naturali.
Sul tavolo, un bel cesto pieno di patatine e un altro pieno di mushmellows (perchè i bambini amano guarnire gli hamburger con i mushmellows, lo sapete?). Monete di cioccolato sparse sulla tovaglia.
Sacchettini di caramelle gommose in ogni piatto come ringraziamento per aver partecipato.
La torta? Semplicissima, a base di pan di spagna con farcitura a piacere (quelle confezionate vanno benissimo) decorata al momento con panna spray e scaglie di cioccolato: altra scena che a tavola lascia tutti a bocca aperta.
In fondo ai bambini interessano poche cose, siamo noi che vogliamo il catering, la torta di pasticceria, l'intrattenimento.. a loro basta vedere come la panna forma delle montagne di neve sulla superficie della torta, o giocare a nascondere un tesoro di monete dorate sotto il bordo del piatto, mentre mangiano.
Se poi uno dei regali è un puzzle 3D da costruire seguendo le istruzioni passo per passo.. un'ora di calma è assicurata. Poi? Tutti al parco giochi coperto, e sul rientro si fanno le consegne dei bimbi: ognuno a casa sua.
Spesa e sbattimento: minimi, il risultato: un successone!

giovedì 18 dicembre 2014

Uomo, o hai fede, o cadi (Jim Morrison al fratello minore, appena caduto dalla slitta)

Oggi giornata no. Siete tutti avvisati.
48 ore fa mi si allagava la lavanderia, stamattina stesso luogo, stessa scena.
48 ore fa dovevo cambiarmi, truccarmi e vestirmi per un aperitivo di Natale con i parenti di mio marito. Presente quelle scene un po' luccicanti, i bicchieri con le mollettine natalizie diverse per distinguerli, i bambini vestiti bene, il pandoro tagliato ad arte e spolverizzato di zucchero al velo, le cugine col profumo di vaniglia e l'ombretto perlato? Ecco.
Adesso immaginatevi di partecipare a una serata simile dopo che avete passato il pomeriggio a tirare su acqua scura insozzata di non-voglio-nemmeno-immaginare-cosa.
Stamattina esco prima del solito con i piccoli, il cielo è ancora meravigliosamente rosa-alba e con Ricky ci fermiamo un istante ad ammirarlo. Grandiosa Natura.
Il Parroco (mitico Don Eugenio dalla Libera) e il giovanissimo Don Paolo hanno voluto che ci riunissimo presto nella palestra, per dare la benedizione natalizia ai nostri bimbi nel loro ambiente quotidiano: la scuola. Ci chiede se abbiamo notato che cielo c'era fuori e mi sento orgogliosa di aver dedicato qualche istante a contemplarlo con Ricky, prima di arrivare. Insomma ero come dire.. in sintonia con 'il Capo'.
Don Eugenio è molto seguito e amato dagli abitanti della nostra cittadina. Come la chiesa alla messa domenicale delle 11.15, gli spalti della palestra erano gremiti di genitori, accorsi ad assistere alla solenne cerimonia, che fa sempre piacere.
Saluto le mamme, sul cammino verso casa trovo un'altra meraviglia della natura che ho immortalato con lo smartphone: una ragnatela brinata!
Salgo e vado (come 48 ore fa) a vuotare la lavatrice, per stendere.
Eccolo li il mio laghetto artificiale.
Ed eccolo li Giammarchino con le sue calzine antiscivolo che ci cammina dentro e piange al sentirle zuppe, e piange ad essere tirato su di peso, e piange se mi allontano dal luogo del fattaccio..
Cosa ho pensato? "..posso piangere anch'io?"
Chiamo mia mamma, perchè nonstante tutto è sempre lei che mi da conforto in queste cose, che non è mai presa abbastanza per venire a portarmi un po' di asciugamani per tirare su l'acqua (io non ne ho più!) ne per portarsi via l'essere piangente, e io ci ho anche litigato settimana scorsa e.. mi sento un'idiota ma è bello sentirsi un'idiota se capita sempre appena dopo aver capito che comunque lei c'è.
Allora penso che l'alba, la ragnatela e il laghetto artificiale in lavanderia sono parte dello stesso disegno: per sorprendermi e per ricordarmi -magari proprio dopo una lite- l'importanza di chi mi sta vicino.
Stasera torneranno quelli dello spurgo e passeranno dal terrazzo con i loro mega tubi, per liberare le tubature della lavanderia.
Sarà la mia prossima dura prova..

lunedì 15 dicembre 2014

Facciamolo.. etnico!

L'Epifania tutte le feste si porta via.
Spariscono decorazioni natalizie e presepi, ghirlande e vetrofanie. Perchè non esaurire tutti gli accessori natalizi come candele, stoffe, fiocchi, bustine porta dono?
Ecco un'idea che siamo ancora tutti in tempo a preparare (anche perchè basta usare tutto quello che si ha già in casa): l'Epifania etnica!
Primo: si mangia a terra, o su appoggi molto bassi.
Quindi via a: stuoie in paglia, tappeti lanosi, cuscini, plaid e pareo dai colori sgargianti, Cozzano con i colori di testa scelti per questo Natale? Meglio!
Le stoffe servono sia per ricoprire tavolini e panche che per proteggere i cuscini del divano che magari hanno un'aria più sobria durante l'anno.
Sottopentole in raffia cangiante (li abbiamo tutti) o semplicemente in sughero.
Avete raccolto negli anni buste e bustine in voile e stoffe cangianti, magari conservandoli da battesimi e matrimoni? Sono perfetti come porta posate, se avete tenuto i nastri dei pacchetti di Natale, si possono legare intorno agli steli dei bicchieri, come segna calice.
Un altro tocco caldo lo danno le candele da esaurire (che dispiace buttarle ma danno fastidio in giro, dopo il 6 gennaio!) meglio se in colore e forme diverse, naturalmente profumate.
Altro must: tirare fuori tutte le chincaglierie souvenir in oro, legno e peltro che si sono accumulate negli anni. Perfetti i servizi di thé che nascondiamo perchè troppo kitch. E' fondamentale che ogni pezzo del servizio e del tovagliame sia rigorosamente spaiato.
Per i banchetto: scorta di uva, frutta essiccata e canditi di ogni tipo, naturali o ricoperti di cioccolata. Noci e mandorle come se piovesse.
Tante qualità di thé e infusi (in erboristeria preparano mix stupendi: arancia cannella, chiodi di garofano e vaniglia, c'è solo l'imbarazzo della scelta) da sorseggiare con dolci speziati allo zenzero, cocco, papavero.
Va benissimo anche il tradizionale castagnaccio, preparato con pinoli tostati e profumati rametti di rosmarino.
Decorare tavola e casa con vasetti sparsi in giro, in vetro e di diverse dimensioni, dentro i quali inserire piccole pigne, sassi bianchi o gialli -comunque ciottoli tinta unita- scorze di mandarino o arancia, piccoli rametti di pino.
A festa finita si raccolgono avanzi (avanzerà ben poco) secondo i dictat della differenziata e.. vedrete che la casa sarà più vuota: prontissima per il nuovo anno.
Dimenticavo: auguri!

venerdì 12 dicembre 2014

Sorprendersi

Si avvicina il periodo più commovente dell'anno.
La sera dell'Immacolata, quando abbiamo portato su l'albero e gli addobbi natalizi dalla cantina, è stato tutto un susseguirsi di occhi lucidi e pizzicori al naso.
Complice una compilation trovata su YouTube, mi soffiavo il naso ogni due vetrofanie attaccate.
Posso affermare che è stato il giorno dell'Immacolata più bello perché i nanetti sgambettanti ed eccitati erano in due (Giammarco l'anno scorso era piccolo piccolo).
Non ho mai amato il periodo natalizio. Non ho mai amato la gioia altrui, non ho mai creduto al calore forzato e ostentato.
Sorpresa, mi trovo a ricredermi. Ogni anno che passa.
Io, così arrabbiata contro il mondo e contro tutti, così attenta ad infastidire prima e snobbare dopo le riunioni familiari dei riti comandati. Io. Sono proprio io quella che si meraviglia di cotanta bellezza. Che sente il cuore stringersi se uno dei cuccioli si diverte ad azionare lo gnomo-peluche che canta Jingle Bells in loop..
Certo che sono io. Mi riconosco e lo ammetto: mai nei miei pensieri di adolescente avrei pensato a un decimo di tutto questo. Mai mi sarei vista saltare tra le scatole degli addobbi e dare consigli a marito e primogenito su quali colori delle palline scegliere. Mai mi sarei immaginata correre dietro a un bimbo di quindici mesi coperto di brillantini dorati che si trascina nastri e pungitopo rimasti appiccicati alla tutina di ciniglia.
Mai avrei pensato a un amore così. Che mi commovesse così.  Che mi sorprendesse così.
Mai. Però è successo.
In questo periodo sono accadute tante cose che fanno male al solo pensiero. La stampa (non commento) ne ha fornito particolari fin troppo particolari.
Sembra che la gente sia più incline ad ascoltare i drammi, a spiarli, sviscerarli, sbatterli in prima pagina. Piuttosto che a far girare l'amore. L'amore è meno divertente, certi particolari agghiaccianti fanno spalancare la bocca, strabuzzare gli occhi. E tutti ne sono sempre più golosi, curiosi.
In fondo sono sempre io: ancora contro tutti, che ora mi faccio sorprendere da due vetrofanie natalizie, ignoro e snobbo l'insistenza dei dettagli più insopportabili, la cui conoscenza è del tutto inutile, misera soddisfazione di gentaglia paranoica.
Un pensiero agli angeli volati in cielo ♡, che Dio vi benedica.

martedì 2 dicembre 2014

Dal pediatra

Oggi visita età filtro 15 mesi.
Il piccolo cresce, non ha importanza se si sforza poco per parlare, l'importante è che tra versetti e gesti si faccia capire.
Giochi: normale che i giocattoli lo annoino (sono concepiti secondo logiche commerciali, per annoiare ed essere cambiati spesso) sono infatti "giochi strutturati" nel senso che hanno una o due o dieci funzioni limitate, quindi presto non risultano più intetessanti. Ottimo il gioco che sviluppa la fantasia del bambino, buon segno se usa oggetti (coperchi, cucchiai di legno, spazzole) per costruire, fare rumori, fare cose diverse dall'uso per cui sono nati. Mai correggere un'attività solo perché non viene svolta in modo convenzionale.
Alimentazione: nessuno andrebbe mai forzato nel mangiare. A nessuna età. Soprattutto quando si sviluppano le attività cognitive. Non credere al venire meno dell'appetito significa non fidarsi delle loro sensazioni. Chiedere di mangiare un ultimo cucchiaio "per la mamma" radica in loro un negativo meccanismo di gratificazione forzata: da grandi potrebbero imparare a mangiare per affrontare una situazione negativa, invece che per soddisfare lo stimolo dell'appetito.
Infine, i nostri bambini sono "nativi digitali" e quotidianamente vengono in contatto con gli strumenti che usiamo. Imparano le sequenze di idee veloci ma non il processo associativo da cui derivano. È quindi importante compensare (visto che ormai le tecnologie smart sono inevitabili) con i libri illustrati che, sfogliati lentamente e spiegati con le giuste tempistiche, sono perfetti per ripristinare le capacità intellettive dei bambini, proprio per il fatto che rispettano un ordine, devono essere sfogliati, si può tornare indietro o andare avanti con un coinvolgimento motorio e implicano un'osservazione diversa (in pratica non è tutto sullo stesso schermo).

lunedì 1 dicembre 2014

Va bene che siamo scimmie..

Che lunedì.. la pioggia, la sinusite, il piccoletto nervoso per la tosse.. altro che Saturno contro: ho tutta la galassia, e i Puffi e i dalmata della Carica dei 101 contro.
Oggi parlo di una cosa che mi infastidisce (ma anche ieri e l'altro ieri e prima ancora) e cioè l'atteggiamento dilagante degli 'amici' nei social, ma non solo, anche nella vita.
Aforismi (che noia..) sull'amicizia che trovo assolutamente inutili e idioti, sembra vigere la regola che se sei un amico non giudichi, se sei un amico ascolti facendo si con la testa e offri solo e sempre supporto. Nessuna critica e nessun parere, non si può dare un giudizio perché l'altro ci rimane male. Idiozia del secolo 'un vero amico non ti giudica' ..cosa?? Ma per favore.
Eccomi qua, rea confessa: a causa della mia sincerità (diretta, non maleducata) spesso mi hanno tolto il saluto.
Si impara a difendersi. Riconosci chi ti parla ma non vuole sentirsi dare pareri, se ti racconta (guarda caso) di chi avvalla le sue opinioni (amici, dottori, parenti, saggi del paese) e omette tutte le osservazioni negative (soprattutto se sono veritiere) ricevute da altri.
Bene, carissimi amici (veri) che come me tante volte avete peccato di sincerità senza ruffianaggine (anche in modo duro, ammetto) vi do la mia versione dei fatti, e se volete fatela vostra: gli amici veri giudicano, soprattutto se sentono che (ve la) state raccontando, vi smascherano anche senza tatto, perché non hanno secondi fini e perchè quando si acconsente a far fare la figura del pollo a qualcuno non lo si fa mai per rispetto, ma perchè così poi lo puoi sputtanare con qualcun altro. Cosa che accade puntualmente.
Si rispetta dicendo quello che si pensa e soprattutto si mette in guardia chi si ama da quelle persone che le compatiscono.
Non è un caso che le vecchie ceredenze popolari abbiamo coniato il proverbio 'dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io'.
E' più semplice affrontare la durezza di un giudizio schietto che il sottile opportunismo di chi non ci contraddice mai.
Solo le persone subdole dicono sempre di si e danno sempre ragione. Peggio di loro ci sono solo quelli senza un'opinione, che al limite si grattano la testa, come le scimmie.
Quelli che dicono sempre di si non lo sanno (non lo sanno?), ma non danno l'opportunità di migliorare ne di crescere, figuriamoci se possono essere d'aiuto per risolvere il problema che viene confidato.
SI possono provocare distacchi agendo con troppa franchezza. Ma se si risolvono, il rapporto passa dall'essere assistenzialista all'essere assolutamente alla pari.Vuoi mettere?
Chi non accetta il giudizio successivamente al proprio sfogo, cerca solo un rapporto in cui avere un ruolo eternamente vittimista. La vittima cerca un rapporto in cui chiedere, chiedere.. bisognosa di ascolto non ha mai occasione di dare niente in cambio perché gli altri sono più fortunati.
La vittima sta sempre peggio di tutti, per definizione.
La domanda da porsi è: ci piacciono le vittime seriali?
A me no.