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mercoledì 15 luglio 2015

Quando senti che non è un caso

Ci sono i saldi. Da un po, non è certo una scoperta.
Però esci e cerchi infradito e sandali. Ovvio.
Ti imbatti in un ultimo paio di stringate in camoscio scuro con carroarmato, tacco alto e solido. Costano un quinto del loro prezzo originale e la metà dei sandali già in saldo. Che fai?
Ti dici "ci penso questo inverno" e  vai oltre, nel frattempo ti vedi in novembre, affannata a cercare un paio di stringate simili e che non costino uno stipendio. Senti anche gli insulti che ti auto infliggi.. perché non le ho prese a per due soldi a luglio, perché?
Poi dopo un giro tra le scarpine estive ti avvicini di nuovo, le riguardi e stavolta le prendi tra le mani e commetti l'errore oltre il quale non potrai mai più tornare indietro: guardi il numero, l'ultimissimo disponibile, ed è il tuo.
Lorita de Caro, in camoscio color antracite.
Mie!

giovedì 9 luglio 2015

Nostalgia

Stasera va così.
Vedo (sento, canto, rivivo..) un video dei RHCP e mi ritrovo con un nodo alla gola.
Quelle immagini sgranate a cui non siamo più abituati (scherziamo? L'effetto retrô si ottiene in ben altri modi molto più fedeli.. ma fedeli a cosa poi?) e il suono non perfetto.
Kiedys che con il suo incisivo sbeccato -sexy oltre ogni misura- ammica ridicolo alla telecamera strabuzzando gli occhi come solo lui sa fare.
Mi ricorda gli anni della prima convivenza in un bilocale preso in affitto. Allora l'importante era trovare un locale dove andare a sentire buona musica dal vivo il venerdì o il sabato sera. Stop.
Non so se sono più triste perché sono invecchiata io o perché è invecchiato Kiedys.
Non so se essere più dispiaciuta perché non ci sarà mai un'altra Soul to squeeze o perché Kiedys non ne canterà più di pezzi così.  Da ricordare così.
Da farci su un video così.
Where I go I just don't know. I've got to got to got to take it slow.
No che non vorrei tornare ad allora.
Quelli sono giorni che ho vissuto e sono passati.
Auguro ai miei figli che ci siano canzoni che facciano da colonna sonora a momenti che mentre si vivono sembrano simili a tanti altri, ma che quando si ricordano quindici, venti anni dopo.. sono così.
Molto amari e molto dolci.

mercoledì 1 luglio 2015

Ci sono, ci sono..

Sono imperdonabile. Sono due mesi che non metto mano ne testa al mio diario di bordo digitale.. lo so.
Inutile raccontare i cambiamenti che ci sono stati, il lavoro prima di tutto. La stagione. La fine della scuola e le prime separazioni serie dell'anno: il mio piccolo più grande torna oggi dopo due settimane di mare in Costa Azzurra, nella mia adorata Mandelieu, che proprio per il nuovo lavoro questa estate vedrò un po più tardi del solito.
Ma va bene così. Novità uguale differenze, nuovi incontri, nuovi confronti, un nuovo bar dove prendere il caffè, nuovi discorsi e scambi con persone diverse, una drogheria di paese dove prendere il latte fresco quando esco dall'ufficio, la farmacia in piazza, il mercato rionale del mercoledì.
Si certo, poi ci sono tutte le novità del lavoro che a quasi quarant'anni (gulp!) mi sto mettendo ad imparare.
Poi questa stagione.. la primavera piovosa e adesso l'estate e il balcone della cucina sistemato e pronto per nuove piantine, con il tavolino verde prato dove sedersi al computer o a bere un caffè. Amo l'estate, quella degli inizi, perché mi fa sentire addosso l'inizio di tutto. Un nuovo libro decisamente zuccheroso preso in prestito al bar di Sonia in centro al paese.
Il pensiero a stasera quando arriva Ricky e gli preparo il Crabby Patty: l'hamburger tipo fast food che cucina Spongebob nella cucina del ristorante sotto le grinfie del suo capo-granchio tiranno e taccagno.
No comment.