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sabato 22 febbraio 2014

Come fare una cena romantica con in casa un bambino e un neonato

Impossibile.
Partiamo da questo presupposto. Così non ci si creano false speranze.
Però ci si può andare vicino, come? Ritagliando (tanto è inutile nasconderlo: non si fa altro che ritagliare) un angolo della casa per creare l'ambiente giusto. Fingendo (eh eh eh..) che in quell'angolo non ci siano mille palline in gomma che rimbalzano sul pavimento, ne la sigla di Peppa Pig in loop (ma la sequenza delle puntate è perpetua??) e nemmeno che ci siano due creature tarantolate che si agitano ad altezza pavimento. Una in autonomia e l'altra su sdraietta trascinata da quella in autonomia.
Niente di tutto ciò.
Concentriamoci sulla bottiglia di rosso appena stappata, sui fiori nelle tonalità del rosa in tinta con tovaglia e parete, sulla luce soffusa..
Poi la magia finisce, bisogna sparecchiare ma (peggio, molto peggio) è arrivato il momento di preparare la pappetta di brodo di verdure, crema di riso e ricottina.
Ah..quand'eravamo fidanzati!

domenica 16 febbraio 2014

Perché si agitano tanto?

Non è mai capitato a nessuno, tornando con il proprio figlio e un amichetto da scuola/chiesa/oratorio, di assistere all'apocalisse?
A me capita sempre.
Nei primi trenta minuti mi sembra di avere in casa due appena fatti di speed.
Iniziano a scalpitare sin da sul l'ascensore. Ma il meglio lo danno appena entrati quando si tolgono scarpe e giubbotto (che scaraventano a terra davanti ai miei piedi attentando ogni volta alla mia vita) mentre prendono la rincorsa per fare la scivolata con cui sfiorano lo spigolo della cassapanca.
In quei pochi istanti i miei pensieri sono tutti rivolti a "come glielo spiego a sua mamma che si è spaccato la testa e siamo al pronto soccorso?".
Benedette creature..

mercoledì 5 febbraio 2014

Femmine

In questi giorni passa per i canali televisivi uno spot di comunicazione sociale che mostra come le donne non possano esprimersi nella società moderna. Lo avrete visto: vengono affissi dei manifesti con l'immagine di una donna e un fumetto incompleto tipo 'in ufficio vorrei' oppure 'quando torno a casa vorrei' e via dicendo.
Invito più che esplicito ai maschi che (se) muniti di pennarello scrivono le più fantasiose oscenità.
O semplicemente i loro desideri (cerco di rimanere in buona fede).
E che cosa si aspettavano questi geni della comunicazione?
Che terminassero la frase le donne? Che gli uomini scrivessero immedesimandosi nelle loro mogli/fidanzate/sorelle?
Rispondo al primo quesito: se alle donne interessasse farsi sentire, forse uscirebbero con il pennarello e batterebbero i loro antagonisti maschi, oppure correggerebbero, cancellerebbero, riscriverebbero.
Ecco la risposta al secondo quesito: da che mondo è mondo gli uomini NON interpretano le donne. È così, facciamoci pace. A un uomo non si chiede di prevedere un nostro bisogno,  perché non lo può fare, non è fatto per questo. A un uomo si dice 'avrei bisogno' e lui esegue perché è nella sua natura non negare un aiuto a chi è (o semplicemente reputa) piu debole.
Ma perché c'è così tanto astio nei confronti di questa cosa? Se noi donne capissimo che siamo diversi, le cose andrebbero meglio.