Oggi Vasco Rossi compie 60 anni.
Alla radio stamattina è passato un medley delle sue canzoni (poche, ma come si fa a fare un medley con uno così? Non ne ha sbagliata una) e sono passata dal sorriso agli spilli negli occhi colmi di lacrime. E con 'Brava' mi sono sentita audace, spregiudicata, cantavo con il mento alto e il sorriso di chi non vuole per forza fare le cose nel modo giusto.
Ma come fai Vasco? Com'è che ogni volta indovini come mi sento? Come mi vedo, come mi amo e anche come ho paura.
So che 60 per te sono tanti, sono una grande soddisfazione, ma nel sentire la soddisfazione senti anche che sei arrivato molto avanti, ripetto a quando cominciasti. Allora non sapevi cosa ti sarebbe acaduto, non avresti immaginato tutto questo. Ora che lo hai provato, sentito, avuto. Ora che sai quanto i tuoi fan (io compresa) ti adorano, quanto sei dentro alle nostre vite.. hai l'età per apprezzare la vita che hai vissuto. Ma appunto, hai già vissuto.
Sono la prima a dire che bisogna essere grati a Dio per tutto ciò che ci da. Per tutto ciò che la vita ci ha dato la possibilità di imparare.
Certo. Però hai ragione ad essere incazzato perchè ti sfugge.
Non devi nasconderlo a me.
Non devi essere per forza grato e rassegnato. Certo che poteva andarti peggio, potevi arrivare a 60 anni e non essere nessuno per nessuno.
Ma chi se ne frega. Scambieresti volentieri questo sentirti 'qualcuno per molti' con 30 anni di fama e di vita vissuta in meno.
Senza nessuna certezza di arrivare fin qua.
Anzi, ancora meglio se non sai già come va a finire.
Ma per te non finisce mai. La tua fame è la stessa, da sempre.
Tu sei immortale e so che ne inventerai una per tornarte indietro.
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