Cinque dico cinque week end senza tregua.
Tre comunioni, una trasferta in Costa Azzurra (che con due figli non è da ritenersi una vacanza, non nel senso in cui io intendo le vacanze: crema abbronzante + libro + bagno in acqua salata per non accaldarmi troppo) e infine la fiera.
Si, che è stata una cosa paragonabile ad essere buttati in un frullatore acceso. Uguale.
Però a soli trenta giorni dall'inizio di questa avventura posso dire di avere una certa..consapevolezza!
Da stasera ozio. Pigrizia. Lentezza. Certo, il minimo sindacale viste le mie due adorabili creature.
Intanto danno pioggia, quindi non devo nemmeno sentirmi in colpa se non mi strafogo di passeggiate parchi e picnic.
Leggerò. Quanto più possibile.
Cosa leggo? Una educazione amorosa di John Banville. Bello e consiglio. Scritta dal protagonista in prima persona, che ricorda la sua amante adulta, dopo cinquant'anni. Una specie di Lolita al maschile. Bello. L'ho giá detto?
Mangerò. Più sano possibile.
Cosa mangio? Il caldo aguzza l'ingegno nel trovare ricette senza cottura. Petto di tacchino a fette con lattughino, anacardi dolci, olio extravergine d'oliva, aceto balsamico di Modena stravecchio, sale rosso e -se piacciono- pomodori secchi sottolio.
Sana. Gustosa.
Strapperò. Le regole.
Come? Concedendomi una cosa dolce, golosa, cioccolatosa e fresca.
Barretta al cocco ricoperta di cioccolato appena uscita dal frigorifero. Ogni tanto un vizio ci sta!
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