Ne parla anche la mia (spensierata, leggera) blogger preferita. Della Maynard, la 29enne che tra meno di un mese, il primo di Novembre, morirà nel suo letto di casa, con marito, famiglia e amici stretti riuniti intorno a lei.
Ha un tumore al cervello molto importante, qualcosa di non curabile, che quando le è stato diagnosticato (quest'anno) le ha dato pochi mesi di vita, non in assenza di dolore.
La notizia viene rappresentata e diffusa in un modo così virale e ben strutturato (video pseduo-promozionale a sostegno del diritto di morire con dignità) che tra la splendida regia e le belle foto ti dimentichi che quella che guardi e che ascolti è a -22.
22 giorni. E poi? Poi prenderà delle pillole prescritte da un medico dell'Oregon (uno dei 5 Stati d'America in cui è consentita l'eutanasia) e si addormenterà sotto gli occhi (disperati? Ma ci pensate?) del marito e compagnia bella.
La mia opinione non la svelo perchè parto sicura con un'idea poi snocciolo bene l'argomento e mi rendo conto che non so davvero cosa pensare, figuriamoci cosa è giusto o no.
Però due cose mi hanno infastidita molto: la spettacolarizzazione della cosa, da parte della stessa Maynard, perchè prestarsi a un video? Cos'è, un modo per dire 'se vuoi farla finita fallo, non c'è mica niente di male, guarda me come sono serena'? e poi la solita schifosa strumentalizzazione dei media e dei produttori stessi del video, che per accompagnare la notizia non usano una foto normale, no scherziamo? Magari il suicidio programmato di una con i capelli crespi e in sovrappeso fa troppi pochi followers, e abbiamo solo 22 giorni ormai per catturarli. Quindi? Quindi usiamo delle foto suggestive, in bianco e nero, magari del giorno del matrimonio. Oppure post-produciamo il viso (già piacevole di suo) così sbattiamo in faccia a tutti una giovane donna bella, col cagnolino in braccio, sorridente, sotto il titolo 'questa donna ha programmato la sua morte per il primo di novembre' (alcuni hanno avuto anche il buon gusto di specificare che non centra nulla la notte di Halloween).
Io non la metto la foto della Maynard, tanto l'avete vista o la vedrete, sicuro.
Non metto nemmeno il link al video promozionale dell'associazione tal-dei-tali che sta facendo girare suggestive immagini tratte dal matrimonio, dagli ultimi viaggi etc.
Come non parlo della mia opinione o di quello che credo sia la vita, o della dignità che in essa permane (o si esaurisce) nella malattia.
L'unica cosa che credo è che forse in presenza di figli avrebbe preso una decisione diversa perchè per dei bambini un mese in più o in meno fa la differenza.
Triste, tutto molto triste, universalmente triste, mediaticamente triste.
Fa meditare? Non lo so. Forse vince la fatalità, sempre, nella vita come nella morte.
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