Silenzio. Questi giardinetti sono surreali con tutto questo silenzio. I vialetti vuoti, l'erbetta che brilla sotto il sole alto. Le panchine libere (oltre a me e Giammarco, un uomo che legge un libro) il rumore del battito d'ali degli uccelli.
Certo che la maggior parte di queste cose ci sfuggono quasi sempre..
Questo sole di settembre, ancora caldo, vibrante. Non da fastidio nemmeno al piccolo che è sveglio e inspiegabimente silenzioso, guarda la luce che filtra dalle foglie dell'albero che ci sovrasta: chissà cosa pensa.
È tutto nuovo, tutto da guardare con gli occhietti spalancati e la bocca aperta, le manine che si agitano (io dico sempre che scaccia le mosche!) e i versetti divertenti.
Che bello guardare la vita che nasce e che fa le sue prime scoperte. Peccato che poi non si ricordino più, anche se finiscono nell'archivio sul quale si costruisce il futuro.
È suonato il telefono dell'uomo che legge e lui ha risposto. Ha l'accento toscano.
Nessun commento:
Posta un commento