Oggi il mio primo figlio, la prima, vera 'botta' di vita, la meraviglia, lo stupore, la più incredibile e mozzafiato delle montagne russe compie sei anni.
Doppi festeggiamenti, ieri con amici e oggi con i cugini.
L'altroieri pomeriggio ho iniziato a preparare la sua torta di compleanno, che non volevo acquistare banalmente, ma fare con le mie stesse mani. Ho deciso di fare un panino al latte farcito di crema al cioccolato.
1 chilo di farina manitoba già addizionata di lievito naturale
25 gr (un cubetto) di lievito di birra
600 grammi di latte intero tiepido (non caldo e non freddo)
120 grammi di zucchero
15 grammi di sale
100 grammi di burro fuso
1 uovo per spennellare
Sciolgo il cubetto di lievito in un po' di latte tiepido con un cucchiaio di zucchero. Sciolgo sale e zucchero restanti nel latte restante. Faccio un cratere con la farina e ci verso tutto: lievito sciolto, latte zuccherato e salato, burro liquido.
Impasto, almeno per 15 minuti, con le mani. La pasta deve essere elastica e non deve appiccicare.
Metto a riposare coprendo tutto con la pellicola. Luogo non freddo, non ventilato, non troppo caldo.
Dopo almeno tre ore di lievitazione, l'impasto deve raddoppiare -anche triplicare- di volume.
Non fate le cose di fretta, prendetevi del tempo. Io mi sono alzata alle 5.30 la mattina per avere il lavoro finito alle 10.30.
Re-impasto e faccio dei panini che, nel mio caso, formano un '6'.
Spennello la torta cruda con latte tiepido e faccio riposare per mezz'ora.
Accendo il forno a 220°C e intanto spennello la torta cruda con un uovo sbattuto. Cospargo con lo zucchero semolato. Inforno per 25 minuti.
Importante: tutto su carta da forno, sulla griglia (non sulla teglia perchè mantiene troppo calore e si rischia di far bruciare la parte che vi appoggia, è un attimo e la torta è da buttare.
Quando raffredda, taglio a metà altezza, delicatamente tolgo il '6' superiore, farcisco con crema di cioccolata e riposiziono lo strato superiore. Attenzione perchè è fragile. Aiutarsi con un cartoncino da infilare tra uno strato e l'altro. Fare tutto con molta calma.
Et voilà. Ricky era a dir poco stupefatto, non si aspettava di festeggiare anche ieri, in occasione del pranzo con gli amici quando ci siamo scambiati gli auguri!
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