L'avevo anticipato io, tempo fa, con il mio post sulla felicità di fare la casalinga felice, che occuparsi di casa e dell'home management, non è così male. Anzi.
Compro il numero di giugno di una delle mie riviste preferite (o meglio, la preferita, visto che le altre più che consigliarti che tipo di punturina ti toglie quel tipo di rughetta non fanno: ma basta) e cosa leggo in copertina?
Magnifico, sono pienamente d'accordo. Certo, la maggiorparte delle home manager di oggi ha scoperto questa gioia 'grazie' alla perdita del posto di lavoro o in seguito alla negazione di condizioni un minimo favorevoli dopo la nascita dei figli, però.. nessuna di queste dice 'tornerei indietro'.
L'ho sempre pensato: ci si può pentire di aver sacrificato famiglia e figli per il lavoro, a sessant'anni. Ma non ci si pentirà mai di aver messo al mondo dei figli e di averli cresciuti in armonia (che contribuisce all'equilibrio anche di chi invece a lavorare ci va tutte le mattine) seppur questo implichi un certo numero di rinunce. Inutile negarlo.
Ma noi donne siamo piene di risorse, ci inventiamo strategie continuamente.
Con una certa soddisfazione, tra l'altro, o sbaglio?
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