Sapevo di fare un intervento che sarebbe diventato argomento di discussioni e diatribe, ma l'ho fatto comunque. Più social di sollevare polveroni in cui ognuno dice la sua, diciamocelo: non c'è niente!
Oggetto dello scandalo è un articolo dell'Huffington Post che, quando non parla della Canalis, è anche fonte di ispirazione e approfondimento.
L'articolo elencava le otto motivazioni di una non so neanche come si chiama non-aspirante-madre stufa di sentirsi chiedere (con velata critica) come mai non volesse mettere al mondo alcuna prole.
La volpe credo abbia intorno ai 40 anni, sennò non si spiegherebbe tanta animosità nel sottolineare che preferisce bere un goccetto e dormire dodici ore di seguito (così la stragrande maggioranza delle capre web penserà 'tu si che sei figa, a quarant'anni fai le ore piccole e ti ubriachi') che non farsi venire le emorroidi per il parto, o mantenere un figlio.
Non sto esagerando con i toni, la nostra mancata madre (e menomale) ha fatto in modo di apparire più easy possibile, ma ha confuso il sembrare giovane con l'apparire stupida, centrando in pieno il secondo obbiettivo.
Nel condividere questo pot-pourri di baggianate, ho premesso che (riprendendo la teoria di mio suocero, che condivido appieno) chi decide -in assoluta e legittima libertà di scelta- di non fare figli, non mantenerli, non farli studiare etc. etc. andrebbe messo in lista d'attesa per tutto ciò che, a una certa età, gli verrebbe dato di diritto sottoforma di cura, assistenza, servizio, da parte di individui che potrebbero anagraficamente essere loro figli.
Un po' come dire che se non hai lavorato non hai diritto alla pensione, se non hai pagato l'assicurazione non hai diritto a un risarcimento, se non hai fatto figli, tra quarant'anni avrai a disposizione un medico coetaneo: fatteli impiantare tu i denti da un ottantenne, sempre che non passi a miglior vita tra un intervento e l'altro!
Si perchè di questo si parla, grazie al suo egoismo travestito da saggezza, pagano gli altri quello che lei non paga perchè preferisce investire in drink e frutta biologica. Cretina.
Ecco le mie otto risposte alle otto idiozie della non mi ricordo come si chiama:
Economica: ti costeranno di più i cocktail di antidepressivi e barbiturici che inizierai a prendere tra qualche anno. Con la differenza che non smetterai di pagarli dopo i diciotto anni.
Logistica: continuiamo ad occuparci dei nostri figli in via quasi esclusiva semplicemente perchè desideriamo farlo (nei primi anni, perchè poi -non ci crederai mai- ma abbiamo trovato dei padri che se li portano al parco, allo stadio, al calcio e li tengono in casa quando noi siamo in palestra o fuori con le amiche). Mio marito non mi ha mai negato aiuto quando ho detto 'sono stanca fallo tu'.
Ambientale: quante domande di adozione hai detto di avere all'attivo? Ma fottiti va..
Fisica: sei abbastanza provata dall'essere sopravvissuta a un attacco armato, avere un figlio in più significherebbe non mangiare più cibo biologico e sano (tutto coerente coi drink che ti fai). Non potresti permetterti nemmeno un cancro. Dopo quest'ultima affermazione credo di poterti dire a voce unanime (madri, padri, cani e gatti) che ci auguriamo tutti che il prossimo attacco armato sia più preciso e ti tolga di mezzo definitivamente!
Emotiva: se non ce la fa l'attacco armato, confidiamo tutti in un attacco depressivo letale, scrivimi in privato se vuoi suggerimenti su dosi e modalità.
Sociale: quello che si semina, si raccoglie. Se anche tu seminassi amore invece che stronzate la cultura dello stupro verrebbe sterminata.
Culturale: che sia meglio tu non passi niente di te a nessuna creatura innocente è l'unico punto su cui ti do pienamente ragione. Però propongo l'isolamento anche dalle persone che non hanno legami sanguigni con te.
Di interesse: a parte le doglie, la fase dei due anni e la ribellione adolescenziale, tutti gli altri sintomi si vivono in qualsiasi altro momento della vita (oppure non si vivono affatto). A proposito: quando finisci la fase dei due anni?
E' evidente che ho voluto ridicolizzare una serie di motivazioni che a leggerle bene sembrano messe insieme da più teste piuttosto che da una sola. Ad ogni modo, se la tizia esiste davvero, il mio pensiero va a sua madre, che sfortunatamente non la pensava come sua figlia, e l'ha messa al mondo.
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