Wow.
Alla fine ci siamo arrivati: oggi è ufficialmente iniziato il nono e ultimo mese di gravidanza.
Certo, potrebbe ritardare di una settimana rispetto alla scadenza, prevista per il 31 agosto. Ma più di una persona (tra cui una fonte autorevole: l'ostetrica del San Gerardo) mi ha detto che normalmente i figli nascono con la stessa puntualità dei primogeniti.
Riccardo ha spaccato il minuto: a mezzanotte del 22 dicembre ha iniziato a farsi sentire, ed è nato come da programma il 23 dicembre 2007.
Se tanto mi da tanto, anche questo sarà un orologio svizzero.
Se anticipa, meglio.
Se ritarda.. preferisco di no, ma tanto io non posso decidere nulla!
Ho fatto il controllo (probabilmente l'ultimo) ed è tutto a posto: il mio peso, il suo battito, persino la mia pressione è 'alta' (110-60: per me è un record!) come da copione.
Il ferro non si sa ma tanto è sempre basso. Pace.
Da brava mammina ho preparato la borsa con la scheda della gravidanza e il certificato per richiedere l'epidurale, gli asciugamani, le camicine da notte con un coprispalle nel caso facesse freddo in ospedale
(visto il forno che c'è fuori oggi, lo spero!) e le pantofole. Per il piccolo: i body senza maniche, le magliettine con manichina e un paio di calzini. Servirà una copertina? Forse.
Nel beauty: una crema per il viso di cui ho già parlato in un post di marzo
la Crème Essentielle di Kiotis, (crema notte, crema giorno, normalizzante, purificante, profuma di rosa e di the.. è un'autentica meraviglia) e il mio immancabile rossetto al propoli, che reagisce con il ph della pelle delle labbra alterandone il colore, si fissa e dura per ore.
L'ho messo prima di entrare in ospedale quando ho avuto Ricky, ci ho fatto monitoraggio, due ore di travaglio in acqua, parto e punti.. sono uscita dalle sale parto che avevo ancora la bocca truccata.
Irrinunciabile.
Si chiama Panther, lo compero in erboristeria. Esistono diverse nuance e il colore del rossetto può essere verde, arancio, nero, blu, viola.. a seconda di quale intensità si desidera. La reazione del ph parte dal rosa e arriva al viola prugna.
Caramelle dolci e un succo di frutta, visto che l'ultima volta perdevo conoscenza tra una contrazione e l'altra a causa del digiuno (ho cenato e poi tra i primi sintomi e l'arrivo in ospedale ho dimenticato di mangiare: oltre venti ore senza cibo).
Ho preso tutto? Il panino al salame (fondamentale) l'ho ordinato a mio marito. Che mi auguro si ricordi, questa volta.
No: non lo perdonerò mai per non avermelo portato alla nascita di Riccardo. Ci sono cose che una donna non può dimenticare. Il panino al salame dopo il parto è una di quelle.
Sono alla trentacinquesima settimana, più cinque giorni.
Significa che da sabato, quando entrerò nella trentaseiesima, ogni giorno sarà buono per mettere al mondo questo fratellino che Ricky ormai aspetta con impazienza. Anche io. Sono curiosa di risalire un'altra volta sulla giostra (come dice mio marito).
Non mi resta che rilassarmi, guardare l'orizzonte ed attendere..
Nessun commento:
Posta un commento