Proprio lei. Quella dell'Huffington Post. Niente-popo-di-meno-che.
Donna in carriera, una delle cento giornaliste più influenti del pianeta.
È successo che si è fermata e si è chiesta dove crede di andare. O meglio: sicura che ci arriva?
Lo stress aumenta del 40% il rischio di malattie cardiovascolari nelle donne iperimpegnate. Lavoro, casa e famiglia, se mal combinate ci fanno letteralmente la pelle.
In questi giorni di vacanza in montagna, il mio Smart Phone trova rete unicamente in tre posti prestabiliti: in piazzetta, al laghetto, a Valgrande.
Per il resto aspetto.
Quindi i messaggi su whatsapp, le mail e via dicendo si accumulano e vengono scaricate una o due volte al giorno.
E non ci crederete mai ma..non è mai successo niente di tragico!
Scherzi a parte. L'essere sempre connessi ha stravolto le nostre vite. Ci si sveglia di notte per andare a bere e si da un'occhiata alla home del telefono in cerca di icone di mail, sms e notifiche social.
Si tiene il cellulare sul comodino con la scusa che non si ha la sveglia e spesso lo si controlla (sembriamo dire a noi stessi "solo un'occhiatina poi basta"), ormai ha sostituito le letture da bagno, una volta zona riservata alle parole crociate, al libro o male che vada alle etichette dei prodotti.
In poche parole: la privacy ce la invadiamo noi per primi.
Donna in carriera, una delle cento giornaliste più influenti del pianeta.
È successo che si è fermata e si è chiesta dove crede di andare. O meglio: sicura che ci arriva?
Lo stress aumenta del 40% il rischio di malattie cardiovascolari nelle donne iperimpegnate. Lavoro, casa e famiglia, se mal combinate ci fanno letteralmente la pelle.
In questi giorni di vacanza in montagna, il mio Smart Phone trova rete unicamente in tre posti prestabiliti: in piazzetta, al laghetto, a Valgrande.
Per il resto aspetto.
Quindi i messaggi su whatsapp, le mail e via dicendo si accumulano e vengono scaricate una o due volte al giorno.
E non ci crederete mai ma..non è mai successo niente di tragico!
Scherzi a parte. L'essere sempre connessi ha stravolto le nostre vite. Ci si sveglia di notte per andare a bere e si da un'occhiata alla home del telefono in cerca di icone di mail, sms e notifiche social.
Si tiene il cellulare sul comodino con la scusa che non si ha la sveglia e spesso lo si controlla (sembriamo dire a noi stessi "solo un'occhiatina poi basta"), ormai ha sostituito le letture da bagno, una volta zona riservata alle parole crociate, al libro o male che vada alle etichette dei prodotti.
In poche parole: la privacy ce la invadiamo noi per primi.
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