Un sentiero nel verde, silenzio, aria limpida, pace..
..un tranquillo week end di paura.
Quello appena trascorso.
Si, iniziato dal viaggio di andata, il cui tempo è raddoppiato: rovesciamento in autostrada di un natante dal proprio carrello. Mega coda.
Tamponamento sotto il traforo. Altra mega coda.
Il tutto con Giammarco che urlava come un pazzo e un sole che fondeva asfalto, macchina e condizionatore.
Arriviamo e la prima notte, tranne un'incursione di Ricky nel lettone alle 5 del mattino, fila liscia. Ero stravolta.
Poi per chissà quale coincidenza astrale i due cuginetti da angeli che sono (come da report della nonna) si trasformano in due mezzi demoni. Mio figlio in particolare.
"Perchè ci sei tu, è normalissimo" mi ripetono due milioni di volte all'ora. Perchè sono dei rompipalle, penso io due milioni di volte all'ora. Cosa c'è di normale nell'andare in acido convulsiovo perchè è arrivata la mamma? Cosa sono, una tossina? Un allucinogeno sintetico?
Boh.
Sabato passiamo il mio compleanno (tanti auguri a me e grazie a mia mamma e a mia suocera che non sbagliano mai: scarpe, intimo e una crema antirughe ad alte prestazioni. Bingo) tra pescare i pesci con il retino nella pozza (però che ortensie meravigliose li intorno..)
col pane rammollito e Giammarco che per poco non si stampa sulla guancia la sigla della fogna municipale di Artogne, cadendo di faccia sul tombino di ghisa.
Arriva la seconda notte, una tragedia. Ricky si presenta prestino, saranno state le 4. Con la pretesa di spiegarmi che la copertina non lo faceva dormire (?). Il mio dolore alla scapola si è ripresentato puntuale, devo aver sbagliato qualcosa nell'interpretazione del consiglio medico 'qualche giorno di riposo assoluto'.
Stamattina ho preso i cerotti medicati e sotto una scrosciante, stupenda pioggia, sono andata in ufficio.
Di lunedì mattina. Che pace!
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