Ogni mamma ha avuto a che fare con un surrogato della 'copertina di Linus'.
Mio figlio doveva necessariamente avere almeno tre ciucci di silicone da perdere, ritrovare e lanciare nelle ore notturne. Quelli fatti di un pezzo unico, anche il rumore impercettibile dell'anello che si piega sulla base del gommotto lo svegliava (anche quello della plastica dura sul pavimento, quando il ciuccio volava giù dalle sbarre del lettino: ne trovavo tre sparsi ogni mattina).
Il primo pupazzo (che per molti psico-pediatri va scelto direttamente dai genitori, perchè il piccolo lo viva come un delegato di mamma e papà) invece era un orsacchiotto azzurro di Trudy, che lui ha chiamato Bubu e che tutt'ora permane in mezzo ai pupazzi ricevuti negli anni.
Ricky e Bubu sono rimasti insieme sempre, salvo un breve periodo in cui eravamo convinti lo avesse lanciato fuori dalla finestra (davvero) e poi lo abbiamo trovato tra il materasso e la rete del nostro letto matrimoniale: ignoro come ci sia finito.
A proposito di pupazzi: quelli che in questo periodo regala Esselunga con un minimo di spesa e un contributo aggiuntivo stanno letteralmente invadendo la vita di tutti noi. All'asilo (sotto braccio ai bimbi, ma anche nelle vie intorno all'asilo, sul pianale dietro l'auto, etc..) ormai si avvistano di continuo i personaggi dei cartoni della Dreamworks.
Grandissima intuizione!
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