Ieri sera c'è stata una bella serata di musica live al Pit Stop. Locale discretamente conosciuto nel mio paese.
Delle 7000 anime che popolano il nostro ridente comune, molte sono accorse a vedere Danilo e il suo gruppo: i Rediovasco.
Danilo è il marito di Barbara, una delle mamme con le quali, lo scorso anno scolastico, ho recitato per i bimbi dell'asilo e replicato al pubblico per la raccolta fondi da destianre all'asilo.
Al di la della passione per Vasco Rossi, ha la stessa voce e la stessa mimica.
Non è tanto l'aspetto fisico che colpisce, quanto la totale aderenza dell'insieme all'originale.
Quando sento le canzoni di Vasco, certe canzoni che ascoltavo da ragazzina, mi viene una nostalgia, un'amarezza legata al mondo adolesecente che non tornerà più (cosa che per certi versi considero una fortuna!).
Dopo la serata siamo rimasti fuori dal locale a chiacchierare con amici e poi siamo finiti a casa di una coppia, genitori di una compagna di classe di Ricky.
Due persone molto semplici, di quelle che chissà perchè immagini vivano all'interno del reticolo di vie intorno alla piazza del paese. Di quelle che giudichi (da ignorante e lo sto ammettendo) piacevolmente spensierate proprio in quanto semplici e alla mano.
In casa loro (una casa piccola, arredata in modo semplice e genuino come loro, piena di amore, come loro) ho notato una foto che ero convinta ritraesse la padrona di casa.
Quando mi ha detto che era sua sorella ho pensato fosse la sua gemella.
Quando mi ha detto 'aveva nove anni più di me' ho capito che non c'era più.
Al di la del motivo, la scomparsa di una persona così vicina e così giovane sembra sempre una cosa assurda.
Lei ha detto in poche, semplici stupende parole che cosa era accaduto e dal suo viso non è affiorato nessun tipo di auto-compassione, ne di vittimismo.
Ci sono cose che accadono agli altri che mi fanno pensare 'io non riuscirei a sopravvivere'.
Ci sono persone che trovano sorrisi e serenità che non saprei fingere, figuriamoci trovare.
Le stesse persone che magari stupidamente ho giudicato 'semplici e serene'.
Come si sbaglia, la maggiorparte delle volte.
Ma se si riesce, quanto è bello rendersi conto del proprio errore e pensare 'che bella persona sul mio cammino, che fortuna averla incontrata!'.
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