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venerdì 8 marzo 2013

La festa della donna e il toto-nome

Siamo agli sgoccioli: lunedì sapremo se Ricky avrà una sorellina o un fratellino.
I miei suoceri non si perdono d'animo e continuano a parlare della 'piccolina' (ma lo facevano anche quando aspettavo Ricky) alcune amiche mi guardano la pancia e con aria quasi sconcertata mi dicono, squotendo la testa: 'femmina, si vede che è una femmina'.
Dopo tre minuti esatti incontro altre amiche, mi toccano il punto vita -che sembra ancora più scarno perchè per ora la pelle tira un poco solo davanti- e mi dicono 'sei rimasta stretta qui, è un maschio'.
Altre 'sei rimasta bella, è un maschio, le femmine rubano la bellezza alle madri'.
Io non so cosa pensare. Però mi piace una cosa di quando sono in gravidanza: mi si scavano le guance e mi spuntano gli zigomi.
Per intesa maggiore, per l'esperienza stupenda che ho avuto con Ricky, perchè se scopro che è maschio mi sembra che non se lo fili nessuno.. penso/voglio che sia maschio.
Ma non saprei davvero scegliere. Quello che arriva, arriva. E sarà il benvenuto. O la benvenuta.
Nomi (per ora) da femmina: solo Benedetta. Secondo nome Augusta (come il nonno Augusto, mio suocero). Da maschio: mi piace moltissimo Fabrizio Augusto, ma inizia a piacermi anche Gianmarco Augusto.
Vedremo.
Oggi è anche la festa della donna. Ho ricevuto un piccolo mazzo di splendide, profumatissime mimose. Le ho trovate in ufficio al mio arrivo (ormai ci vado solo un paio di volte a settimana) da parte del 'capo'.

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