Ricky se la cava da solo, Giamma.. dov'è Giamma?
Ah si, sul divano. Fa caldo peró, non lo spoglia nessuno?
La pasta col sugo e le polpette (o gli involtini, o la pasta al forno) arriva e il tavolo sembra sommerso di tentacoli che si passano piatti, bottiglie di acqua, il grana grattugiato.
Cala il silenzio, fino a che i piatti sono vuoti. Quelli dei bimbi hanno sempre qualche avanzo: un pezzo di polpetta, lo spicchio d'aglio trovato nel sugo, la buccia del pomodoro rimasto nella passata.
Il secondo passa inosservato, dopo il primo sappiamo che il piatto forte è il dolce. Questa volta la torta l'hanno fatta le mie nipoti con la nonna, è al profumo di agrumi. Soffice e buonissima.
Poi lo sport in tv e a seguire un vecchio film, di solito un drammone sentimentale con attori ventenni tipo De Niro e Jane Fonda.
L'abbiocco scatta subito. Una garanzia.
Ricky trova una vecchia scatola di latta dove la nonna conserva piccoli giochi che ogni volta lo sorprendono: soldatini, puffi, alberelli in plastica, mattoncini, sorpresine trovate negli anni. Altro che consolle e tablet. Inventa storie creando bellissime città con personaggi sempre diversi, piste fatte con i pezzi del domino (lo stesso con cui giocavamo io e mio fratello da bambini).
È proprio vero che quando si hanno poche cose semplici il cervello risolve la noia sviluppando il pensiero creativo.
E lui va avanti per ore..
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