Lucia visse a Siracusa nel III-IV. Era una ragazza di buona famiglia, destinata a una vita normale: fidanzamento, matrimonio, figli.
La madre si ammalò e lei pregò sulla tomba (che si trovava a Catania) di una martire, Agata, che apparendole le chiese di dedicare la sua vita ai più sofferenti. Così fece e, tornata al suo paese, ruppe il fidanzamento. Con una lampada fissata al capo si avventurò nei bui cuniculi delle catacombe a distribuire la sua dote a chi ne aveva bisogno. Ecco perchè de Gregori dice che è la santa di 'chi vive di notte e di notte muore': perchè illumina le tenebre.
Torniamo alla storia: il fidanzato non la prese bene, ed accusò Lucia di essere cristiana. Il periodo (sotto Diocleziano) condannava tale fede, ma lei non negò nulla e una volta messa sul patibolo dichiarò che se lo spirito non si fa contaminare, allora anche il corpo sarà inammovibile.
Così fu: ne uomini ne carri di buoi riuscirono a spostare il suo corpo, esilissimo ma pesantissimo.
Prima di subire la martirizzazione però Lucia predisse la morte di Diocleziano. Che avvenne puntualmente.
In alcune regioni del Nord Italia, Santa Lucia fa le veci di Babbo Natale. La notte tra il 12 e il 13 Dicembre, in Trentino i bambini lasciano le carote e i biscotti sui davanzali, sulle scale la farina gialla per l'asinello della Santa, che pare ne sia ghiotto!
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