C'è un momento preciso in cui senti che arriva l'estate.
Non è legato tanto alla temperatura, alla data o all'essere in vacanza.
E' il momento in cui le finestre aperte fanno entrare il 'fuori' dentro e uscire il 'dentro' fuori dalla nostra casa. Gli odori e i rumori di fondo si mischiano, in una specie di continuità.
Il momento in cui dopo pranzo senti il rumore dei piatti dell'appartamento di sotto, mentre sparecchiano la tavola.
Il momento che ti ricorda quando stavi in cucina mentre la mamma preparava qualcosa di fresco, il carpaccio magari.
Quando, se accendi la televisione, segui anche la pubblicità, perchè ti ricorda di comprare il filetto di tonno o il condimento per l'insalata di riso.
Il momento in cui quello che indossi in casa puoi tranquillamente indossarlo anche fuori, infradito comprese.
Che bello quando arriva l'estate, mi riporta a quando ero piccola, quando finiva la scuola.
Non vedevo l'ora di uscire, subito dopo pranzo, in cortile o, più da ragazzina, all'oratorio.
E la strada era vuota nel caldo, silenziosa, dalle finestre delle case sentivo la sigla di chiusura del telegiornale. Il sole alto, le ombre cortissime.
Il momento in cui inizi a fare i ghiaccioli con gli sciroppi. Li metti nel freezer, alla menta, al succo di limone zuccherato, oppure facendo ghiacciare lo yogurt alle albicocche, il succo di frutta alla pesca, il the al limone fatto con la polverina solubile.
Quest'anno ne facciamo tanti di ghiaccioli, Rickye io. Poi li mangiamo sul terrazzo, con la tenda abbassata che ci ripara dal sole diretto.
Spero che queste sensazioni e queste immagini rimangano vive nella sua mente, come le mie di quei primi giorni d'estate.
Nessun commento:
Posta un commento