Adoro i peperoni.
Grigliati e pelati poi.. ma spesso pelarli è complicato perchè ti sporchi indecentemente le mani e la pelle si stacca con fatica.
Condivido un -secondo me- prezioso consiglio appreso anni fa a Capodorlando (ME) dalla mamma di amici, ottima cuoca, ovviamente. I peperoni vanno lavati e messi interi nel forno. Li si gira e rigira finchè non si vede la pelle bruciacchiata (anche non uniformemente, è uguale). Una volta cotti, si fanno raffreddare in un contenitore o in una pentola chiusi con il coperchio. E' importante che siano ben chiusi, perchè il vapore scaturito dai peperoni durante il raffreddamento, li separa perfettamente dalla polpa, e quando sono freddi la pelle si stacca praticamente in un solo colpo.
Io non lo sapevo: è stata la svolta!
Sono buoni come contorno dei tomini piemontesi (quelli avvolti nella fetta di speck, da far bruciacchiare sulla bistecchiera) oppure come nella ricetta che la famosa cuoca di Capodorlando ci preparò quel giorno di Agosto del 2011.
Pasta fresca con peperoni, maionese e prosciutto cotto.
Si fanno cuocere e raffreddare i peperoni e si pelano completamente.
Li si taglia a filettini larghi circa un centimentro.
Si fanno degli straccetti con il prosciutto cotto tagliato fresco (non i cubetti: hanno un sapore completamente diverso) e si condisce la pasta fresca (tagliatelle, o trofie, se si ama la pasta corta) unendo, alla fine, la maionese emulsionata con il succo di limone.
E' un piatto ottimo, nutriente, che si serve tiepido.
Meglio se consumato all'ombra di un portico che si affaccia su un limoneto..
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