expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

giovedì 18 dicembre 2014

Uomo, o hai fede, o cadi (Jim Morrison al fratello minore, appena caduto dalla slitta)

Oggi giornata no. Siete tutti avvisati.
48 ore fa mi si allagava la lavanderia, stamattina stesso luogo, stessa scena.
48 ore fa dovevo cambiarmi, truccarmi e vestirmi per un aperitivo di Natale con i parenti di mio marito. Presente quelle scene un po' luccicanti, i bicchieri con le mollettine natalizie diverse per distinguerli, i bambini vestiti bene, il pandoro tagliato ad arte e spolverizzato di zucchero al velo, le cugine col profumo di vaniglia e l'ombretto perlato? Ecco.
Adesso immaginatevi di partecipare a una serata simile dopo che avete passato il pomeriggio a tirare su acqua scura insozzata di non-voglio-nemmeno-immaginare-cosa.
Stamattina esco prima del solito con i piccoli, il cielo è ancora meravigliosamente rosa-alba e con Ricky ci fermiamo un istante ad ammirarlo. Grandiosa Natura.
Il Parroco (mitico Don Eugenio dalla Libera) e il giovanissimo Don Paolo hanno voluto che ci riunissimo presto nella palestra, per dare la benedizione natalizia ai nostri bimbi nel loro ambiente quotidiano: la scuola. Ci chiede se abbiamo notato che cielo c'era fuori e mi sento orgogliosa di aver dedicato qualche istante a contemplarlo con Ricky, prima di arrivare. Insomma ero come dire.. in sintonia con 'il Capo'.
Don Eugenio è molto seguito e amato dagli abitanti della nostra cittadina. Come la chiesa alla messa domenicale delle 11.15, gli spalti della palestra erano gremiti di genitori, accorsi ad assistere alla solenne cerimonia, che fa sempre piacere.
Saluto le mamme, sul cammino verso casa trovo un'altra meraviglia della natura che ho immortalato con lo smartphone: una ragnatela brinata!
Salgo e vado (come 48 ore fa) a vuotare la lavatrice, per stendere.
Eccolo li il mio laghetto artificiale.
Ed eccolo li Giammarchino con le sue calzine antiscivolo che ci cammina dentro e piange al sentirle zuppe, e piange ad essere tirato su di peso, e piange se mi allontano dal luogo del fattaccio..
Cosa ho pensato? "..posso piangere anch'io?"
Chiamo mia mamma, perchè nonstante tutto è sempre lei che mi da conforto in queste cose, che non è mai presa abbastanza per venire a portarmi un po' di asciugamani per tirare su l'acqua (io non ne ho più!) ne per portarsi via l'essere piangente, e io ci ho anche litigato settimana scorsa e.. mi sento un'idiota ma è bello sentirsi un'idiota se capita sempre appena dopo aver capito che comunque lei c'è.
Allora penso che l'alba, la ragnatela e il laghetto artificiale in lavanderia sono parte dello stesso disegno: per sorprendermi e per ricordarmi -magari proprio dopo una lite- l'importanza di chi mi sta vicino.
Stasera torneranno quelli dello spurgo e passeranno dal terrazzo con i loro mega tubi, per liberare le tubature della lavanderia.
Sarà la mia prossima dura prova..

Nessun commento:

Posta un commento