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giovedì 26 marzo 2015

In attesa della veraprimavera..

Quest'anno mi piace il gloss sulle labbra. Quell'effetto un po' chupa-chups, che bellezza!
L'ultima dolcissima scoperta l'ho fatta con Séduce Gloss di Colette. Colori stupendi, a partire dai nomi: soie rosé, sable doré e tra gli altri il mio preferito, rouge rubis.
Assolutamente pregiato garantisce un effetto naturalmente carnoso e succoso grazie alle nanosfere di acido ialuronico di cui è composto.
Ha un profumo buonissimo e una confezione tattica con specchietto sulla lunghezza del flacone e luce nel tappo.
Non da solo un aspetto irresistibilmente morbido alle labbra, ma le ristruttura, le idrata e le nutre con le vitamine e i pigmenti fusi in oli rarissimi.
Da acquistare online su shop-colette-paris.com. Sul sito tantissimi altri prodotti per il corpo e il viso. Sempre per le labbra letteralmente ardenti non mi potevo perdere Bisous, rimpolpante antiage con SPF15.
Insomma il tema di questa primavera è sicuramente bocca di rosa..!

domenica 8 marzo 2015

E riddaje..

Eccoci qui sempre più pretenziose, offese, confuse, arrabbiate, serie e disincantate a parlare dell'ennesima giornata che sarebbe meglio cancellare dal calendario oppure rendere facoltativo ricordare.
Facciamoci pace: gli auguri ce li facciamo sempre e solo tra donne. Una volta i nostri uomini capivano che giorno era per i venditori ambulanti di mimose ai semafori, che dai prezzi facevano venire loro il dubbio che le mimose fossero in realtà delle spille con riproduzioni fedelissime in oro e smalto.
"Loro", i maschi, ormai hanno capito che non sappiamo se vogliamo un mazzo di mimose, un cubano in perizoma o il silenzio commemorativo.
Anche perché capita che noi si cambi idea un anno con l'altro: memori dell'anno prima si presentano orgogliosi con un mazzo di mimose e ci trovano vestite da suffragette pronte a scendere in piazza.
Quindi cosa fanno? Si astengono, come fa qualsiasi essere vivente dotato di un filo di saggezza.
Auguri a tutte.

domenica 1 marzo 2015

E va bene: parliamo di queste 50 sfumature..

Una cara amica mi ha detto che non posso saltare a pié pari un simile trend del momento.
Non riconoscendo il trend, stavo passando oltre ma ok.. faccio un passo indietro.
Intanto una premessa: prima di leggere il primo volume della trilogia sfumata, avevo iniziato il primo volume della trilogia Febbre, Fuoco, Furia.
La trilogia delle cose che iniziano con la F. Ecco.
Perché ho scelto la Febbre e non le Sfumature?
Perché sono così: se si usavano le Timberland io mi mettevo le Clarks (tarocche, perché con 120 mila lire me ne compravo almeno cinque paia di tutti i colori, tanto i calzini si coloravano e i piedi si  ghiacciavano proprio come con le originali).
Ho sempre detestato seguire la corrente, il non-gusto dilagante. Sopra ogni cosa detestavo, e detesto, uscire e vedere che qualcuno indossava una cosa identica alla mia. Mi faceva sentire simile a qualcun altro.
E io sono snob dentro.
Torniamo ai libri.
Leggo le prime 60 pagine di quasi-pornografia di Febbre (questa ha le palle e almeno si esprime volgarmente) e qualcosa non mi torna: un dispotico maleducato maschilista che è il migliore amico di tuo fratello e sa che siete orfani da anni per un tragico incidente che vi ha portato via entrambi i genitori innamorati, che ti assume e ti tiene sotto la scrivania a darti da fare mentre ha una conference call.. la mattina ha l'alito profumato di violetta? (non la cantante).
Ma solo noi comuni terrestri (cioè tutte tranne quelle laureate coi massimi voti che fanno le cassiere gratis in una pasticceria gestita da una coppia di anziani tanto tenera) abbiamo nel letto uno che la mattina è in grado di modificare il meteo con l'alito??
Questa non corrispondenza tra la bassa volgarità del momento hot e la classe che trasuda in frangenti in cui una puzzetta sotto le lenzuola è il minimo sindacale mi insospettisce.
Altra premessa: quando ho sentito del successo riscosso dalle sfumature e ho visto l'aspetto dell'autrice, devo confessare che  ho pensato 'ah, ecco perché'. Non è discriminazione. Ma a meno che questa non fosse ricca sfondata e si pagasse i migliori gigolò sul mercato, se tutto va bene il marito è stato il suo primo e unico uomo. E questo spiega la visione surreale che ha delle relazioni sessuali basate sulla pura attrazione fisica tra uno strafigo e una strafiga.
A un certo punto mi viene la brillante idea di andare a vedere che aspetto avesse anche la (decisamente più) spinta autrice della trilogia delle cose che iniziano con la F.
Si, è quella nella foto. Tutto chiaro, no?
Comunque io il film non l'ho visto e non lo voglio vedere perché nell'anno dei 40 non mi attizza un 27enne con tanta esperienza in qualsiasi cosa della vita che a confronto Di Caprio in Titanic è un pivello.
Magari se fosse stato un 27enne con la Renault 4 che seduce una donna qualunque facendole scoprire di essere una ninfomane, con i suoi calzini bianchi di spugna dentro le All Stars e gli ormoni a palla.. come la intitolo la trilogia?