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mercoledì 29 maggio 2013

Pazza per i cameo

Non lo sapevo. Il termine cameo deriva da una parola araba, il cui significato è 'bocciolo di fiore'.
Cameo (o cammeo) è un gioiello particolare, ottenuto dalla lavorazione di pietre a strati (normalmente onice) che permettono di isolare il colore dello strato di fondo da quello dello strato più in superficie.
I primi esemplari si videro già nell'età etrusca, da sempre gioielli di fattura finissima, ottenuti 'in negativo' eliminando la parte eccedente.
Forse è per questo particolare tipo di lavorazione che i cameo mi hanno sempre dato l'idea di essere esistiti, come perle nascoste, nei vari strati di materia.
La cornice, quasi sempre ovale, li rende immediatamente riconoscibili, gioielli di carattere.
Quasi un logo, il cameo funziona anche se ripetuto su accessori come il foulard, ci ha pensato Alexander McQueen. Divertente anche ingigantito sull'ombrello (tanto danno ancora pioggia. Sfoggiare please).
Vezzoso sul tacco dei tronchetti di Zanotti, o come decorazione di una sola unghia (che appunto, farebbe da 'cameo') rigorosamente quella dell'anulare sinistro.
Effetto cimelio del pirata per il cameo con il ritratto dello scheletro di una dama. Non perde il suo fascino, anzi.

Idea in più: perchè non osare ed usarli come stencil in un angolo vintage di casa? Vicino a quaderni neri, come i Moleskine. Tra Hemingway e la tipografia glamour.
Spiritosa la gonnelina a palloncino, le stampe danno un'allure da 'vado a un party a Colazione da Tiffany'.
Bebè con cameo diversi su fantasia floereale, un po' carta da parati, belle. Con il cinturino stanno bene sulle calze bianco gesso, pantaloni neri a sigaretta corti sopra la caviglia, camicia bianca e cravattino nero. Il top.
Speriamo che tornino di moda. Io propongo, non si sa mai..





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