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mercoledì 31 dicembre 2014

Giro di fine d'anno

Oggi vado controcorrente e invece che soffocare nel centro commerciale insieme alle carpe che assaltano gli scaffali (paura di soffrire la fame?) accaparrandosi la qualunque.. faccio un giro da Culturá.
Che cos'è Culturá?
Un mondo di articoli per qualsiasi tipo di passione: decoupage, cucito, maglia, cucina, collage, decorazione,  cake design, cereria e davvero qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
C'è un'intera isola deficata alla confezione di bijoux. In particolare mi sono soffermata alla parte dedicata alla creazione delle medaglie, delle quali si sceglie la cornice e poi il soggetto: fiori dipinti, orologi antichi, camei.
Bellissima idea per farebun regalo personalizzato apposta per qualcuno, così si regalano solo pezzi unici!

martedì 30 dicembre 2014

Acquisti

Tra le corsie dei grandi magazzini francesi io mi perdo. Letteralmente.
Il tempo passa e io vago con il naso all'insù a studiare integratori bio, oli profumati da massaggio, creme setificanti per il corpo, acque di profumo sconosciute e buonissime. I profumi francesi (qui vicino, la cittadina di Grasse, dove inizua e finisce 'Il profumo" di Suskind. Mica a caso.
Oggi ho fatto spese. Non folli (qui questo genere di beni non è considerato un lusso: tutti possono profumare la pelle di olio d'Argan o lavanda o gelsomino..).
Di Ysiance l'olio da massaggio e la crema al burro di karité e olio di Argan. Lasciano la pelle morbidissima e profumata.
Poi Floressance di Léa Nature, un drenante per i reni e purificante per l'organismo che aiuta la dieta: a base di mela, guaraná, the verde e frutti rossi. Si diluisce un tappo in mezzo litro d'acqua e lo si consuma nell'arco della giornata.
Mettersi a dieta durante le feste è controproducente? Non è vero: la dieta è una questione di testa, si sta più attenti quando si sta bene, e più si sta bene più ci si vuole bene. Tonno, salmone, tanta verdura cruda, almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno. Poi per il cenone si può anche sgarrare, basta tornare in pista il giorno seguente. Che è anche il primo dell'anno. Si sa che chi ben comincia..

Pull bianco

Che cosa mettersi per capodanno?
Quest'anno ho voglia di un soffice e leggero pullover bianco. Questo è di Promod, in lana, con un po di mohair.
Scollato con un'ampia V sta bene un po giù dalla spalla.
Le cuciture si vedono, la mamica è un po a pipistrello.
Perfetto con i jeans e i tacchi alti per una festa in famiglia.
Io dovrò difenderlo dagli attacchi di Giammarco e Ricky con le mani sporche..

Delizie francesi

Al numero 43 di rue Meynadier c'è un negozietto di dolciumi in cui entri e ti perdi nei colori e nell'atmosfera di fine ottocento.
Délices Lamarque è a Cannes e propone cioccolatini, confetti, lecca lecca, gelatine e liquori dai colori, profumi e sapori che rapiscono.
Ideale per un regalo che sappia davvero di Francia e d'atmosfera retrò.
Tutto è confezionato ad arte in veline preziose o scatole di latta che soni veramente una meraviglia.
Io me ne sono innamorata.

mercoledì 24 dicembre 2014

Tuttapposto per Natale?

Dai che ci siamo quasi.
Quest'anno mi è piaciuto di più. Aspettare, intendo.
Girare senza l'ansia di dovermi portare a casa una cosa qualsiasi pur di fare un regalo mi ha fatto vivere tutto un altro Natale.
Non mi sono pesati i posteggi pieni e le code al supermercato, il giro nel centro commerciale o al negozio di giocattoli.
Caos? Va bene, tanto non ho fretta.
Ecco il modo giusto di vivere il Natale: con calma, godendosi il bello delle cose, sentendone la musica lieve, non il rumore assordante.
Passeggiando mentre gli altri corrono.
Stasera sarà la vigilia più slow che la mia famiglia abbia mai vissuto: cena leggera sul presto e poi.. Santa Messa per i bambini, alle 20,30.
Si, all'ora in cui titti si stanno preparando (in ritardo) noi ci prendiamo il tempo (e il lusso) di sederci su una panca di legno. E ascoltare.
Dopo, un panettone e un brindisi con amici, organizzato al bar del paese. Festeggeremo il Natale con calma domani, seduti a tavola con le nostre famiglie e senza sbuffare per le corse di questi giorni.
A tutti un caldo e tranquillo Natale, cin!

martedì 23 dicembre 2014

Come festeggiare un compleanno senza troppi preparativi

Mio figlio "grande" oggi ha compiuto sette anni.
Ieri pomeriggio mi ha informato che avrebbe festeggiato con qualche amico.  Per la precisione tre amici, per i quali ha inizia scrivere gli inviti intorno alle 16,30.
Il bello dei bambini è che considerano ogni cosa cone spuntata dal nulla. Che sarà mai organizzare una festa e recuperare gli amici in un pomeriggio, e non in un giorno qualunque, il giorno dell'antivigilia!
Niente panico. Se ho organizzato un matrimonio-battesimo da 60 invitati, con abito da sposa disegnato da me in un mese e sei giorni, una festa di mocciosi è un gioco da ragazzi.
Va detto che sono andata a fare la spesa stamattina h 10,30 e il primo invitato sono andata a prenderlo alle 11,30.
Cibo: basi per hamburger preconfezionati, portarli caldi in tavola con le guarnizioni fresche a parte (pomodoro, maionese, ketchup, insalata, etc.) e chiedere a ognuno come lo vuole fa una gran scena. Mi hanno anche detto "buonissimo!".
Da bere acqua e succhi naturali.
Sul tavolo, un bel cesto pieno di patatine e un altro pieno di mushmellows (perchè i bambini amano guarnire gli hamburger con i mushmellows, lo sapete?). Monete di cioccolato sparse sulla tovaglia.
Sacchettini di caramelle gommose in ogni piatto come ringraziamento per aver partecipato.
La torta? Semplicissima, a base di pan di spagna con farcitura a piacere (quelle confezionate vanno benissimo) decorata al momento con panna spray e scaglie di cioccolato: altra scena che a tavola lascia tutti a bocca aperta.
In fondo ai bambini interessano poche cose, siamo noi che vogliamo il catering, la torta di pasticceria, l'intrattenimento.. a loro basta vedere come la panna forma delle montagne di neve sulla superficie della torta, o giocare a nascondere un tesoro di monete dorate sotto il bordo del piatto, mentre mangiano.
Se poi uno dei regali è un puzzle 3D da costruire seguendo le istruzioni passo per passo.. un'ora di calma è assicurata. Poi? Tutti al parco giochi coperto, e sul rientro si fanno le consegne dei bimbi: ognuno a casa sua.
Spesa e sbattimento: minimi, il risultato: un successone!

giovedì 18 dicembre 2014

Uomo, o hai fede, o cadi (Jim Morrison al fratello minore, appena caduto dalla slitta)

Oggi giornata no. Siete tutti avvisati.
48 ore fa mi si allagava la lavanderia, stamattina stesso luogo, stessa scena.
48 ore fa dovevo cambiarmi, truccarmi e vestirmi per un aperitivo di Natale con i parenti di mio marito. Presente quelle scene un po' luccicanti, i bicchieri con le mollettine natalizie diverse per distinguerli, i bambini vestiti bene, il pandoro tagliato ad arte e spolverizzato di zucchero al velo, le cugine col profumo di vaniglia e l'ombretto perlato? Ecco.
Adesso immaginatevi di partecipare a una serata simile dopo che avete passato il pomeriggio a tirare su acqua scura insozzata di non-voglio-nemmeno-immaginare-cosa.
Stamattina esco prima del solito con i piccoli, il cielo è ancora meravigliosamente rosa-alba e con Ricky ci fermiamo un istante ad ammirarlo. Grandiosa Natura.
Il Parroco (mitico Don Eugenio dalla Libera) e il giovanissimo Don Paolo hanno voluto che ci riunissimo presto nella palestra, per dare la benedizione natalizia ai nostri bimbi nel loro ambiente quotidiano: la scuola. Ci chiede se abbiamo notato che cielo c'era fuori e mi sento orgogliosa di aver dedicato qualche istante a contemplarlo con Ricky, prima di arrivare. Insomma ero come dire.. in sintonia con 'il Capo'.
Don Eugenio è molto seguito e amato dagli abitanti della nostra cittadina. Come la chiesa alla messa domenicale delle 11.15, gli spalti della palestra erano gremiti di genitori, accorsi ad assistere alla solenne cerimonia, che fa sempre piacere.
Saluto le mamme, sul cammino verso casa trovo un'altra meraviglia della natura che ho immortalato con lo smartphone: una ragnatela brinata!
Salgo e vado (come 48 ore fa) a vuotare la lavatrice, per stendere.
Eccolo li il mio laghetto artificiale.
Ed eccolo li Giammarchino con le sue calzine antiscivolo che ci cammina dentro e piange al sentirle zuppe, e piange ad essere tirato su di peso, e piange se mi allontano dal luogo del fattaccio..
Cosa ho pensato? "..posso piangere anch'io?"
Chiamo mia mamma, perchè nonstante tutto è sempre lei che mi da conforto in queste cose, che non è mai presa abbastanza per venire a portarmi un po' di asciugamani per tirare su l'acqua (io non ne ho più!) ne per portarsi via l'essere piangente, e io ci ho anche litigato settimana scorsa e.. mi sento un'idiota ma è bello sentirsi un'idiota se capita sempre appena dopo aver capito che comunque lei c'è.
Allora penso che l'alba, la ragnatela e il laghetto artificiale in lavanderia sono parte dello stesso disegno: per sorprendermi e per ricordarmi -magari proprio dopo una lite- l'importanza di chi mi sta vicino.
Stasera torneranno quelli dello spurgo e passeranno dal terrazzo con i loro mega tubi, per liberare le tubature della lavanderia.
Sarà la mia prossima dura prova..

lunedì 15 dicembre 2014

Facciamolo.. etnico!

L'Epifania tutte le feste si porta via.
Spariscono decorazioni natalizie e presepi, ghirlande e vetrofanie. Perchè non esaurire tutti gli accessori natalizi come candele, stoffe, fiocchi, bustine porta dono?
Ecco un'idea che siamo ancora tutti in tempo a preparare (anche perchè basta usare tutto quello che si ha già in casa): l'Epifania etnica!
Primo: si mangia a terra, o su appoggi molto bassi.
Quindi via a: stuoie in paglia, tappeti lanosi, cuscini, plaid e pareo dai colori sgargianti, Cozzano con i colori di testa scelti per questo Natale? Meglio!
Le stoffe servono sia per ricoprire tavolini e panche che per proteggere i cuscini del divano che magari hanno un'aria più sobria durante l'anno.
Sottopentole in raffia cangiante (li abbiamo tutti) o semplicemente in sughero.
Avete raccolto negli anni buste e bustine in voile e stoffe cangianti, magari conservandoli da battesimi e matrimoni? Sono perfetti come porta posate, se avete tenuto i nastri dei pacchetti di Natale, si possono legare intorno agli steli dei bicchieri, come segna calice.
Un altro tocco caldo lo danno le candele da esaurire (che dispiace buttarle ma danno fastidio in giro, dopo il 6 gennaio!) meglio se in colore e forme diverse, naturalmente profumate.
Altro must: tirare fuori tutte le chincaglierie souvenir in oro, legno e peltro che si sono accumulate negli anni. Perfetti i servizi di thé che nascondiamo perchè troppo kitch. E' fondamentale che ogni pezzo del servizio e del tovagliame sia rigorosamente spaiato.
Per i banchetto: scorta di uva, frutta essiccata e canditi di ogni tipo, naturali o ricoperti di cioccolata. Noci e mandorle come se piovesse.
Tante qualità di thé e infusi (in erboristeria preparano mix stupendi: arancia cannella, chiodi di garofano e vaniglia, c'è solo l'imbarazzo della scelta) da sorseggiare con dolci speziati allo zenzero, cocco, papavero.
Va benissimo anche il tradizionale castagnaccio, preparato con pinoli tostati e profumati rametti di rosmarino.
Decorare tavola e casa con vasetti sparsi in giro, in vetro e di diverse dimensioni, dentro i quali inserire piccole pigne, sassi bianchi o gialli -comunque ciottoli tinta unita- scorze di mandarino o arancia, piccoli rametti di pino.
A festa finita si raccolgono avanzi (avanzerà ben poco) secondo i dictat della differenziata e.. vedrete che la casa sarà più vuota: prontissima per il nuovo anno.
Dimenticavo: auguri!

venerdì 12 dicembre 2014

Sorprendersi

Si avvicina il periodo più commovente dell'anno.
La sera dell'Immacolata, quando abbiamo portato su l'albero e gli addobbi natalizi dalla cantina, è stato tutto un susseguirsi di occhi lucidi e pizzicori al naso.
Complice una compilation trovata su YouTube, mi soffiavo il naso ogni due vetrofanie attaccate.
Posso affermare che è stato il giorno dell'Immacolata più bello perché i nanetti sgambettanti ed eccitati erano in due (Giammarco l'anno scorso era piccolo piccolo).
Non ho mai amato il periodo natalizio. Non ho mai amato la gioia altrui, non ho mai creduto al calore forzato e ostentato.
Sorpresa, mi trovo a ricredermi. Ogni anno che passa.
Io, così arrabbiata contro il mondo e contro tutti, così attenta ad infastidire prima e snobbare dopo le riunioni familiari dei riti comandati. Io. Sono proprio io quella che si meraviglia di cotanta bellezza. Che sente il cuore stringersi se uno dei cuccioli si diverte ad azionare lo gnomo-peluche che canta Jingle Bells in loop..
Certo che sono io. Mi riconosco e lo ammetto: mai nei miei pensieri di adolescente avrei pensato a un decimo di tutto questo. Mai mi sarei vista saltare tra le scatole degli addobbi e dare consigli a marito e primogenito su quali colori delle palline scegliere. Mai mi sarei immaginata correre dietro a un bimbo di quindici mesi coperto di brillantini dorati che si trascina nastri e pungitopo rimasti appiccicati alla tutina di ciniglia.
Mai avrei pensato a un amore così. Che mi commovesse così.  Che mi sorprendesse così.
Mai. Però è successo.
In questo periodo sono accadute tante cose che fanno male al solo pensiero. La stampa (non commento) ne ha fornito particolari fin troppo particolari.
Sembra che la gente sia più incline ad ascoltare i drammi, a spiarli, sviscerarli, sbatterli in prima pagina. Piuttosto che a far girare l'amore. L'amore è meno divertente, certi particolari agghiaccianti fanno spalancare la bocca, strabuzzare gli occhi. E tutti ne sono sempre più golosi, curiosi.
In fondo sono sempre io: ancora contro tutti, che ora mi faccio sorprendere da due vetrofanie natalizie, ignoro e snobbo l'insistenza dei dettagli più insopportabili, la cui conoscenza è del tutto inutile, misera soddisfazione di gentaglia paranoica.
Un pensiero agli angeli volati in cielo ♡, che Dio vi benedica.

martedì 2 dicembre 2014

Dal pediatra

Oggi visita età filtro 15 mesi.
Il piccolo cresce, non ha importanza se si sforza poco per parlare, l'importante è che tra versetti e gesti si faccia capire.
Giochi: normale che i giocattoli lo annoino (sono concepiti secondo logiche commerciali, per annoiare ed essere cambiati spesso) sono infatti "giochi strutturati" nel senso che hanno una o due o dieci funzioni limitate, quindi presto non risultano più intetessanti. Ottimo il gioco che sviluppa la fantasia del bambino, buon segno se usa oggetti (coperchi, cucchiai di legno, spazzole) per costruire, fare rumori, fare cose diverse dall'uso per cui sono nati. Mai correggere un'attività solo perché non viene svolta in modo convenzionale.
Alimentazione: nessuno andrebbe mai forzato nel mangiare. A nessuna età. Soprattutto quando si sviluppano le attività cognitive. Non credere al venire meno dell'appetito significa non fidarsi delle loro sensazioni. Chiedere di mangiare un ultimo cucchiaio "per la mamma" radica in loro un negativo meccanismo di gratificazione forzata: da grandi potrebbero imparare a mangiare per affrontare una situazione negativa, invece che per soddisfare lo stimolo dell'appetito.
Infine, i nostri bambini sono "nativi digitali" e quotidianamente vengono in contatto con gli strumenti che usiamo. Imparano le sequenze di idee veloci ma non il processo associativo da cui derivano. È quindi importante compensare (visto che ormai le tecnologie smart sono inevitabili) con i libri illustrati che, sfogliati lentamente e spiegati con le giuste tempistiche, sono perfetti per ripristinare le capacità intellettive dei bambini, proprio per il fatto che rispettano un ordine, devono essere sfogliati, si può tornare indietro o andare avanti con un coinvolgimento motorio e implicano un'osservazione diversa (in pratica non è tutto sullo stesso schermo).

lunedì 1 dicembre 2014

Va bene che siamo scimmie..

Che lunedì.. la pioggia, la sinusite, il piccoletto nervoso per la tosse.. altro che Saturno contro: ho tutta la galassia, e i Puffi e i dalmata della Carica dei 101 contro.
Oggi parlo di una cosa che mi infastidisce (ma anche ieri e l'altro ieri e prima ancora) e cioè l'atteggiamento dilagante degli 'amici' nei social, ma non solo, anche nella vita.
Aforismi (che noia..) sull'amicizia che trovo assolutamente inutili e idioti, sembra vigere la regola che se sei un amico non giudichi, se sei un amico ascolti facendo si con la testa e offri solo e sempre supporto. Nessuna critica e nessun parere, non si può dare un giudizio perché l'altro ci rimane male. Idiozia del secolo 'un vero amico non ti giudica' ..cosa?? Ma per favore.
Eccomi qua, rea confessa: a causa della mia sincerità (diretta, non maleducata) spesso mi hanno tolto il saluto.
Si impara a difendersi. Riconosci chi ti parla ma non vuole sentirsi dare pareri, se ti racconta (guarda caso) di chi avvalla le sue opinioni (amici, dottori, parenti, saggi del paese) e omette tutte le osservazioni negative (soprattutto se sono veritiere) ricevute da altri.
Bene, carissimi amici (veri) che come me tante volte avete peccato di sincerità senza ruffianaggine (anche in modo duro, ammetto) vi do la mia versione dei fatti, e se volete fatela vostra: gli amici veri giudicano, soprattutto se sentono che (ve la) state raccontando, vi smascherano anche senza tatto, perché non hanno secondi fini e perchè quando si acconsente a far fare la figura del pollo a qualcuno non lo si fa mai per rispetto, ma perchè così poi lo puoi sputtanare con qualcun altro. Cosa che accade puntualmente.
Si rispetta dicendo quello che si pensa e soprattutto si mette in guardia chi si ama da quelle persone che le compatiscono.
Non è un caso che le vecchie ceredenze popolari abbiamo coniato il proverbio 'dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io'.
E' più semplice affrontare la durezza di un giudizio schietto che il sottile opportunismo di chi non ci contraddice mai.
Solo le persone subdole dicono sempre di si e danno sempre ragione. Peggio di loro ci sono solo quelli senza un'opinione, che al limite si grattano la testa, come le scimmie.
Quelli che dicono sempre di si non lo sanno (non lo sanno?), ma non danno l'opportunità di migliorare ne di crescere, figuriamoci se possono essere d'aiuto per risolvere il problema che viene confidato.
SI possono provocare distacchi agendo con troppa franchezza. Ma se si risolvono, il rapporto passa dall'essere assistenzialista all'essere assolutamente alla pari.Vuoi mettere?
Chi non accetta il giudizio successivamente al proprio sfogo, cerca solo un rapporto in cui avere un ruolo eternamente vittimista. La vittima cerca un rapporto in cui chiedere, chiedere.. bisognosa di ascolto non ha mai occasione di dare niente in cambio perché gli altri sono più fortunati.
La vittima sta sempre peggio di tutti, per definizione.
La domanda da porsi è: ci piacciono le vittime seriali?
A me no.

domenica 30 novembre 2014

Ancora pioggia..come sopravvivere

Le grafiche dello smartphone non lasciano spazio all'interpretazione: fino a quando si può vedere, piove.
Tranne la fortunata giornata dell'evento Assaggio di Natale al Barbianco (della serie gli astri son dalla nostra parte) questo periodo è piovoso, c'è poco, pochissimo da fare.
I grandi germi del raffreddore del piccoletto hanno raggiunto anche me. Nonostante il limone nell'acqua calda ogni mattina, lo sciroppo depurativo, i granuli omeopatici.. gli scambi di baci, le risate dei trotta-trotta-cavallo-di-legno mi hanno fregato.
Settimana piovosa dicevamo..quindi in casa.
Bisogna fregare la malavoglia e il cattivo umore. Ci vuole un inizio.
Mi viene da pensare di iniziare la dieta ma dopo la terza volta non la vivo più come una novità!
Imparare un nuovo lavoro, studiare qualcosa che ci è sempre piaciuto ma che l'età e la fretta di finire in fretta di studiare ci hanno fatto abbandonare.
Come la storia dell'arte, nel mio caso si tratta di rispolverare pagine di un amore mai passato. L'inverno è lungo si sa.
E non avremo chissà quali giornate miti per passeggiare a lungo nel parco, io e l'ultimo nato.
Meglio prepararsi in tempo e soprattutto iniziare subito qualcosa che ci fa felici.

mercoledì 26 novembre 2014

Io sto con gli animali

Quante volte si sente definire un'esagerazione il fatto di trattare gli animali di casa come esseri umani?
Spesso sono proprio i genitori di bambini piccoli (e non me lo spiego) che inorridiscono se vedono cani trattati come bambini dai loro proprietari.
Premetto che per me ognuno -se non reca danni ad altri- può fare quello che crede, sono cristiana e non credo che ci sia differenza di valore tra un essere vivente e un altro. Esiste sicuramente una naturale gerarchia delle cose, ma proprio perchè è opera della Natura, non mi permetto di metterci mano.
Da tempo per questioni professionali leggo, condivido, osservo e interagisco con la realtà dei proprietari di animali, in particolare cani, in particolare su web e social.
Sono meravigliosamente meravigliata di quale sia l'enormità (in termini numerici ma soprattutto di dimensioni del cuore) di quella parte di mondo che vive o ha vissuto con un cane.
Anche io sono dell'idea che coprirli di pizzo rosa e ingabbiarne i ciuffi con mollette ricoperte di strass sia un po' eccessivo (ma anche con i propri figli a questo punto, se permettete, le tute larghe e informi rimangono le cose più comode per le attività che devono fare: giocare e non posare per una pubblicità) però per tutto il resto sono dalla parte dei proprietari sopra citati.
Con cosa concordo?
A seconda delle dimensioni e di dove stiamo tutti più comodi, con il farli mangiare con noi, dormire con noi, lavare con noi (mio padre faceva la doccia con la mia dolce Birretta -R.I.P.- trovatella yorkshire toy).
Parlare con loro, guardare la tv con loro, incastrarsi sul divano con loro.
Non spegnere tutte le luci, accendere il riscaldamento, chiedere se vogliono fare una cosa o l'altra (perchè loro capiscono e sanno farsi capire).
Soffrire se soffrono, soffrire quando se ne vanno.
Ho letto di così tanti cuccioli (perchè loro rimangono sempre cuccioli) che lasciano i loro padroni.. ed ogni volta mi viene un nodo doloroso in gola.
Stamattina una ragazza ha postato le immagini dei suoi due cani, mosci mosci, dopo che una terza cagnolina malata da tempo li aveva lasciati.
Io ho due figli e Dio sa quanto li amo. Come posso -proprio per questo- pensare che si esageri a preoccuparsi dei propri cagnetti che fino a ieri avevano una terza compagna, sofferente, e oggi non la vedono più?
Come si può minimizzare, essere scocciati, polemici?
Io li capisco quelli che hanno i 'figli pelosi'. Sono figli pelosi davvero.
E chi si sconvolge tanto ha un pezzetto di umanità in meno, non in più.
Io non ho più avuto un cane dopo che Birretta se n'è andata, e con i figli mi conosco.. me ne pentirei e sarei sclerotica. Ma grazie a questo impegno ho occasione di stare comunque in mezzo a loro, e sabato ce ne saranno tanti, che coccolerò ed accarezzerò.. dove? Ve lo siete dimenticato?
Troverete assaggi di dolci natalizi ma anche tante informazioni degli esperti che saranno a vostra disposizione gratuitamente: educatori, blogger, massaggiatori.. il programma lo trovate cliccando qui.

domenica 23 novembre 2014

Di cosa ho voglia oggi

Oggi è la giornata ideale per andare a visitare una mostra, un museo. Da sola.
Seguire il gruppo con la guida in silenzio, ascoltando le parole e seguendone i gesti di mani e braccia.
Un maglione, un paio di jeans e le All Stars ai piedi. Via verso un bel pomeriggio di silenzio e ascolto.
Ho un amico che espone in centro e sto seriamente pensando di mollare tutti e fare un giro.
Intanto, condivido la grafica della mostra, che chiude il 30 novembre. 

venerdì 21 novembre 2014

Il libro che volevo leggere

Quando ero adolescente la maggiorparte delle mie coetanee sognava una storia alla Vicky de Il tempo delle mele: gli amori di scuola, le prime feste, le incomprensioni con i genitori.
Io volevo somigliare a chi interpretava un'altra col caschetto castano spettinato, diametralmente opposta alla pulitina Vicky, a me piaceva la riga in mezzo della protagonista di Christiane F. - Noi ragazzi dello zoo di Berlino. Eh si.
No che non mi bucavo, ne aspiravo a farlo, ne l'avrei mai fatto (mai stata abbastanza coraggiosa, fortunatamente) però come spiegarlo.. mi complicava la vita e mi compiaceva l'essere problem child e mi affascinava l'aspetto emaciato della protagonista Natja Brunckhorst, che oggi rivedo e penso 'ma quant'era giovane?'.
Ero arrabbiata con tutti e volevo che il mio aspetto destasse un certo fastidio, nei miei genitori e nei loro amici per primi.
Me lo ricordo quando sono andata a comprare il colore per i capelli e mi sono fatta rossa nel bagno di casa, probabilmente con lo stesso entusiasmo spavaldo dell'interprete del film quando si fa aiutare dall'amica nello stesso intento.
Dopo il film c'è stato solo silenzio, sbalordimento, voci che dicevano che Christiane fosse morta, poi si diceva che l'interprete fosse diventata tossicodipendente per essersi fatalmente identificata nella protagonista.
Invece guarda un po' sono entrambe vive e (più o meno) vegete: l'attrice, che ai tempi aveva 15 anni, oggi è sposata e ha una figlia, continua a lavorare nel mondo dello spettacolo come autrice e sceneggiatrice.
Vive a Monaco di Baviera.
Christiane.. come probabilmente era scritto nel suo destino.. lotta ogni giorno contro la sua scimmia e i suoi demoni, le sue paranoie e lo stupore di essere ancora qui, di esserci ancora.
Innumerevoli viaggi (mentali e fisici), uomini (amori? Nel libro non ce n'è lo spazio fisico, come non avesse avuto la possibilità di maturare un'idea di amore incontaminato dagli aspetti collaterali di una dipendenza simile) e disintossicazioni.
Innumerevoli le volte in cui è stata riconosciuta per strada, un po' compianta, molto criticata, poco avvicinata (se non per fare le 'foto con Christiane dello Zoo di Berlino').
Christiane non era finita quando il film uscì come la biografia conclusiva, leggete il seguito: era solo l'inizio. 
Il suo vissuto era spaventoso, ma a 14 anni fu solo l'inizio.
E' stata in prigione, ha volato sull'aereo degli Stones con David Bowie, si è sballata con i Genesis,

ha frequentato Nina Hagen (tra il flower power e un sobrio dark, ho vissuto a 16 anni un certo periodo tendente al punk tedesco fatto di calze a rete viola, occhi cerchiati di nero, abitini in maglia pieni di cerniere, giacche di pelle e primi tacchi vertiginosi.. Nina è stata la mia icona fashion d'eccellenza!) e i Van Halen.
Ma ogni volta qualcosa le ricordava che 'sei con loro ma non sei come loro, tu sei quella dello Zoo' e ricadeva giù, sempre più giù.
Senza paura di niente, senza schifo di niente, senza giudizi su niente. Almeno apparentemente.
Poi ha avuto un figlio che ha cresciuto e che l'ha tenuta pulita per 11 anni, che quando le è stato tolto ha segnato un'altra ricaduta, poi l'ennesima disintossicazione e via dicendo..
Christiane vede ancora suo figlio (oggi diciottenne) perchè la famiglia che lo ha tenuto in affidamento è una famiglia a posto. Phillip è bravo a scuola, ha la passione per il web e la programmazione di software, Christiane ha 51 anni ed esiste ancora, è malata di epatite C ma sopravvissuta: ha visto i cellulari, internet, le chat gratuite, i touch screen..
Il suo corpo ne ha superate e metabolizzate così tante che sembra di parlare della donna bionica.
Però è sempre la ragazza dello Zoo di Berlino, non smetterà mai di esserlo, e non per l'etichetta di un film ma perchè lei stessa ha dato 'quella' identità allo Zoo. Quando passavo per la fermata del Bahnhof Zoo, anni fa a Berlino, era a lei e alle immagini del film che pensavo. 
E Berlino è stupenda, da viverci, si respira un fermento unico, grandioso, futuro.
Ho letto La mia seconda vita perchè quando sono arrivata in biblioteca e ho visto il faccino di Christiane-Natja mi ci sono avvicinata come fosse calamitato, pensavo a una nuova edizione e invece eccolo li, quello che volevo sapere, il libro che volevo leggere, appoggiato tra le novità, sul tavolo in legno e ferro della piccola biblioteca di Vedano.



mercoledì 12 novembre 2014

Outfit per la pioggia

Queste giornate di pioggia incessante mettono in crisi anche gli spiriti più ottimisti.
Tutto è questione di testa, è proprio vero.. ma credo sia possibile anche che una cosa tiri l'altra quindi ho deciso di iniziare una dieta e contemporaneamente ri-fare un po' di ordine nel guardaroba e di dare un'occhiata (rigenerativa) al look.
Tanto il cambio dell'armadio va fatto ormai. Non si può più aspettare.
Se si perde qualche chiletto, quel maglioncino corto che-non-copre-niente diventa mettibile insieme ai jeans attillati che attendono piegati per benino da prima dell'ultima gravidanza.
Dai, coraggio, non diamo spazio al vecchiume (via i vestiti vecchi, che invecchiano, che ci fanno sentire vecchie) ne alla pigrizia (ho iniziato zumba, ma ci riprovo anche con fitboxe).
Ereditati dalla suocera, mi piace pensare fossero in un baule della soffitta..hanno il tacco giusto per saltare le pozzanghere, i lacci che si arrampicano sui polpacci e non cadono grazie ai passanti sul retro. Il colore è divino, cuoio naturale tendente al miele. Anche introvabile ormai.
Maglioncino con le maniche corte, corto davanti e lungo dietro. Morbido sta bene sui leggings (e copre ciò che i miracoli della dieta non possono migliorare) e strizzato sta bene sulla gonnellina plissettata multi volant.

lunedì 10 novembre 2014

Prendete guinzaglio e stivali ..vi aspettiamo tutti al Bar Bianco!

Non potete proprio mancare se:
- prima di tutto se avete un cane e se amate i cani (condizione sin-equa-none) e vi gusta un giro in centro Milano il 29 novembre prossimo
- vi piace l'idea di far assaggiare al vostro cucciolo dei prodotti di pasticceria fatti apposta per i cani con ingredienti loro amici e di primissima qualità (quindi senza zucchero, cioccolata, avanzi di qualsivoglia tipo)
- volete scoprire come regalare una SPA o una toelettatura a domicilio al vostro amico peloso
- non ne potete più di imbrattare il baule della vostra auto
- avete un cucciolo toy e lo volete tenere preziosamente al calduccio
- volete vedere come funziona una app che individua immediatamente la posizione del vostro cucciolo, se si è allontanato da voi
- non avete paura di stare in giro a fine Novembre e vi volete fare una piadina o una cioccolata calda (ottima) al Bar Bianco di Milano, nel Parco Sempione

Se poi anticipate il vostro arrivo, avrete anche un simpatico omaggio firmato Quattrozampeinfiera.
Ci vediamo la?

domenica 2 novembre 2014

Merenda d'autunno

Avete presente le briciole che rimangono nel barattolo dei biscotti? Normalmente si accumulano e a me spiace così tanto buttarle.. ma non posso nemmeno continuare a fare salami di cioccolato.
Per il piccolo, ma anche il grande o per noi, le uso come guarnizione per una merenda tiepida di pere o mele cotte.
Si taglia la frutta a tocchetti in un barattolino di vetro e si mettono nel microonde.
Poi si aggiungono le briciole (pere e briciole di biscotti al cioccolato sono favolose!) e si mangiano come una composta.
Variante sfiziosa: cannella, miele e noci.
Buonissima!

mercoledì 29 ottobre 2014

In casa, il dolce profumo dell'inverno

Appena si ingialliscono le foglie, mi viene voglia di girare per il parco intorno a mezzogiorno, di indossare pashmine e giacchette di velluto femminili, preferendo i lilla, i colori bruciati e il verde acido spento.
Mi viene voglia di aromatizzare le stanze con profumo di cannella e frutta cotta, di chiodi di garofano, vaniglia e buccia d'arancia e mandarino.
Stan-Wich di Stanhome è arrivato oggi, nella nuovissima profumazione Nota Dolcezza d'Inverno.
In offerta in questo periodo a € 9,50 (dura tantissimo, fate una prova, come me: segnate con il pennarello indelebile quando lo avete aperto la prima volta) ne ho presi due perché c'è il porta profumatore in metallo rosso traforato tipo merletto.
E mi piaceva troppo, l'atmosfera in casa passa anche dal profumo e questo dolce e avvolgente è il migliore per questo periodo!
Importante: contiene una sostanza amarissima, per scongiurare assaggi da parte dei bambini. Lo stoppino è regolabile ed oltre a diffondere l'aroma cattura fumo e odori di fritto o bruciato.
Bello, buono e intelligente!

Questo lo so usare anch'io!

Provato e.. non lo lascio più.
Odio sporcarmi le mani con le creme colorate, non le so stendere ne in modo uniforme ne riesco a dosare il giusto "velo sottile", detesto lo stacco con il collo.
Il Fondo Tinta Perfezione della linea La Jeunesse di Kiotis (catalogo Stanhome) è a prova di incapaci, frettolose, sensibili-alla-pelle-che-tira. Come me.
La spugnetta non da spazio a errori, la texture è magnifica e rende il prodotto -seppur in polvere- cremoso e opaco allo stesso tempo.
Dura tanto (fatevi un selfie la mattina prima di metterlo, uno subito dopo e uno la sera prima di toglierlo: non crederete ai vostri occhi) e il colore omogeneo sta bene sia che ci si trucchi solo gli occhi con un filo di mascara che con makeup più elaborati.
Ho scelto la più chiara tra le due tonalità, ma ho provato quella scura ed era perfetta e senza stacchi con il collo.
Per un po' è in offerta a € 22,50. Io ne ho approfittato perché Kiotis è una linea da profumeria e costa più di ciò che si acquista ai grandi magazzini o al supermercato. Però il risultato è infallibile.

giovedì 23 ottobre 2014

Non li sopPOSTo più

Altre categorie di post(atori) che non sopporto.

Quelli che scrivono consigli saggi dicendoli a se stessi (perchè sanno di non riuscire a seguirli) più che agli altri, ma volendo dare l'idea che hanno raggiunto la consapevolezza e sono tanto generosi da condividere la loro scoperta con noi, piccoli esseri inferiori che ancora vaghiamo come anime in pena nel purgatorio.
Probabilmente tra un po' li vedrete in giro in coppia, a citofonare alle persone la domenica mattina.

Quelli che vogliono fare i vaghi ma ci aggiornano su che cosa stanno sviluppando, a che numero di preventivo stanno lavorando, quanti appuntamenti di lavoro hanno per oggi. Molto meglio un "oggi ho guadagnato mille euro e per i prossimi due giorni non faccio una beata fava". Suscitare invidia e stimolare l'autostima degli altri sono cose separate da una linea sottilissima, ma sono diverse.
Sono certa che la lista proseguirà, è solo questione di tempo.. eh eh eh.

Parliamo di corna

Un'amica posta sconcertata la notizia di aver visto una pubblicità di un sito per incontri extraconiugali.
Esclusivamente extraconiugali.
Intanto mi chiedo "perchè?".
Seguite il ragionamento, mi presto all'esempio (a scopo di ricerca socio-culturale, fate poche battute, grazie): sono sposata, due figli, felice, ho il mio lavoro, le amiche, lo sport, un cane. Poi queste cose a turno mi fanno vivere momenti faticosi, poi gira meglio, poi ingrasso, mi rimetto in forma, cambio lavoro o parco dove faccio correre il cane.
La vita insomma, succede.
Quando stai bene si vede e lo vedono gli altri. E li si presenta l'occasione: un amico, un collega, uno della palestra, dell'oratorio, del supermercato.
Sono bella tranquilla e zac! Si insidia la tentazione.
Ci può stare? Si dai non facciamo gli ipocriti, ci può stare.
Come la vita, succede.
Ma ditemi qual'è quella donna che si iscrive su un sito di incontri extraconiugali, quindi senza scopo di relazione, famiglia, etc. con il rischio di beccarsi tutti gli amici del marito, i vicini di casa, i mariti delle amiche?
Le recensioni su questi siti (a pagamento per gli uomini, e già la dice lunga..) sono fatte da uomini, che lamentano esserci poche donne (ma va?), le quali, sosterrebbero i recensori, con la scusa di non ricevere bene propongono altri siti a pagamento (le chat gratuite ovviamente non le hanno scaricate sul loro smartphone..no certo) su cui trovarsi per poi scartarli dopo un tot (sono procacciatrici di affari, prendono una percentuale per contatto, se vogliono un amante escono e lo trovano al bar).
E' chiaro che sia un sito fatto per far spendere soldi agli uomini con la prima, vera, unica e originale attrattiva di tutti i tempi, ma quando mai è successo il contrario?
Certo che questi dei siti di incontri rubano le caramelle ai bambini. Che coraggio.
Uomini: sveglia! Quando una donna (sposata, single, madre, vedova, fidanzata, convivente, separata, bella, brutta, vecchia..) decide che vi desidera e che si sente bellissima, in forma, magari si taglia i capelli e decide 'voglio commettere un piccolo peccato' ve lo fa capire forte e chiaro, guardandovi negli occhi.
Il più delle volte, solo guardandovi negli occhi.
Certo che se li tenete incollati allo schermo dello smartphone..

lunedì 20 ottobre 2014

Sera d'autunno

Stasera la visuale dal mio divano è cambiata.
Ho fatto un giro all'Ikea e.. è inevitabile tornare con qualcosa, qualche fuori lista intendo.
Ho decorato il pilastro in salotto con la sagoma del grande orologio a pendolo, nel quadrante ho appeso un orologio grande, tondo, con i numeri ben chiari (finalmente!) anche per Ricky che inizia a leggere le ore.
Ho preso i festoni di Halloween perchè il mese di ottobre è così pieno di atmosfera 'arancione' e 'zuccosa'! Nell'aria profumi di vaniglia, cannella e soprattutto una meravigliosa nota di Lemon Lavender, tra le essenze che prerisco, di Yankee Candle.
La luce fioca, il silenzio (incredibile in questa casa, ormai!) e una buona fetta di torta, accompagnata da una tazza di the aromatizzato.
Perfetta per un tardo dopo cena, una merenda, una colazione gustosa. Basta gustarla lentamente, non subito dopo aver mangiato. Ci vogliono pochi ingredienti e pochissimo tempo per prepararla: un uovo intero, tre pere mature, tre cucchiaini di zucchero di canna, cannella in polvere, formaggio da spalmare (200 gr) e infine la pasta sfoglia.
Si fodera la teglia, si mettono sul fondo le pere a tocchetti spolverizzate con la cannella, si versa sopra l'impasto ben omogeneo, ottenuto mischiando gli altri ingredienti. Cuoce in circa 35 minuti nel forno già caldo.
Una volta raffreddata, si rovescia e si copre di zucchero a velo.
Poi ci si dirige verso il divano dove una tiepida copertina ci aspetta un po' stropicciata, ci si accomoda sui cuscini (quanti ne bastano: tanti..) e con le gambe rigorosamente distese e la schiena ben comoda si procede: un morso e qualche sorso di the bollente, il vapore profumato nelle narici che si mischia all'aroma diffuso dalla candela.
Inspirare ed espirare, inspirare ed espirare, inspirare..
Buon relax.

venerdì 17 ottobre 2014

Ecco una bakery per cani tutta italiana

Si chiama Doggye Bag ed è una linea di prodotti da forno, dolci, torte, biscotti, cioccolatini, cialde.. per cani!
Provare per credere. Non avete un cane? Io ho assaggiato un paio di biscotti ed erano squisiti.
Si, perchè al contrario dell'alimentazione destinata agli animali che ha una derivazione completamente diversa, la bakery di Doggye Bag propone solo snack e dolcetti preparati con alimenti di alta qualità per la nutrizione umana (burro, uova, lievito madre. No zucchero, no cioccolato, no sale, no grassi idrogenati).
I sapori dolci? Pistacchio di Bronte, vaniglia, mandarino.. poi si passa sui classici alla carne bianca, rossa, fegato, salmone. Ci sono le preparazioni fresche e le caramelle gelatinose, le chips di frutta croccanti come patatine.
Vere e proprie opere d'arte, le torte design (personalmente, l'unico cake design che concepisco perchè quello umano boh.. mi lascia perplessa e non mi fa gola, come scrissi già in precedenza) si possono ordinare on-line, personalizzare, richiedere a seconda dei gusti o delle intolleranze alimentari del cane.
Ma Doggye Bag non è solo sinonimo di qualità italiana (l'azienda è da sempre nel campo dell'alimentazione per animali domestici e bestiame), è un laboratorio in continua creazione di idee stravaganti e dolcissime, di quelle che ti strappano per forza un sorriso, scommettiamo?
Candoro, Canettone e Calzosso possono bastare?
Si ordinano on line e adesso che lo sapete, non potete farne a meno..
Sul sito anche gustosissime ricette da preparare a casa.

mercoledì 15 ottobre 2014

Pedalare!

Quando si può, appena si può, è consigliabile abbandonare le quattroruote.
La benzina inquina e costa cara, la palestra, se frequentata quanto serve, non ha un costo indifferente.
A piedi si notano cose bellissime che sfrecciando in auto ci si perde. E' un luogo comune, certo, ma è davvero così.

Fotografato nella mia via, sissignore.


Poi c'è la bicicletta. Che è romantica, ti fa guardare il mondo con le braccia aperte in avanti, il vento in faccia che ti schiaffeggia piano, i colori, i rumori tutt'intorno. Certe pedalate nel parco o nei giardini comunali sembrano addirittura riportarti indietro ad altri tempi: l'infanzia, le corse con gli amici, la bibita nel cestino..

Personalmente amo le biciclette semplici, non ultra tecniche, ultra leggere, ultra performanti, ultra-ultra.
Il cestino è una condizione sin-equa-none: utile, femminile, decorabile. Se cercate idee a cui ispirarvi per la decorazione, fatevi un giro su Finecraftguild.
Il suono del campanello? Delicato e frizzante, che riecheggia nell'aria.
Atmosphere Spring si acquista da Pylones e ce ne sono di bellissimi, smaltati, colorati, da montare e smontare sul manubrio. Ma non solo.
Ci si può inventare un campanello da ufficio, magari montandolo sul braccio della lampada da tavolo, come segnale della pausa caffè. Oppure a casa, per chiamare tutti a tavola!
Anche per le non patite di ciclismo come me, l'iconografia della bicletta (sempre quella tradizionale) ha un fascino retrò tutto suo.
Irresistibile la piccola bici di Bike Ring, l'anello in metallo di Gellycinderelly, color oro e disponibile in tutte le misure, si acquista direttamente sul sito, ne esistono diverse varianti. Sono Canadesi e affermano che sono sicuri, ameremo i loro prodotti. Come negarlo?