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venerdì 4 ottobre 2013

San Francesco e il week end lungo

Oggi è San Francesco.
Personaggio particolare, molto amato, molto carico di sognificato, di carattere.
Francesco è anche il mio papà, ed è anche il secondo nome di Riccardo.
Tra l'altro il caso ha voluto che morisse il giorno 3 ottobre, cioè ieri.
Religioso e poeta italiano. Autore de Il Cantico delle Creature, inno alla vita, preghiera positiva che celebra la natura, la Creazione.
Che meraviglia.
Francesco era un ribelle. Figlio di personaggi alto borghesi del centro di Assisi, si è dedicato, prima della conversione, al commercio dei tessuti, l'attività di famiglia.
Il padre non vide di buon occhio il suo cambiamento, ne credette alle voci che Francesco sentiva.
Nonostante tutto, Francesco visse con gioia il suo ruolo da 'pazzo', andò in prigione, baciò i lebbrosi.
Intervenne dialogando con il lupo di Gubbio, che terrorizzava la città: il lupo, secondo la narrazione, non fu più feroce e in cambio i cittadini si impegnarono a prendersi cura di lui, curandolo e nutrendolo ogni giorno. Sembra che quando il lupo morì, gli abitanti di Gubbio ne soffrirono molto.
Sono stata, per lavoro, un paio di volte a Gubbio. Veramente bella.
Altra ricorrenza lunedì: i bimbi staranno a casa da scuola, è la festa di Vedano al Lambro, il 7 ottobre, il giorno della Madonna del Rosario.
Una curiosità. Il nome di Vedano al Lambro ha origine etimologica nell'avedo, che è un tipo di abete, e significa 'abete vicino al fiume'.
Chiuse le scuole, mi aspetta una fantastica giornata con tutti e due i miei piccoli: c'è da ridere o da piangere? Mah.
Ci sono le giostre. Se non piove devo ricordarmi di non passare per quella strada perchè se Riccardo le vede è finita. Mi fa lasciare giù una rata del mutuo e mi ritrovo ad aspettarlo per due ore in mezzo al fango del piazzale dove le hanno montate. Bella prospettiva.
Viste le previsioni, tra le mamme fuori da scuola girava l'idea di andare al cinema a vedere i Puffi.
Idea che ho anche preso in considerazione, prima di ricordarmi, alcune ore dopo, che ho un figlio di sei settimane che non posso certo portare al cinema e che è ancora troppo irregolare con le poppate per lasciarlo dai miei. Fare tutto di corsa è fuori discussione.
Ogni tanto (anzi, abbastanza spesso) mi dimentico che ho un secondo figlio piccolissimo. Soprattutto se lo lascio per un po' a mia madre -come oggi- per farmi una doccia con calma, andare al super e a prendere Ricky fuori dalla scuola. Strano?  Io non credo, dopotutto sono solo poche settimane che Giammarco esiste fisicamente nel menage di famiglia, ad ogni 'prima volta' di una certa situazione magari insolita credo sia normale fare un po' di confusione.
E se non è normale.. lo è per me!
Domenica c'è anche il pranzo per festeggiare il compleanno di mia suocera, alla quale domani devo necessariamente comprare un regalino. Con Giamma anche le cose più semplici diventano delle imprese.
La carrozzina Bebè Confort High Trek che ho ereditato da amici (grazie Roby e Teo) è un vero SUV: impossibile girare per gli scaffali dei negozi con un mezzo simile (leggerissima, si spinge con un dito, ultramoderna, con le gomme a camera d'aria..ma enorme!).
In casa le manovre sono facilitate dalla ruota anteriore, completamente snodata e ammortizzata, ma gli spigoli e il corridoio d'entrata imbiancato con tanto amore da mio marito non ne escono esattamente illesi: ç'est la vie..

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