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lunedì 26 novembre 2012

Cosa mi serve per staccare. Davvero.

Non lo so se è una cosa che capita a tutte (le donne? Le mamme? Le mogli? Le non-più-under-35?)
Forse capita solo a me. Quando ci sono giornate particolarmente pesanti, o in ufficio progetti che si inghippano e non riesco a sbloccare per un impedimento oggettivo, cerco di combattere il senso di frustrazione dedicandomi ad altro.
Una volta mi sarei fatta un giro di shopping, una cioccolata con un'amica, un'ora di corsa nel parco, o di aerobica in palestra.
Sarà che i pochi soldi che rimangono, in questo periodo, è meglio conservarli?
Sarà che per organizzarmi e uscire con un'amica devo prima organizzarmi e mandare Ricky da qualche nonna (stesso discorso per la corsa al parco e la palestra)?
Sarà che non ho più l'età per fare queste cose e poi andare anche in palestra ma.. ultimamente mi rilassa sistemare cose in casa.
Oggi la mia vittima è stata la credenza (o dispensa, o caos-allo-stato-puro) della cucina.
Ad essere sincera speravo in una differenza un po' più evidente ma..fa lo stesso!
Mi sono rilassata e questo è quello che conta. Credo.
Comunque nel sistemare tutto ho imparato che: la maggiorparte degli imballaggi delle cose non servono, meglio ridurli al minimo e buttarli (differenziando, ovviamente!) si crea più spazio e sono più 'impilabili'.
Inoltre è meglio creare delle zone tipo 'salato', 'dolce', 'per la colazione', 'per lo spuntino notturno del marito' (il mio lo fa: ho tutte le fortune..).
Poi la cosa fondamentale credo sia essere coerente e mantenere l'ordine appena ritrovato.
Il che è praticamente impossibile.
Rimanendo nel mondo dei sogni, questa dipsensa sconfiggerebbe qualsiasi senso di frustrazione..


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