expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

venerdì 18 aprile 2014

Cose belle che si chiamano tra loro

Prestiamo molta attenzione a ciò che non ci piace, a ciò che ci va male, che ci offende, che ci trova in disaccordo.
I social sono pieni di lamentele, di aforismi (sempre meglio esternare un proprio pensiero, piuttosto che citare all'infinito cose dette da qualcun altro) accusatori, di negatività.
Poche volte si leggono cose positive, eppure accadono, ogni giorno. Davvero!
Poco fa ero in chiesa per la messa del Venerdì Santo e il Parroco (il mitico Don Eugenio!) ha detto, durante l'omelia: "Signore, insegnaci a non lamentarci sempre".
Si, perchè le lamentele si sprecano. Da sempre.
Forse non ci si compiace delle cose che vanno bene, perchè si teme che accada qualcosa di brutto e si debba fare marcia indietro. Quindi si vive nella paura che ciò che ci fa felici finisca e intanto si perde l'occasione per gioire di qualcosa.
Sembra assurdo, ma succede.
Siamo pronti a ricordare minuziosamente ciò che di brutto ci accade, ma non ricordiamo il bello nella nostra vita.
Forse 'ricordiamo' sarebbe da sostituire con 'riconosciamo'.
Non riconosciamo il bello perchè non ci basta, per essere felici ci vuole qualcosa di straordinario, eccezionale: vincere una grande somma di denaro, ricevere un regalo prezioso, partire per un viaggio esotico ed esclusivo.
Ma ne siamo proprio sicuri?
E se provassimo a riconoscere quanto di bello è entrato nella nostra esistenza di ogni giorno?
Ci fermiamo e facciamo una lista delle cose per cui essere grati, ecco la mia:
per i miei stupendi figli che crescono sani e meravigliosi;
per il loro papà (che oggi compie gli anni: auguri!);
perchè ieri ho conosciuto per lavoro una persona e con questa persona si è creato subito un buon feeling;
perchè ieri un'altra persona -con la quale ho rapporti professionali- ha espresso un buon giudizio su di me e ha aperto un dialogo;
perchè oggi abbiamo aperto i regali di Mauro in pigiama, sul lettone;
perchè abbiamo fatto una sorpresa al papà e ci siamo presentati in ufficio all'ora di pranzo;
perchè dove abbiamo mangiato c'era un vassoio con le fette di colomba e i cocci di uovo al cioccolato e pezzi di nocciola da spiluccare con il caffè;
perchè quando sono passata in chiesa a baciare Gesù c'era la Messa e mi sono fermata li, incontrando persone amiche e ho avuto l'occasione di fare gli auguri di persona anche a loro;
perchè domani si va in montagna e rivedo un paio di amici che non vedo da tempo;
perchè anche se fa freddo sarà bello comunque e accenderemo il camino;
perchè..
Queste sono le prime cose che mio sono venute in mente, senza sforzarmi di trovare il buono delle cose.
Ps: se la maggiorparte dei miei 'perchè' ha suscitato in voi una reazione del tipo "capirai", entrate nel primo tabacchi e comprate un gratta&vinci, magari..
Buona Pasqua a tutti!



Nessun commento:

Posta un commento