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mercoledì 6 marzo 2013

Prima di dormire

Ogni sera tra le 21.00 e le 21.30 c'è una specie di magico rituale.
Il pigiamino e poi i denti.
Andiamo in cameretta e da dietro il cuscino spuntano tutti i pupazzi di Ricky: ogni sera è la sera di un pupazzo diverso, se non si ricorda il nome me lo chiede, se non ha ancora un nome, ne troviamo uno.
La pastiglietta al fluoro.
Il segno della croce e il bacino a Gesù Bambino -proteggi me e tutti i bimbi del mondo, poi la mamma il papà i nonni gli zii e i cuginetti-.
Io gli sto dietro -grazie Gesù per avermi dato Ricky- e lui ancora -grazie Gesù per avermi dato la mamma-.
Che tenerezza il ricordo della mia mamma che mi 'fa in sotto' le coperte. Pochi magici minuti prima di farmi avvolgere dalle calde e confortevoli coperte del mio letto.
Non ricordo le favole prima di dormire, anche Ricky le ha chieste per un periodo breve, di solito ci coccoliamo nel suo letto, prima di spegnere la luce.
Arriva il papà che gli fa il 'sacchetto' avvolgendolo dentro il piumone ripiegato in due, come una busta.
Lo ripiega anche ai lati, Ricky è impacchettato per bene, girato verso il muro, con i pupazzi intorno.
Sul davanzale della finestra sempre la solita sfilata di cose: un gatto cinese porta fortuna (di un kitch pazzesco) senza la pila, sennò fa caos. La sveglia degli m&m's gialla, con un piccolo orsetto polare appoggiato sulla base blu. Il barattolino delle pastigliette al fluoro e la bottiglietta di acqua.
Sulla poltrona soffice bianca accanto al letto i due pupazzi più ingombranti: una mucca e una testa di Tigro-cuscino, con la lampo aperta sul retro e dentro infilati Sci e Barbabarba come se fossero in un sacco a pelo.
Sembrano tutte stupidaggini, ma in ogni cosa Ricky conserva parti delle sue certezze, piccoli rituali che si ripetono, cose che sono li da sempre, che lo rassicurano.
Ricky è sempre stato così, sin da piccolo. Per questo ha dormito tutta la notte dai primi mesi di vita. Ritrovava nel suo lettino e nella penombra tutte le cose che lo avevano accompagnato nel sonno, così, svegliandosi di notte, non chiamava mai me o suo padre. Quello che voleva vedere era li.
Grande vantaggio per noi genitori, specie per me che se perdo il sonno di notte divento veramente nervosa. E nervosa è un tenero eufemismo.
Dico sempre che in fondo inconsciamente ognuna di noi passa delle informazioni ai propri figli, una specie di messaggio in codice su come 'manovrare la mamma' per convivere più sereni.
Con Ricky è andata bene, ha funzionato. Dorme sempre, da sempre, da solo nella sua stanza.
Con il bimbo o la bimba che sta per arrivare.. vedremo. Anzi: speriamo!
Immagine scaricabile da Scenicreflections.


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